Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoseiesima puntata di Bestiale, che comincia con il cercoletto.
Col nome che sembra un annuncio messo su Facebook per trovare una stanza in affitto, il cercoletto è un parente dei procioni che vive nelle foreste tropicali del Centro e del Sud America. Arboricolo, caccia prevalentemente di notte e si sposta da un ramo all’altro grazie alla sua coda prensile (come il binturong!), lunga quanto tutto il resto del corpo.
Fun fact: può ruotare le zampe posteriori al contrario e correre all’indietro. Già solo per questo mi sta parecchio simpatico. Attualmente non è in pericolo di estinzione, ma troppo spesso è oggetto di interessi: viene venduto come animale da compagnia o ucciso per la pelliccia. Non a caso, c’è chi ha aperto un santuario per proteggere gli esemplari abbandonati.
Conosciuto anche come kinkajou, ha una lingua clamorosamente lunga (potete vederla qui) che gli serve, tra le altre cose, per prendere il nettare dai fiori (svolge anche il ruolo di impollinatore!). In natura si fa vedere di rado dagli esseri umani, date le sue abitudini notturne.
Chiudo l’intro con Wikipedia che racconta la routine del cercoletto:
Durante il giorno dorme raggomitolato su un fianco proteggendosi gli occhi con le zampe anteriori, nella cavità di un albero o tra il fitto e fresco groviglio formato da liane e foglie. Quando si risveglia al crepuscolo stende prima l'uno e poi l'altro braccio, sbadigliando ed estroflettendo la lingua, e quindi inarca il dorso e si siede spingendo in avanti la coda tra le gambe. Si gratta poi rapidamente con gli arti anteriori, cominciando dalla coda e passando infine alle zampe e ai fianchi.
Due assurdi fatti di cronaca
La prima, drammatica e insensata vicenda è quella di Aron, il pitbull bruciato vivo dal suo padrone a Palermo, in piazza Croci. Legato ad un palo e dato alle fiamme, è morto in seguito alle ferite provocate (aveva ustioni sull’80% del corpo). Ora, nella Procura di Palermo, in seguito a questo e ad altri fatti preoccupanti, è stato creato un pool contro i maltrattamenti animali.
La seconda, folle storia è quella di Gray, il gatto annegato in una fontana dopo aver ricevuto il calcio di una ragazza che l’ha spinto nell’acqua gelida. Secondo l’avvocato della 16enne, l’animale non sarebbe morto, ma tutte le testate ne riportano il decesso. Il legale dice:
«L'unica evidenza è che una minorenne è stata sbattuta in prima pagina, sui social con nome e cognome diventando oggetto di una terribile campagna di odio che deve finire. Lei e la sua famiglia stanno malissimo».
Anche il sindaco di Alberobello ha invitato a evitare minacce e insulti alla ragazza, che è già stata denunciata.
Opinione personale: in questo, come negli altri casi (è un tema caldo al momento), il linciaggio social resta da condannare. La giustizia deve fare il suo corso.
Momento foto 📸
Uff, che fatica. Tiriamoci su con un’immagine che sa di meraviglia.
La foto è stata scattata da Rodrigo Ahumada Zeidan ed è presente sul suo profilo Instagram. Ritrae un piccolo puma che passeggia al fianco della mamma, rivolgendole uno sguardo di totale ammirazione. Lei, fiera e attenta, guarda avanti anche per lui.
Uno scatto adorabile e necessario.
Animali selvatici, orsi e lupi: storie italiane
In un bell’approfondimento apparso su Il Dolomiti spiega perché è necessario che gli animali selvatici, erbivori o carnivori che siano, non considerino gli esseri umani come degli amici. Al contrario: il primo istinto dovrebbe essere quello di evitarci, per il nostro e per il loro bene.
Imperativi: non tentare di avvicinarli, non accarezzarli, non dargli da mangiare.
Su Bestiale ho parlato spesso di temi simili (come la vicenda del cervo Bambotto) e personalmente continuerò a insistere su questo punto, per me molto importante e mai ripetuto abbastanza. Basta leggere le notizie di cronaca per capirlo. Un esempio:
Qui l’articolo completo. Succede in Trentino, lo stesso posto dove c’è stato l’attacco mortale ad Andrea Papi da parte dell’orsa JJ4, il cui destino è ancora in discussione, mentre secondo alcuni il turismo della Regione sarebbe stato penalizzato proprio a causa di quell’episodio (ma c’è chi è diffidente).
In Centro Italia, invece, gli orsi sono troppo confidenti, come lo erano Amarena e suo figlio Juan Carrito: entrambi sono stati uccisi dagli esseri umani (la mamma da un colpo di fucile, il figlio da un’automobile). Avrebbero dovuto aver paura di giardini, di case e di strade, invece lì si sentivano al sicuro. E questo, alla fine, ne ha causato la morte.
Impariamo a rispettare e ad amare la natura selvatica dalla giusta distanza: non c’è altra soluzione.
Uccellini che insegnano alle uova a cantare
Ma cerchiamo di tirarci di nuovo su di morale, in questo girotondo di emozioni che è la puntata numero 106 di Bestiale.
Da Focus, uno studio super puccioso:
Il meccanismo di apprendimento degli scriccioli azzurri è facile da spiegare: quando i pulcini sono ancora in fase di sviluppo dentro il loro uovo, la madre comincia a cantare loro certe melodie. Quando le uova si schiudono e i pulcini iniziano a cantare, riproducono (parti della) canzone che hanno imparato dalla madre, e che a loro volta insegneranno ai loro figli.
Per capire se fosse veramente così e non dipendesse da fattori ereditari, i ricercatori avevano “mischiato” le uova di alcuni nidi. Risultato: effettivamente i pulcini riproducevano la canzone ascoltata durante la fase di cova.
Momento qualche link e poi invidia per i gatti:
Debunking di una fakenews diventata piuttosto famosa negli ultimi tempi: no, questa crema per il corpo non attira i ragni ❌🕷️
Il metabolismo dei pipistrelli della frutta potrebbe aiutarci nel trattamento del diabete 🦇
Come si fanno le riprese per un documentario naturalistico? Ce lo spiega
nella sua newsletter 📹L’incredibile salto del cervo che attraversa la strada in provincia di Belluno: un solo balzo per superare tutto il tratto di asfalto 🦌
Il comune di Piacenza sta cercando di complicare le cose per i circhi con gli animali 🎪
Dunque:
Ciao, a giovedì prossimo!
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Se poi volete condividerla:
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E grazie, come sempre.
Una lettera può essere una sliding door per il cercoletto, e in un attimo può trasformarsi in una figura geometrica (circoletto), in un giaciglio approssimativo (circaletto), in un mangiamorte (cercalutto), in un famelico amministratore (cercalotti) e in un sacco di altra roba, ma mi fermo qua altrimenti degenero.
In ogni caso, c'è sempre il giusto miscuglio di ironia e riflessione dentro Bestiale!
Il giovedì è un momento di festa. Mi scappa sempre un sorriso. Dei tuoi post, vorrei farne un libro illustrato per bambini! Ci hai mai pensato?