Bestiale #55
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la cinquantacinquesima puntata di Bestiale, che comincia con il pappagallo Dracula.
Dopo l’episodio speciale su Juan Carrito, riprendiamo con la newsletter classica e parliamo di questo volatile incredibile, che ha il corpo di un pappagallo e la testa di un avvoltoio. Sembra il frutto del disegno di un bambino un po’ confuso, invece esiste davvero e vive in Nuova Guinea.
Nonostante l’aspetto diabolico, è sostanzialmente innocuo per le altre specie, visto che si nutre di frutta. Di solito vive in gruppi di venti individui e fa il nido nelle cavità degli alberi. Le sue piume sono molto richieste sul mercato: questo fatto, insieme alla riduzione del suo habitat, lo ha portato ad essere inserito come “vulnerabile” nella lista rossa della IUCN.
Vengo a conoscenza solo ora dell’Hambone Award, che ogni anno premia la richiesta assicurativa per animali domestici più assurda, con lo scopo di sottolineare la resistenza delle bestioline e il loro legame con i padroni. Dal loro sito, l’origine del riconoscimento:
L’Hambone Award è stato creato in onore di un cane assicurato che è rimasto bloccato in un frigorifero e ha mangiato un intero prosciutto mentre aspettava che qualcuno lo salvasse. Alla fine il cane è stato trovato mentre leccava l’osso prosciutto e si è salvato con un lieve caso di ipotermia.
Quest’anno ha vinto il gatto Rafa, tratto in salvo dopo un volo di 14 metri in un tubo di scarico.
(Il sito e la storia sono in inglese, potete tradurre tutto con Deepl. Se invece volete essere in grado di leggere un’altra lingua senza necessità di intermediazione, beh, potete risolvere il problema alla radice imparandola con Babbel!)
Ora, un quesito che vi sconvolgerà: i panda dovrebbero estinguersi?
Stavo ascoltando la puntata di Tintoria con Barbascura X, nel corso della quale quest’ultimo ha lanciato una provocazione: i panda, a suo avviso, meriterebbero l’estinzione. Questo perché, nonostante tutti i tentativi di farli accoppiare, questi animali sarebbero alquanto restii alla riproduzione. Quindi, si chiede Barbascura X, perché insistere e forzare la natura?
Ho trovato anche un aneddoto sul tema, proveniente dallo zoo Ocean Park di Honk Kong. Premesso che le femmine di panda sono in calore soltanto per 2-3 giorni l’anno, di fronte alla imminente possibilità di accoppiarsi con Mao Sun, il maschio Xing Er ha preferito continuare a mangiare bambù.
Alla luce di questo… sondaggio.
Ah, disclaimer! Da oggi Bestiale è disponibile anche su Mindit, progetto molto carino che raccoglie le vostre newsletter preferite in una sola app.
Modi geniali di spacciare droga: farlo attraverso un piccione viaggiatore.
John Randle, presidente regionale del Sindacato degli agenti penitenziari canadesi, ha detto alla CBC che l’uccello si trovava nel cortile dell’aria quando gli agenti hanno notato che aveva un pacchettino sulla schiena; quel pacchettino conteneva 30 grammi di meth.
“Hanno dovuto metterlo all’angolo,” ha detto Randle. “Immaginate la scena, questi agenti di polizia che cercano di catturare un piccione.” Secondo il racconto, per prenderlo c’è voluto “un lungo periodo di tempo,” ma a quel punto la droga è stata sequestrata e il piccione lasciato libero.
Nel Queensland hanno trovato quello che è stato soprannonimato Toadzilla:
Si tratta di un rospo delle canne dalle dimensioni record: 2,7 chilogrammi per 27 cm di lunghezza. Appartenente ad una specie invasiva introdotta nel 1935 per risolvere il problema coleotteri (per poi diventare essa stessa un problema), l’esemplare è stato successivamente soppresso proprio per evitare che continuasse ad andare in giro a fare strage di specie endemiche di insetti, rettili e piccoli mammiferi.
Quando avete tempo, fermatevi un attimo e regalatevi questi tre minuti di natura allo stato puro, con la sceneggiatura che sembra scritta da uno della Disney.
Sto vedendo The Last of Us, la serie tratta dall’omonimo videogioco: tutto si basa sulla diffusione di un fungo che si appropria delle menti degli esseri umani, rendendoli suoi schiavi. Cito questo pezzo di Rivista Studio sul tema:
È rassicurante pensare che certe cose succedano solo nei mondi fittizi che creiamo per il nostro intrattenimento, e questa è una delle ragioni per le quali non c’è niente di rassicurante in The Last of Us: il fungo cordyceps, infatti, esiste davvero. Neil Druckmann, il game designer che ha creato il videogioco, ha raccontato di aver scelto il cordyceps come agente patogeno dell’apocalisse dopo aver scoperto l’effetto che le spore del fungo producevano sugli insetti: li zombieficavano, costringendoli a cedere il controllo del loro corpo al parassita.
Nei primi minuti della prima puntata si parla proprio di un fungo che infetta le formiche.
(Grazie a Daniele per la segnalazione e per avermi consigliato la visione della serie)
Ok, stemperiamo un po’ l’ansia con una cosa che mi ha fatto molto ridere.
Momento qualche link tutti cani e gatti prima di salutarci:
Peggy è veramente il cane più brutto del Regno Unito? 🐶
Lui, invece, potrebbe essere effetivamente il più vecchio 👴
La mia nuova fissa: la scuola per gatti. Sul profilo del creator c’è anche quella per topi, per bradipi, eccetera 👨🏫
Il micio-bot che tutti vogliono sfidare a scacchi ♟️
Un cane pastore che tenta di abbattere un drone troppo vicino al gregge, per i suoi gusti 🐑
Quasi dimenticavo: ma quanto sono belle le cartine geografiche che sembrano animali? Ci ho scritto su un post a parte, lo potete leggere qui:
Oggi ci lasciamo così, con dolcezza.
A giovedì prossimo, ciao!
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