Bestiale #41 - Ode al capybara
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la quarantunesima puntata di Bestiale, che comincia con il capybara.
Originario del Sud America, è il più grande roditore del mondo. Vive in gruppi da 10-20 individui, principalmente nei pressi di specchi d’acqua (è un abile nuotatore) e il suo nome significa “colui che mangia foglie d’erba”. In Giappone è una superstar e non è difficile capire perché.
Animale incredibile, ha sempre l’espressione di chi è in pace con se stesso e col mondo, il suo sguardo infonde calma ma allo stesso tempo anche sicurezza: ha proprio il physique du rôle per sorvegliare dei gattini sdraiati su un pony.
Per Internet è più o meno un meme, su Twitter c’è la pagina CAPYBARA MAN che ha un successo clamoroso: propone ogni giorno roba bizzarra su questi roditori già abbastanza bizzarri di loro. Esempio:
In questi giorni, tra l’altro mi sono sentito un po’ perseguitato dal capybara, dalla sua aura enigamtica, dalla sua imperscrutabilità. E dai suoi meme. Mi sono imbattuto ad esempio in un collage di foto dove si evidenziavano somiglianze tra il roditore e Rafa Nadal. Una roba folle ma con un suo senso, tutto sommato: a guardare bene le foto, c’è da apprezzare almeno lo slancio creativo, quella scintilla d’intuito che ha portato a pensare una roba simile.
![Twitter avatar for @leon_mazz](https://substackcdn.com/image/twitter_name/w_96/leon_mazz.jpg)
![Image](https://substackcdn.com/image/fetch/w_600,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fpbs.substack.com%2Fmedia%2FFfNB_2uWYAYv0eL.jpg)
E ancora: un video con centinaia di caimani ammassati su una spiaggia (come quello della puntata precedente, tra l’altro), poi lo zoom e spunta il capybara. Cammina sereno, come se non fosse letteralmente circondato da animali che di base sono dei suoi predatori naturali.
Ci sono tra l’altro molte foto che dimostrano come il capybara riesca ad essere amico di tutti, sembra il sindaco delle foreste sudamericane. Resta calmo praticamente in ogni circostanza, pure se qualcuno tenta di mangiarlo. Una sorta di entità super partes che accompagna le vite di ogni altro essere vivente, l’animale guida del mondo intero.
In futuro, aspettatevi di trovare ancora il capybara in questa newsletter: ormai è entrato nelle nostre vite, si è seduto e ci guarda placidamente. Senza nessuna intenzione di andarsene.
Tra l’altro, c’è già la statua votiva.
Ora però mettiamo un attimo in pausa il capybara e proviamo ad andare oltre con due articoli dal Guardian.
Il primo parla di uno studio sul numero sconcertante di attrezzatura da pesca abbandonata negli oceani. Si parla di reti, ma non solo. Per darvi una dimensione del problema, qualche dato:
78.000 km² (30.000 miglia²) di reti a circuizione e reti da imbrocco
215 km² di reti a strascico
740.000 km (46.000 miglia) di palangari principali (il palangaro è questa cosa qui, ndr)
15,5 milioni di km (9,6 milioni di miglia) di lenze secondarie
13 miliardi di ami per palangari
25 milioni di nasse (questa, ndr) e trappole
Il secondo pezzo invece parla della presenza delle volpi nelle città: è una cosa “fantastica” oppure rappresentano un problema? Nell’articolo si cita anche il video di Larry, il gatto di Downing Street che qualche giorno fa ha messo in fuga una volpe fuori dalla residenza del Primo Ministro.
A proposito di volpi: su Instagram vi ho presentato il fennec.
👨🏫 Chiamato anche “volpe del deserto”, è il più piccolo canide al mondo e vive nelle zone desertiche del Nord Africa.
🔎 Da adulto l’altezza media è di 20 cm, la lunghezza di 30 cm: minuscolo!
👂Le orecchie, invece, sono più lunghe della norma e possono raggiungere i 15 cm.
🌵Gli servono per disperdere il calore, visto che vive nel deserto. E gli conferiscono anche un ottimo udito…
🟧 ◻️Il colore del suo pelo serve invece a mimetizzarsi, oltre che a respingere il calore e a conservarlo per la notte, essendo il fennec un animale notturno.
🐾 Ha anche del pelo supplementare sulla parte inferiore delle zampe, per non scottarsi quando corre sulla sabbia!
Ecco, se ne volete uno, sappiate solo che è parzialmente addomesticabile. Da Wikipedia:
I fennec costituiscono l'unica varietà di volpe che si può veramente ritenere parzialmente addomesticabile. Possono essere allevati come cani, ma riescono a scappare molto facilmente. Sono abili scavatori: nel caso si volesse allevare un fennec, bisognerebbe ricorrere a reti ben conficcate nel terreno.
In molti paesi è illegale possedere un fennec. Come tutti i canidi del genere Vulpes, in Italia è inserito sin dal 1996 nel decreto nº232 del Ministero dell'Ambiente che vieta la detenzione di animali pericolosi.
Quindi no, non è possibile tenerne uno in casa, anche se sono molto bellini 🥺
A cosa servono le zanzare? Nicola Bressi risponde in maniera precisa e anche poetica:
![Twitter avatar for @Nicola_Bressi](https://substackcdn.com/image/twitter_name/w_96/Nicola_Bressi.jpg)
Pezzo interessante su La Zampa: si parla di monogamia e poligamia nel mondo animale. Cito:
Nel caso della poligamia, invece, una regola molto semplice per capire se un animale preferisce la coppia fissa o l’accoppiamento libero è la presenza di un marcato dimorfismo sessuale. Se il maschio è molto più grande, o ha un aspetto molto diverso dalla femmina si stabilisce la poligamia, se invece hanno dimensioni simili, il rapporto tra i due sessi è di tipo monogamico.
Momento qualche link prima di salutarci:
La differenza tra una creatura misteriosa e “un globster” 🕵️♂️
Emmanuel, l’emù influencer, sta male 😞
Roba da etologi: in Sudafrica un elefante va in soccorso di un leone in difficoltà allontanando due iene 🐘
Un gatto cresciuto insieme ai cavalli adesso pensa di essere uno di loro 🐎
Il MUSE ha reso disponibili diverse immagini scattate dalle fototrappole 📸
Oggi chiusura ad anello con tanto amore 🧡
Ciao, a giovedì prossimo!
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