Bestiale #40
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la quarantesima puntata di Bestiale, che comincia con il coyote.
Sì, perché la maggior parte di voi ha detto che la creatura misteriosa della puntata #39 è un coyote, quindi oggi parliamo proprio del Canis latrans.
Nativo del Nord America, lo si può trovare in tutta la parte settentrionale del continente americano e pure in alcune zone del centro. Dotato di grande spirito di adattabilità, vive anche in zone abitate dagli esseri umani e non sembra farsi troppi problemi. Di recente, in California, un coyote è entrato addirittura in una scuola.
Come distinguerlo dal lupo grigio, altro canide selvatico presente in America? Beh, così:
Curiosità: il coyote fa parte di molti racconti mitologici e leggende del folklore. Una delle mie preferite:
In un mito Miwok, il coyote crea tutti gli altri animali, poi li convoca in consiglio per discutere della creazione degli esseri umani. Ogni animale vuole che gli esseri umani siano dotati delle proprie qualità migliori, e così si scatena una discussione. Il coyote si fa beffe di tutti, sostenendo che gli esseri umani dovrebbero avere il suo stesso ingegno e la sua stessa astuzia. Ogni animale crea un modello di essere umano a sua immagine e somiglianza, ma durante la notte il coyote distrugge tutti gli altri modelli, in modo che solo il suo prenda vita.
Imbroglione, ribelle, inaffidabile, dotato di grande senso dell’umorismo: per le sue caratteristiche è stato paragonato a Loki.
Tornando alla natura del coyote, un bel pezzo di Kodami che spiega come questo animale sostanzialmente se ne infischi della nostra presenza.
Sulla pagina Instagram di Bestiale, un carosello sul perché le lontre si tengono per mano. Vi avverto: l’ultima slide può causare attacchi di 🥺🥺🥺
Il 10 ottobre c’è stata la giornata Mondiale della Salute Mentale e c’è chi ha colto l’occasione per parlare di “zoochosi”, ossia dei problemi mentali degli animali in cattività. Per darne una definizione più puntuale:
La zoochosi è una forma di psicosi che si sviluppa negli animali tenuti in cattività negli zoo. Il più delle volte si manifesta con i cosiddetti comportamenti stereotipati, o stereotipie, vale a dire azioni monotone, ossessive e ripetitive che non hanno alcuno scopo. In parole povere, la zoochosi è un'angoscia mentale resa visibile da un comportamento anomalo, ed è un indicatore comune di scarso benessere.
Gli animali si sono evoluti in natura, dove potevano vagare liberamente, interagire socialmente, risolvere problemi e, in generale, vivere una vita ricca di sensazioni. La cattività negli zoo, nei circhi, negli acquari o altrove, nega loro tutto questo e molto altro. Di conseguenza, gli animali soffrono.
È importante notare che i comportamenti stereotipati non si verificano in natura, ma si riscontrano esclusivamente negli animali tenuti in cattività.
Momento segnalazione 🐋🐋🐋
Giacomo mi ha girato questo link dove si spiega come Filippo Ganna abbia stabilito un nuovo record nel ciclismo anche grazie alle balene, visto che il reggisella della sua bici (stampata in 3D) è stato ideato sulla base delle “piccole protrusioni sulla parte anteriore delle pinne delle balene, che minimizzano l’effetto di separazione del fluido (acqua e non aria nel caso delle balene) e quindi la resistenza aerodinamica, creando dei piccoli vortici tra queste protrusioni, che hanno l’effetto di mantenere il flusso aderente alla superficie delle pinne”.
Due settimane fa parlavamo di caimani, ricordate? Ecco: c’è chi dice che in Brasile abbiano predetto la fine del mondo.
I caimani del video hanno avvertito un pericolo a noi sconosciuto e si sono rifugiati tutti insieme su questa spiaggia? Costa stanno facendo? Cosa ci nascondono? A spegnere gli entusiasmi dei catastrofisti ci pensa Kodami:
Sebbene non ci sia ancora una spiegazione ufficiale a questo evento, vedere molti caimani al sole in questo modo non è affatto innaturale. Innanzitutto la zona è riccamente popolata da questi animali che non sono in pericolo d'estinzione, ma sono considerati dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) a "rischio minimo".
Il motivo per cui i caimani, come qualsiasi altro rettile, si crogiolano al sole, poi, è facilmente intuibile osservando anche le lucertole che ci sfrecciano veloci davanti quando camminiamo per strada: stanno termoregolando o, come direbbero gli scienziati, fanno "basking". Questi animali, infatti, hanno bisogno del calore del sole per aumentare la loro temperatura corporea, ridurre l'energia necessaria per il mantenimento del metabolismo o semplicemente per rilassarsi.
E allora lasciamoli termoregolarsi in pace, suvvia!
L’orso che ha vinto il conc-orso (ah ah ah) di grassezza indetto in Alaska:
Gatti molto cresciuti, ma comunque gatti: un puma gioca con un’altalena come farebbe un micio dentro casa con qualsiasi cosa oscilli un minimo.
Momento qualche link prima di salutarci:
Una buona notizia per i suidi della Sfattoria degli Ultimi 🐖
In India si piange per la scomparsa del “coccodrillo vegetariano” 🐊
Carrellata di foto bellissime e divertenti di animali vari: what else? 📸
Italo è sempre più pet friendly 🚆
“Ti giuro, posso spiegare, non li ho scaricati io quei video: è stato il cane!” 🔞
Per oggi ci fermiamo qui, a giovedì prossimo, ciaoooo 👋
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