Bestiale #38
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la trentottesima puntata di Bestiale, che comincia con il caimano.
No, non parlo di Berlusconi, ma proprio del Caiman crocodilus. Facciamo un po’ di chiarezza: in cosa si differenzia rispetto ai suoi tre cugini, ossia gaviale, coccodrillo del Nilo e alligatore?
Il caimano è un coccodrillo di medie dimensioni che vive in Centro e in Sud America, negli specchi di acqua dolce. Conosciuto anche come “caimano dagli occhiali” (per via di un ponte che collega i due occhi, dando l’impressione che il rettile porti delle lenti 👓), caccia prevalentemente di notte e cambia colore con le stagioni (nei periodi più freddi la sua pelle si scurisce)
Se volete capire meglio e in maniera più immediata come si differenziano i vari coccodrilli, ecco una pratica infografica presa da qui:
Però, effettivamente ,“caimano” è anche uno dei soprannomi di Berlusconi: da dove arriva? L’appellativo gli venne dato dal giurista Franco Cordero e restò impresso nell’immaginario comune. Nanni Moretti intitolò così il suo film con Berlusconi sullo sfondo; nella relativa pagina di Wikipedia, tra l’altro, c’è una curiosità bestiale:
Il 1º aprile 2006 il partito dei Riformatori Liberali annunciò provocatoriamente di voler cambiare il proprio simbolo dal salmone controcorrente proprio al caimano, in polemica con il film critico nei confronti di Berlusconi.
A proposito, nella giornata di sabato sulla pagina Instagram di Bestiale ho pubblicato i loghi dei partiti rivisitati in chiave animale, grazie al supporto grafico dell’amico Giuseppe Bravo.
E allora vi chiedo: chi avreste votato per queste elezioni bestiali?
Il sondaggio resterà aperto per tre giorni e i risultati, come sempre, verranno comunicati nella prossima puntata 🔜
Foto migliore di domenica, per distacco.
Ma adesso basta parlare di elezioni, cambiamo argomento: sapete quante formiche ci sono, in tutto, nel mondo? Ecco, se la risposta è “no”, non preoccupatevi: stabilirlo è particolarmente difficile. Sempre dal Post:
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Hong Kong, e basato sull’analisi di 489 analisi sulla popolazione di formiche di tutti i continenti, ha provato però a dare una risposta parziale. Ha concluso che la popolazione mondiale di formiche sarebbe attorno a circa 20 milioni di miliardi di esemplari, un numero difficile anche solo da immaginare: circa 2,5 milioni per ciascuna persona che vive sul pianeta.
Secondo lo studio, pubblicato lunedì sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, la massa complessiva di tutte le formiche che vivono sul pianeta sarebbe superiore a quella degli uccelli e dei mammiferi attualmente esistenti messi insieme.
Sky ha realizzato un bellissimo documentario dal titolo Il Marsicano. L’ultimo orso. Visione assolutamente consigliata: un’ora e mezza di immagini, video e approfondimenti sul lavoro svolto nel Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise per salvaguardare i 60 orsi marsicani presenti nel territorio, gestendo le non facili interazioni con la popolazione.
Nel documentario si parla anche di Juan Carrito, uno dei figli dell’orsa Amarena che, come sua mamma, è diventato ormai famoso (ne abbiamo parlato anche qui su Bestiale) per le scorribande in alcuni paesi. Nel documentario viene descritto così da una signora del luogo:
Quando arrivava Amarena insieme ai quattro cuccioli, ce n’era sempre uno più birichino, che le girava intorno. Ho pensato: questo sicuramente è un maschietto. Quando veniva qui si alzava in piedi, scendeva, si rigirava, saliva di nuovo sopra. Appena l’ho visto ho detto: questo è tremendo!
Ricordate la puntata di Bestiale sugli squali? Ecco, Silvia mi ha segnalato che l’autore de Lo Squalo anni dopo si è pentito di aver scritto quel film: dopo essersi reso conto del danno d’immagine causato a questi animali, ha provato a rimediare scrivendo articoli e realizzando documentari per difendere gli squali.
Quello che ora so, e che non si sapeva quando ho scritto Lo Squalo, è che non esiste uno squalo ribelle che sviluppa un gusto per la carne umana.
Queste, invece, le parole dello scienziato Simon Thorrold:
Lo Squalo ha fatto passare l’idea che c'era un assassino a sangue freddo che andava in giro a caccia di esseri umani: di conseguenza, qualsiasi cosa si potesse fare per fermare gli squali era ben accetta. Il film ha fornito una copertura a persone che volevano semplicemente uscire e uccidere gli squali con la scusa di rendere in qualche modo le persone più sicure.
Di recente, tra l’altro, c’è stato un attacco fatale di uno squalo in Sudafrica: lascio qui l’articolo di Kodami sulla notizia proprio perché nel testo non si sensazionalizza l’accaduto, ma si spiega bene l’argomento nel suo complesso.
Momento qualche link prima di salutarci:
Persone che si comportano come antilopi, in Brasile 🏃
Anche gli animali votano? Un ottimo slideshow di Lorenza Polistena 👏
Una piattaforma per seguire le migrazioni degli uccelli: perché no? 🌍
Dopo la morte della Regina Elisabetta, il prezzo dei cani di razza Corgi è raddoppiato 💰
Prendetevi 3 minuti per vedere come si reintroduce in natura una foca 🦭
Alt! Finalmente è uscita una nuova puntata di Dolittle 🎉🎉🎉
Con Marco Granata ho provato a rispondere a una domanda precisa: quale animale erediterà la Terra, quando noi non ci saremo più? La risposta potete ascoltarla su Spotify, su Apple Podcast oppure qui:
Ci salutiamo con la storia del secolo, apparsa su La Zampa circa un anno fa.
A giovedì prossimo, ciao!
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram (su entrambi trovate anche @bestiaaale).
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