Bestiale #176 - Un ragno che sembra cacca d'uccello, cornacchie che contano e altre storie animali
Contiene: ragni (ma potreste scambiarli per escrementi di pennuti), T-Rex in decomposizione, cornacchie, finti coccodrilli.
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questo è la centosettantaseiesima puntata di Bestiale, che comincia con un ragno piuttosto inusuale.
Immaginate di dover fare una scelta: siete un animale immerso nel verde della foresta e il vostro obiettivo è non farvi riconoscere. Avete tante opportunità di mimetismo, magari vi travestireste da cugino velenoso come fa il serpente del latte, oppure provereste a sembrare più grossi di quello che siete. E poi c’è il “bird-dropping spider”, che non so come tradurre in altro modo se non “ragno cacca-d’uccello”: il suo nome spiega già quale sia il suo camuffamento.
Il suo nome scientifico è Celaenia excavata, vive in Australia e appartiene appunto al genere Celaenia, che deriva dal greco: una delle tre arpie della mitologia si chiamava appunto Celeno, ed era solita defecare su ciò che non riusciva a rubare. Et voilà! Se questo naming non è merda d’artista, poco ci manca.
Il mimetismo è impressionante: il ragno cacca-d’uccello non solo ne imita il colore, ma anche la forma. Quando se ne sta lì, fermo su una foglia, sembra proprio un escremento spiaccicato. E così gli uccelli, che in teoria dovrebbero predarlo, girano alla larga. Ma non pensate sia finita qui: pure le uova sono camuffate! Si trovano in delle sacche sferiche che sembrano dei frutti non proprio appetitosi.
Le femmine possono deporre fino a 13 di quelle sacche ovipare che vedete qui sopra, e ognuna di essere può contenere fino a 200 uova. Una sfilza di potenziali escrementi pronti a spuntare fuori per ingannare il prossimo. Anche per predare. Si legge da Wiki inglese:
La sua dieta consiste quasi esclusivamente in falene maschio, che caccia di notte imitando l'odore della falena femmina.
Il ragno cacca-uccello rimane immobile sulla sua tela durante il giorno e va a caccia di prede solo di notte. Si appende a un unico filo di seta e rilascia un feromone che imita l'odore sessuale rilasciato dalle falene femmine. Quando un maschio si avvicina, il ragno la cattura con le sue potenti zampe anteriori.
Fe-no-me-na-le.
Un T-Rex in decomposizione nel bosco
Mentre esce nelle sale il nuovo Jurassic World (lo vado a vedere presto, niente spoiler mi raccomando!), ripenso a un’opera d’arte nella quale mi sono imbattuto nel mio lungo girovagare bestiale: una carcassa di T-Rex in decomposizione nel mezzo di una foresta nei pressi di Denkendorf, in Germania. Forse la prima volta che l’ho visto è stato sulla pagina di Scienze Naturali, le foto che seguono invece le ho prese da qui.




L’installazione, a cura del Dinosaurier Museum Altmühltal e realizzata dall’artista Aart Walen, è impressionante e incredibilmente realistica. Fa strano vedere un bestione del genere in un momento così inusuale. Non ringhia, non morde, non uccide, non rincorre i visitatori del parco: è morto da tempo e sta restituendo alla terra quello che la terra gli ha dato. Un inno alla natura silenzioso, ma allo stesso tempo potentissimo.
Una cornacchia che uno, due, una cornacchia che conta
Sì, sono stato al concerto di Miss Keta la settimana scorsa, da cosa l’avete capito? Chi non ha colto la cit. non si preoccupi, può rimediare qui. Se invece ti stai chiedendo “ma che veramente le cornacchie contano?” la risposta è sì: pare che possano arrivare fino a quattro. Cito Focus:
Le cornacchie sono il primo animale al mondo – umani esclusi – a dimostrare la capacità di contare ad alta voce: è il risultato di uno studio pubblicato su Science che suggerisce che questi uccelli, già noti per le loro capacità matematiche come quella di comprendere il concetto di "zero", abbiano un'intelligenza numerica pari a quella di un bambino umano.
Delle straordinarie abilità delle cornacchie vi avevo parlato anche qui.
Dopo il puma di Ascoli, ecco il coccodrillo di Bolzano
Nuovo avvistamento, nuovo panico! Nei giorni scorsi toccato a Bolzano, anche se stavolta l’allarme è rientrato abbastanza in fretta, dato che il coccodrillo è stato visto, fotografato, immortalato. Effettivamente c’era, si trovava in acqua, galleggiava alla grande. Anche perché era… di gomma: un gonfiabile abbandonato o perso, niente di più. Sulla vicenda c’è questo articolo di Leggo, e se vi appassionano le storie di coccodrilli in città, comunque, rimando al pezzo su quelli nelle fogne di New York.
Momento qualche link e poi meme a tema ragni:
🐢 A largo di Praiano, in provincia di Salerno, è stata salvata una rara tartaruga di Kemp: aveva ingerito della plastica. Si tratta di una specie più piccola delle altre, al momento in pericolo d’estinzione.
🐜 Su Instagram ho pubblicato un reel che dimostra come le formiche siano capaci di prendere decisioni collettive migliori di quanto non facciamo noi esseri umani.
😢 Addio, Night Spirit: all’età di 14 anni si è spento il cane poliziotto che, nel corso delle operazioni di soccorso dopo il crollo del ponte Morandi, salvò 6 persone.
⚠️ Periodo di Wimbledon, periodo di reti da gioco: vale l’occasione ricordare di non abbandonarle in giardino, perché possono rappresentare un pericolo per diversi animali.
🎁 Perché le orche alcune volte ci fanno dei regali, portandoci prede o cibo quando ci incontrano in mare? Il comportamento è stato osservato in diversi casi, adesso uno studio prova a dare una risposta.
Dicevamo:
A giovedì prossimo, ciao!
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