Bestiale #144 - Il tasso del miele, piccoli ghepardi camuffati e altri animali
Contiene immagini di: tassi del miele, grandi felini, polpi, cani.
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantaquattresima puntata di Bestiale, che comincia col tasso del miele.
Ma che nome dolcioso, ma che aspetto zuccherino! Un animale davvero adorabile, di sicuro sarà anche tranquillo, rilassato, serafico, un pacioccone di quelli che proprio veramente guarda. E invece.
E invece il mustelide in questione è tra le creature più temute e rispettate della savana. Nonostante il muso da bradipo e l’aspetto puccioso (con tanto di “copertina” che parte dalla testa e arriva fino alla coda), il tasso del miele (Mellivora capensis) è un gran combattente. Dotato di una pelle spessa e di una muscolatura importante, robusto e tenace, estremamente coraggioso: non è raro imbattersi in immagini e video che lo ritraggono mentre fronteggia grossi felini più grandi e anche più numerosi di lui, uscendone comunque indenne.
Come si vede nel video, il tasso del miele non le manda a dire: se si trova di fronte ad un pericolo non scappa, ma attacca con foga e cattiveria, spaventando anche l’aggressore più attrezzato. Diversi predatori gli danno la caccia (non solo felini, ma anche coccodrilli e aquile, ad esempio), ma per farlo fuori ci serve davvero tanto impegno.
In genere vive da solo, al massimo in coppia; è onnivoro e si nutre di quello che trova in giro, addirittura arriva a predare serpenti velenosi (che compongono fino al 25% della sua dieta) come il cobra. Perché lo fa? La risposta sta sempre nella sua incredibile resilienza: il tasso ha un alto tasso (ahahah) di resistenza al veleno. Secondo Wikipedia, se viene morso, va a riposare un po’ (viene specificato proprio “per due ore”, ma non ho trovato la fonte, quindi uhm) in attesa che le tossine cessino i loro effetti, poi appena si riprende torna a cacciare. Comunque sia: fenomenale.
Il travestimento dei piccoli ghepardi 🥷
E pensate: l’animaletto appena esaminato è talmente pericoloso e temuto che l’evoluzione ha portato i cuccioli di ghepardo ad assomigliare proprio ad un tasso del miele, per incutere timore in potenziali aggressori. Specifichiamo: si tratta solo di una teoria, non ho trovato conferme ufficiali, ogni tanto qualcuno se ne esce con questa storia. Che però ha un suo senso: gli esempi di specie che fingono di essere qualcos’altro pur di spaventare i predatori sono ben noti.
E, come si dice in questi casi, I want to believe:
Crescendo, i piccoli ghepardi perdono quella peluria fuffosa che in qualche modo li fa somigliare al tasso: a quel punto sono grandi abbastanza da difendersi da soli, senza dover imitare nessuno.
Sulle pantere in Italia 🐆
Ad inizio estate ho pubblicato la puntata speciale sul tema, in occasione dell’uscita del mio romanzo “L’estate della pantera”; qualche giorno fa mi sono imbattuto in un video molto ben fatto di Willy Guasti, naturalista e divulgatore molto conosciuto sui social con la sua pagina ZooSparkle, che parla proprio degli avvistamenti di pantere.
Lo inserisco qui anche perché, erroneamente, nel post da me pubblicato davo per buono il ritrovamento del serval nero in Puglia: come spiega Willy, in realtà, dopo l’uscita di articoli (le cui fonti mi sembravano abbastanza autorevoli) che dichiaravano conclusa “la caccia”, non se ne è saputo più nulla. Quindi, in sostanza: boh, forse che neanche il serval c’era, in effetti. Tanto vi dovevo!
C’è un animale in particolare di cui vorresti che parlassi? Hai visto una pantera e vuoi segnalarmela? Vuoi dirmi qualsiasi altra cosa bestiale? Scrivimi!
Momento quiz 💡
Dopo quello sulle gambe del ragno, passiamo ai centauri-giraffa:
La risposta giusta, questa volta, non c’è. O meglio: forse è dentro di voi.
Se ti unisci a un gruppo sei più longevo - ma a volte prendi qualche pugno 🥊
Insomma, che l’unione faccia la forza è cosa risaputa. Adesso però abbiamo scoperto una cosa in più: uno studio ha dimostrato che gli animali sociali vivono più a lungo rispetto a quelli solitari. Il fatto di avere attorno a sé un gruppo permette di essere più protetti, in generale, e quindi consente di restare “immaturi” più a lungo. Anche a livello riproduttivo: la finestra si sposta più avanti e c’è la possibilità di figliare anche in tarda età.
Se però nel gruppo di cui fai parte ci sono specie diverse, beh, le complessità aumentano e qualche pugno può arrivare. Se fai team up con un polpo per la caccia, ad esempio, lui può picchiarti se non ti comporti bene. Se ne parla su Nat Geo:
"Se il gruppo si muove, tutti sono contenti. Va tutto bene", dice. Ma a volte i disturbatori, come le cernie fasciate, rovinano il lavoro. Poiché questi predatori da agguato di solito aspettano che la preda venga da loro, la loro staticità può rallentare la caccia.
"La metà delle volte in cui [una cernia è] presente, viene presa a pugni", afferma Sampaio, il cui studio è apparso il 23 settembre su Nature Ecology & Evolution. "Quindi, è chiaramente un animale che il polpo capisce che non sta collaborando".
Altri polpi, invece, preferiscono starsene sul fondale a saltellare, piuttosto che indossare i guantoni. E noi restiamo affascinati dalla loro strana, assurda, leggiadra bellezza.
Il rapporto degli animali con l’alcol 🥃
Un interessante articolo di Dissapore riporta uno studio e parla del rapporto che lega gli animali all’alcol - diverso rispetto a quello della specie Homo sapiens con la stessa sostanza. Ma neanche troppo. Cito un paio di estratti significativi:
“Come potrete immaginare non è vantaggioso essere ubriachi mentre ci si arrampica sugli alberi o si è circondati dai predatori notturni” ha fatto notare Matthew Carrigan del College of Central Florida, uno degli autori dello studio.
Ma…
C’è tuttavia chi fa notare che, in alcuni casi, l’influenza degli alcolici possa generare anche una serie di vantaggi: “Sono state avanzate idee secondo cui l’etanolo può attivare il sistema delle endorfine e della dopamina” ha spiegato Anna Bowland dell’Università di Exeter. “Questo genererebbe delle sensazioni di rilassamento che potrebbero avere benefici in termini di socialità“.
Momento qualche link e poi meme degli Anelli:
Il clamoroso dissing dei pescatori scandinavi contro foche e cormorani, rei di rubare il pesce LOL 🤷🏻
Un incidente mortale ha coinvolto una delle orse più famose d’America: Grizzly 399 aveva 28 anni ed era insieme al suo cucciolo, rimasto per fortuna illeso 🗞️
Bilanciamo con una buona notizia: in Indonesia è nato un piccolo elefante di Sumatra, sottospecie a rischio estinzione 🐘
Forse abbiamo trovato l’origine del bacio: potrebbe essere un discendente del grooming, l’arte di spulciarsi tra grandi scimmie 🙊
E poi ci sono i pipistrelli con Google Maps incorporato, solo in versione acustica: tornano a casa anche senza vedere nulla 🦇
Il suo tesssssoro:
A giovedì prossimo, ciao!
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