Bestiale #122 - Il desman russo, un orango che si cura da solo e altri animali
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoventiduesima puntata di Bestiale, che comincia con il desman russo.
E questo come ve lo spiego? Allora, immaginate una specie di talpa-castoro-toporagno-ratto. Mixate questi animali e avrete, di base, un desman russo. Qualcuno lo ha definito “l’ornitorinco europeo” e secondo me non c’è andato lontano. Piedi palmati per muoversi in acqua, pelliccia idrorepellente, coda larga per nuotare meglio, muso a proboscide per sopperire alla cecità. Il mammiferetto in esame muove di qua e di là quel naso pazzo e lo usa per “sentire” tutto grazie agli organi di Eimer. Una roba stranissima e meravigliosa.
Il desman russo (Desmana moschata) vive, per l’appunto, solamente in Russia, Ucraina e Kazakistan, rimanendo nei pressi dei bacini d’acqua, dove costruisce le sue tane piene di tunnel. Unica specie del genere Desmana, è imparentato con le talpe e pare che abbia più di 30 milioni di anni. Particolarità: ha una coda super puzzolente, dal forte odore muschiato, che serve per tener lontani i predatori. A lungo cacciato dagli esseri umani per la pelliccia e per il profumo emanato della sua ghiandola, che veniva usato nelle industrie di profumeria, oggi è un animale protetto. La riduzione dell’habitat adesso è tra le minacce maggiori, ça va sans dire.
Qui ho trovato un sacco di informazioni incredibili, che però non sono riuscito a verificare altrove, dunque prendetele con le pinze. Ad esempio: c’è scritto che il desman russo alcune volte si spaventa a morte, nel vero senso della parola. Se viene preso dagli esseri umani può morire di paura, cosa che accade anche nel caso di scontri con un altro esemplare della stessa specie: nell’articolo viene riportato un caso di un duello che non si è tenuto perché uno dei due sfidanti è morto dallo spavento. Monogamo, se uno dei due compagni perisce, l’altro lo di solito lo segue in breve tempo.
Uno dei video più completi che ho trovato sul suo conto, invece, è di NatGeo versione francese. Eccolo qua:
Altra cosa piuttosto inusuale in cui mi sono imbattuto cercando info sul suo conto: una volta, un inviato della Radiotelevisione Svizzera, durante i Mondiali in Russia del 2018, è stato “arrestato” da alcuni guardiani di un parco. Motivo: era entrato in uno stagno per cercare un desman russo. Qui il video.
L’orango che si è curato da solo 🦧
Ha masticato una pianta medicinale (Akar Kuning, nello specifico) e poi ha applicato il composto su una ferita alla guancia. E così Raukus è diventato il primo orango ad audomedicarsi. Se ne parla qui:
Rakus ha masticato gambo e foglie di Akar Kuning e applicato ripetutamente per 7 minuti il liquido “unguento” così generato sopra una ferita sulla sua guancia destra, ferita che aveva riportato 3 giorni prima. Rakus ha quindi spalmato le foglie masticate fino a coprire completamente la lesione e ha continuato a nutrirsi della pianta per oltre 30 minuti. Gli autori riportano che non c'erano segni di infezione nel punto trattato nei giorni successivi.
Anche le galline arrossiscono
Secondo uno studio pubblicato su Applied Animal Behaviour Science, proprio come noi umani anche le galline diventerebbero rosse, in alcuni casi specifici. Il cambiamento di colore avviene sulle guance, ma anche sotto il mento oppure sulle orecchie. Quando succede? Ovvio: quando provano emozioni forti per qualche motivo, sia in positivo (se ricevono da mangiare il loro cibo preferito, ad esempio) sia in negativo (se vengono catturate).
Lo studio, va detto, ha riguardato un numero ridotto di galline e andrebbe ripetuto su larga scala per confermare i risultati.
Momento quiz 💡
“Il muso da maiale, ma con una proboscide che ricorda un elefante; la lingua da formichiere, le orecchie da coniglio, il corpo tozzo, gli artigli robusti, le zampe posteriori più lunghe di quelle anteriori”.
La risposta nella puntata #42 di Bestiale.
Gli animali più cattivi secondo il cinema
La zoologa Brianna Le Busque si è posta una domanda particolare: secondo Hollywood (diciamo così), quali sono gli animali più cattivi? Per determinarlo ha visionato 680 film con protagonisti animali nel ruolo di villain. Il risultato, in percentuale:
Squali: 25%
Insetti e ragni: 19%
Dinosauri: 12%
Serpenti: 8%
Coccodrilli: 6%
Lupi, orsi, primati e piranha: 3%
Piovre, ratti, grandi felini, orche, iene, lucertole, pipistrelli, uccelli e amebe: 1-2%
Uno dei migliori padri del mondo animale
Si tratta del maschio dei pesci della famiglia Opistognathidae, conosciuti in inglese come jawfish (pesce mascella). Come succede con i cavallucci marini, anche questi in questi pesci è il maschio ad occuparsi dell’incubazione delle uova deposte dalla femmina, con la differenza che non le tiene nella sacca ma… in bocca.
Per via della particolare posizione delle uova, il maschio nel periodo prima della schiusa non può mangiare e le sue attività sono ridotte al minimo. Il suo compito è solo uno: “far saltare” le uova per arieggarle.
Ho fatto una chiacchierata con Andrea Bonifazi, ideatore e gestore delle pagine social di Scienze Naturali. Abbiamo parlato di divulgazione scientifica, di hater, di scie chimiche, ovviamente di animali e di tanto altro. Potete leggere l’intervista completa qui:
Momento qualche link e poi ognuno è il Godzilla di qualcun altro:
Chiudete gli occhi e immaginate 1.000 leoni marini tutti insieme. Ci siete? Ecco, ora aprite gli occhi 🦭
Mentre il resto del mondo ha vietato la caccia alle balene, il Giappone insiste e alza la posta: ora ha una nuova baleniera di 113 metri che può ospitare cento persone 🗾
La domanda della settimana è stata quella su chi preferiresti incontrare nel bosco, un orso oppure un uomo: l’ottima Giulia Blasi ne ha parlato sulla sua newsletter 🐻
Altra discussione: è stato giusto salvare la lupa in difficoltà soccorsa a Belluno? 🐺
Evviva, è tornato il fratino! Segnalato un nido sulle coste della Toscana 🪺
Eccoci:
A giovedì prossimo, ciaone!
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale. Se volete pubblicizzare il vostro prodotto o servizio su Bestiale potete scoprire di più cliccando qui.
Se vi è piaciuta la puntata potete lasciare un ❤️ qui sotto, mi fate felice.
Se poi volete condividerla:
Se non vi siete ancora iscrittə e volete farlo ora:
E grazie, come sempre.