Mike, il pollo senza testa
Domanda che sicuramente vi sarete posti almeno una volta: per quanto tempo continua a “vivere” una testa staccata dal corpo? La decapitazione era piuttosto diffusa qualche secolo fa, in alcuni casi sono stati riportati casi di occhi che si muovevano o palpebre che sbattevano dopo l’esecuzione. Ma la persona era cosciente? E se sì, per quanto? La risposta breve è: no, l’attività celebrare termina all’istante, il cervello “si spegne” e il corpo, non avendo più nessuno che lo controlli, smette di funzionare. Qui la risposta più lunga:
L’uomo, quindi, non può vivere senza testa. Un pollo invece sì, almeno in alcuni casi: ne parliamo nella seconda puntata di Storie Bestiali, dedicata a Mike, il pollo senza testa.
Disclaimer: l’immagine di copertina è stata realizzata dal bravissimo Federico Arrigoni, che ringrazio. Qui il suo profilo Instagram.
La storia del pollo Mike, in breve 🐓
Fruita, Colorado, 10 settembre 1945: il fattore Lloyd Olsen, intento ad uccidere alcuni polli per venderli l’indomani in città, afferra un gallo di 5 mesi e mezzo di razza Wyandotte, bianco e bello grasso. Lo posiziona, alza l’accetta e con un solo colpo gli taglia via la testa. Il taglio però non è preciso: questione di pochi centimetri, Lllyod manca la giugulare e inoltre il colpo lascia intatto gran parte del tronco encefalico. Il galletto sopravvive. A quel punto viene messo a terra e comincia a comportarsi come farebbe se avesse ancora la testa: prova a beccare, cammina (anche se in maniera un po’ goffa) (credo sia pure normale, se ti tagliano la testa), canta a modo suo, emettendo gorgoglii dalla gola. Incredulo e indeciso sul da farsi, Lloyd lo lascia in una cassetta per le mele in veranda e va a dormire. Il giorno dopo, quando si sveglia ed esce nel cortile, con sua sorpresa vede il pollo ancora sulle sue gambe.
A quel punto, Lloyd decide di risparmiarlo. Primo problema: come fare per continuare a tenerlo in vita? Soluzione: lo nutre dandogli acqua con un contagocce e aiutandolo a ingoiare vermi e piccoli chicchi di grano…
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Come si monetizza un pollo senza testa 🤑🤑🤑
In quel momento, Lloyd capisce anche di avere per le mani una possibile fortuna. Porta il pollo con sé a Fruita e la voce si sparge in fretta: tutti vogliono vedere con i loro occhi un pollo senza testa, ma vivo e vegeto.
Così Lloyd gli dà un nome (Mike, appunto) e comincia a portarlo in giro per le fiere: parte il tour dello “straordinario pollo senza testa”, per vedere il galletto si pagano 25 centesimi di dollaro. La tournée fa il giro degli Stati Uniti e riscuote un grande successo. Mike viene fotografato e la sua storia viene pubblicata pure su riviste famose come Life e Time. All’apice della sua popolarità, Lloyd grazie a Mike riesce a guadagnare in media 4,500 dollari (oggi equivarrebbero a circa 54,000), mentre il valore del pollo si aggira sui 10,000 dollari (oggi circa 121,000). In breve: 💰💰💰
Lloyd ha continuato a incassare cifre importanti fino alla morte del galletto, che è deceduto dopo diciotto mesi dalla decapitazione.
La fine di Mike 😢
Sulla pagina inglese di Wikipedia ci sono due teorie sulla morte di Mike: c’è chi sostiene che sia rimasto soffocato da un chicco di grano in un motel dell’Arizona, nel marzo del 1947, di ritorno da una delle tournée, perché Lloyd Olsen aveva dimenticato di portare con loro gli strumenti per pulirlo. Altri invece dicono che sia semplicemente soffocato per problemi alla trachea che quasi due anni prima era stata recisa e non riusciva ad assorbire aria a sufficienza.
Momento qualche foto 📸 📸 📸
Alcune foto di Mike, prese da Life:
Come sopravvive per 18 mesi un pollo senza testa? 👨🔬👨🔬👨🔬
Ok, ma in tutto questo stiamo dando per scontato il fatto che sia normale sopravvivere dopo essere stati decapitati: ecco, no. Ho cercato una spiegazione il più possibile approfondita e l’ho trovata qui:
C’è chi ha sostenuto he Mike non fosse un pollo qualunque. Un tabloid affermò addirittura che il motivo per cui Mike era sopravvissuto alla decapitazione era perché si trattava di un tipo diverso di uccello, dato che quasi tutti i polli non sopravvivono alla decapitazione, e Mike era l'unico esempio conosciuto.
In seguito, è stato ipotizzato che Mike potesse avere qualche tipo di mutazione, con una struttura cerebrale diversa da quella del tipico pollo Wyandotte. Le mutazioni nei polli si sono ripetute naturalmente fin dal suo addomesticamento e, una volta notate dagli allevatori, vengono coltivate e riprodotte come razze. Molte di queste razze non sono altro che mutazioni di tipi di pollo. Dalla Cina alla Norvegia, tutte le razze di pollo appartengono alla stessa sottospecie (Gallus gallus domesticus), ma la loro composizione genetica è molto diversa. Non si sa se Mike avesse una mutazione che riguardava il cervello. Purtroppo non si sa dove si trovino i suoi resti. Si pensa che il corpo di Mike, dopo la sua morte, sia stato mangiato o venduto.
I resoconti storici affermano che Mike provocò un'ondata di decapitazioni di polli imitatori, in cui i polli furono decapitati nello stesso modo di Mike. Nessuno di questi polli visse più di un giorno o due, il che indica che la sopravvivenza di Mike potrebbe essere stata attribuita a una mutazione genetica piuttosto che al modo in cui la sua testa è stata tagliata.
… wow 🤯🤯🤯
Sulla versione inglese di Wikipedia dicono questo:
Fu stabilito che l'ascia aveva mancato la vena giugulare e che un coagulo aveva impedito a Mike di morire dissanguato. Sebbene la gran parte della testa fosse stata recisa, la maggior parte del tronco encefalico e un orecchio erano rimasti sul corpo. Poiché le funzioni di base (respirazione, frequenza cardiaca, ecc.) e la maggior parte dei riflessi di un pollo sono controllati dal tronco encefalico, Mike è riuscito a rimanere in buona salute […] Inoltre, gli uccelli possiedono un organo di equilibrio secondario nella regione pelvica, l'organo lombosacrale, che controlla la locomozione in modo praticamente indipendente dall'organo vestibolare, coinvolto invece nel volo. Questa spiega come un pollo senza testa possa camminare e restare in equilibrio, nonostante la distruzione di gran parte del sistema vestibolare cranico.
Wow pt. 2 😲😲😲
Il pollo senza testa nella cultura di massa 🐔
Come per i lemming, anche in questo caso la storia è entrata nell’immaginario comune. Per esempio: c’è un sito internet dedicato a Mike che serve a sponsorizzare IL FESTIVAL ANNUALE a Fruita, in Colorado, cittadina ormai diventata famosa per questa storia. Quest’anno si tiene il 3 e il 4 giugno, ci sono diversi eventi in programma come il car show, il torneo di disc golf e la corsa di 5 km.
Foto presa dal sito ufficiale della fiera, se ve lo state chiedendo la risposta è sì: quel tizio sta correndo con un costume di un pollo senza testa. Tra l’altro, sempre a Fruita, c’è anche la statua di Mike.
Nel corso degli anni The Headless Chicken ha ispirato canzoni e film, e in questo articolo trovate altri esempi di galletti che hanno vissuto senza testa, ma nessuno ha mai raggiunto la fama di Mike.
La versione del pronipote di Lloyd 🗣️
Ci lasciamo con le parole del pronipote di Lloyd Olsen: intervistato dalla BBC in occasione del 70imo anniversario del mito di Mike, Troy Waters ha raccontato la storia tramandata dal suo bisnonno.
«Portò con sé il galletto e iniziò a scommettere con la gente sostenendo di avere un pollo vivo senza testa». A Fruita si sparse la voce. Il giornale locale inviò un giornalista per intervistare Olsen e due settimane dopo un impresario di spettacoli di nome Hope Wade viaggiò per quasi 300 miglia da Salt Lake City, nello Utah. La sua proposta era semplice: portare il pollo nel circuito dei fenomeni da baraccone per fare un po' di soldi.
«A quel tempo, negli Anni '40, avevano una piccola fattoria ed erano in difficoltà », racconta Waters. «Lloyd disse: “Che diamine, potremmo anche farlo” ».
Per prima cosa visitarono Salt Lake City e l'Università dello Utah, dove il pollo fu sottoposto a una serie di test. Si dice che gli scienziati dell'università abbiano rimosso chirurgicamente la testa di molti altri polli per vedere se qualcuno sarebbe sopravvissuto.
Fu qui che la rivista Life si meravigliò della storia di Miracle Mike the Headless Chicken, come ormai era stato ribattezzato da Hope Wade. Poi Lloyd, Clara e Mike partirono per un tour negli Stati Uniti.
Il resto, è storia. Anzi, leggenda.
Ciao, alla prossima!
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