Il caso dell’orsa JJ4, che lo scorso 5 aprile ha attaccato e ucciso Andrea Papi sul Monte Peller, continua a far discutere. L’animale è stato catturato, il suo eventuale abbattimento è oggetto di una disputa giudiziaria che vede da una parte la Provincia autonoma di Trento e dall’altra le associazioni ambientaliste.
Per adesso l’ordinanza di abbattimento è stata sospesa, il TAR sarà chiamato ad esprimersi di nuovo, mentre gli animalisti si affrettano per trovare soluzioni alternative all’abbattimento (col parere favorevole dell’ISPRA).
Nel frattempo, tutta questa vicenda è stata inquinata da narrazioni distorte, polarizzanti, a volte anche tossiche. Come se la questione JJ4 fosse diventata un derby: da una parte gli animalisti, dall’altra i giustizieri.
Non è così: c’è tutto uno spettro di sfumatura e di complessità, in mezzo.
L’immagine potente dell’orsa JJ4
L’orso di per sé è una creatura splendida, magnifica, che fa parte della cosiddetta “megafauna” e per questo ci affascina, ispira, suscita empatia. Non credo che un altro animale “qualunque” avrebbe risvegliato le coscienze di così tante persone. Capiamoci: è anche una reazione umana, tremendamente empatica. Se si fosse trattato di un insetto, nessuno avrebbe protestato se fosse stato poi schiacciato, dopo aver ucciso una persona.
Ma un esemplare è pur sempre un esemplare: non bisogna mitizzare JJ4, non bisogna ergerla a simbolo di nessuna battaglia. C’è da restare sul caso specifico: un orso, che già in passato si era reso protagonista di aggressioni, ha attaccato e ucciso un essere umano. Per questa determinata azione ci sono delle conseguenze, previste da questa tabella dell’ISPRA. Tra le varie ipotesi, c’è anche l’abbattimento: è previsto per il bene degli esseri umani ma anche degli orsi, per salvaguardare la loro immagine, per evitare che altri attacchi di un esemplare “problematico” scatenino la rabbia delle persone contro tutti gli altri esemplari (sono circa 120, in Trentino).
Lo spiega bene anche Ferdinando Cotugno nella sua newsletter Areale:
JJ4 è importante, come ogni vita, ma è più importante la specie, ed è più importante la possibilità della convivenza con questa specie, che è stata un piccolo miracolo italiano da preservare nella sua interezza.
Non c’è conservazione senza convivenza, non c’è convivenza senza comunità. L’empatia ci porta a pensare a JJ4 e a quello che le accadrà, la ragione ci spinge a guardare alla popolazione e alla specie e a quello che è meglio per tutti gli orsi, non per l’orsa maggiore che oggi ci sta a cuore. È difficile, come sempre quando le cose diventano personali, ma è necessario.
L’orsa JJ4 e i suoi cuccioli
Un elemento importante di tutta la storia è rappresentato dai tre cuccioli di JJ4. Qui entra in gioco anche il lato visivo: nei post sui social e nelle immagini che circolano su Internet, JJ4 è ritratta con tre cuccioli di orsi piccoli, innocenti, incapaci di allontanarsi dalla madre.
Parliamoci chiaro:
La maggior parte di quelle immagini non ritrae JJ4 né i suoi cuccioli: si tratta di foto di stock utilizzate per la realizzazione di un contenuto online (come quelle che uso io, qui su Substack, dove cerco di specificare sempre la fonte di provenienza);
I cuccioli di JJ4 ad oggi hanno due anni, pesano 35-40 kg e, secondo il parere di diversi esperti, sono in grado di badare a loro stessi anche da soli;
Di base gli orsi bruni restano con la madre per un paio di anni: per loro era dunque da considerarsi concluso il periodo di svezzamento;
Proprio per questo motivo, solo due di loro sono entrati nella trappola a tubo. In seguito sono stati rilasciati e si sono allontanati;
Adesso, tra l’altro, comincia la stagione degli amori: un maschio adulto, per accoppiarsi con la femmina, potrebbe anche eliminare la sua prole.
A breve, i cuccioli si separeranno anche l’uno dall’altro, e inizieranno a condurre le loro vite autonome da orsi adulti;
Non è dato sapere se, prendendo esempio dalla madre, saranno aggressivi nei confronti degli esseri umani.
Ovvio però che raccontare di “un’orsa che difende i suoi cuccioli” fa gioco a chi vuole a tutti i costi salvare la vita dell’orsa, senza considerare cosa vuol dire questo gesto, senza andare a fondo, senza comprendere la questione in tutte le sue complicate sfaccettature. Purtroppo (anzi, forse per fortuna) il caso JJ4 non può essere risolto con la foto di un’orsa e dei suoi cuccioli presa a caso dal web, accompagnata da una didascalia acchiappalike.
L’approccio da tifosi sul caso JJ4
Io stesso ho ricevuto insulti per aver semplicemente raccontato i fatti e parlato di abbattimento necessario, affidandomi a quello che dicono gli esperti. Non so come andrà a finire la storia, ovviamente sarei contento se JJ4 alla fine potesse essere salvata in qualche modo, anche se ci credo poco: quale riserva potrebbe accogliere un’orsa che ha attaccato e ucciso un uomo, e che quindi adesso potrebbe farlo di nuovo, insegnandolo ad altri orsi, complicando la convivenza tra specie in un altro luogo?
Sia chiaro: anche il giustizialismo cieco ha poco senso. Chi si affretta adesso a voler eliminare tutti gli orsi del Trentino ha altrettanto torto di chi invece non vuole affrontare il tema degli orsi problematici. Ma, come dicevo nell’introduzione, la situazione è complessa e non può essere risolta da polarizzazioni sterili, che non aggiungono nulla alla narrazione, ma che anzi la inquinano con slogan, frasi fatte, posizioni prese per principio.
A chi esulta per la sospensione dell’ordinanza del TAR vorrei chiedere: va bene, e adesso? Sai questo cosa comporta? Dove andrà JJ4? Sai che forse farà la fine di M49, l’orso rinchiuso da anni al centro faunistico del Casteller? Oppure secondo te dovrebbe essere lasciata in pace, libera di attaccare ancora altri esseri umani? Se fossi un abitante di quelle zone, la tua opinione sarebbe la stessa?
A chi condanna tutti gli orsi e li vorrebbe veder sparire dal Trentino, chiederei: sai che siamo stati noi stessi a riportarli lì, dopo averne causato la sparizione? E sai che per un orso “problematico” ce ne sono almeno altri cento che invece quando vedono un essere umano scappano e non creano nessun danno a persone o a cose? Sì, perché gli orsi bruni non sono dei cacciatori, ma piuttosto degli abili opportunisti, che preferiscono mangiare quello che trovano, piuttosto che inseguire una preda.
Di nuovo: la questione è complessa, chi si esprime a favore o contro l’abbattimento di JJ4 (posizioni entrambe legittime, per quanto mi riguarda) dovrebbe farlo con cognizione di causa.
Per dare un esempio di narrazione seria, pulita e imparziale, consiglio questo episodio di Ci vuole una scienza, podcast del Post: spiega bene il tema orsi, facendo paragoni anche con quello che succede all’estero.
Non so come si concluderà questa vicenda, so solo che questo fatto di cronaca ha fatto discutere e farà ancora discutere, anche perché adesso i riflettori sono puntati sugli orsi: già si discute dell’abbattimento di un altro esemplare che lo scorso 5 marzo ha aggredito un uomo, mentre all’estero (in Romania, in Finlandia, in Austria, in Slovenia) si parla di abbattimenti, in alcuni casi anche di massa.
Da una parte è un bene che se ne parli, perché con una scossa da parte dell’opinione pubblica si potrà arrivare ad affrontare con serietà il problema. Le istituzioni sono chiamate ad un intervento concreto e rapido, ma allo stesso tempo anche ragionato, sul tema degli orsi in Trentino. Senza prendere decisioni a furor di popolo.
Dall’altra parte, spero vivamente che si possa andare oltre le chiacchiere da bar e le opinioni lanciate sul fuoco come benzina, tanto per infiammare la discussione e polarizzarla ulteriormente. Perché uno slogan non salverà la vita di JJ4, né quella di tutti gli altri esemplari del Trentino. Solo con un’analisi seria di un problema esistente si potrà arrivare a soluzioni di convivenza concrete, per il bene di orsi e di esseri umani.
Se volete dirmi la vostra, scrivete pure nei commenti, oppure mandatemi una mail all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com.
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E grazie, come sempre.
Ho letto i tuoi articoli i mi sono stati utili per capire meglio il problema nella sua complessità.
La grande emozione popolare che ha sollevato il caso dell'orsa JJ4 spero proprio serva a dare una spinta a chi di dovere perché si attivi seriamente a gestire meglio la convivenza tra orsi ed esseri umani in Trentino.
Io penso che a volte siano anche gli esseri umani che 'sottovalutano' l'orso e agiscono in modo improprio, forse perché male informati (o per niente informati). Talvolta certi turisti irresponsabili cercano un contatto solamente per il gusto di fare delle foto da condividere poi nei social; pensano che l'orso sia lento perché lo vedono grosso, e credono che cmq faranno sempre in tempo a scappare!
Pur capendo le motivazioni di chi è favorevole all'uccisione, credo non sia giusto abbattere JJ4, né altri orsi; spero che possano essere inviati in altre zone o paesi d'Europa disposti ad accoglierli. D'altra parte, credo sia difficile per i motivi che tu hai spiegato; poi vivere in gabbie o recinti, per un animale selvatico abituato a stare libero, è una condizione talmente triste che forse è peggio della morte,
Non so se si possa sterilizzare un orso, ma se ciò fosse possibile, piuttosto che ucciderli penso sarebbe meglio scegliere questa strada per contenerne il numero entro certi limiti.
Sono comunque questioni che devono affrontare gli esperti, quelli che conoscono bene l'etologia di questi animali. Noi persone comuni ci emozioniamo molto, abbiamo buone intenzioni, ma a volte anche con le buone intenzioni si fa del male agli animali, perché non si capisce o non si sa cosa sia davvero meglio per loro.