Bestiale #64
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la sessantaquattresima puntata di Bestiale, che comincia con una lucertola che respira sott’acqua.
Il bellissimo animaletto qui sopra è un esemplare di Anolis aquaticus, una lucertola tropicale che si può trovare in Costa Rica. Particolarità: in pratica è un sub, visto che come ha dimostrato uno studio può portare con sé una riserva di ossigeno tramite una bolla “appesa” al muso, riuscendo a respirare sott’acqua per circa un quarto d’ora.
In sostanza, quando è immersa respira così:
Perché lo fa? Sicuramente allo scopo di sfuggire ai predatori, visto che lì sotto si rende irraggiungibile; ma anche per cacciare, dato che nel suo stomaco sono stati trovati insetti che vivono nell’acqua.
Nella puntata precedente parlavamo di animali domestici e in particolare di gatti che andrebbero tenuti in casa, per il loro bene e per quello della fauna selvatica. Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in questo approfondimento di National Geographic dal titolo eloquente: “Dove vanno i nostri gatti quando scappano di casa?”.
Cito, proprio ricollegandomi al discorso gatti vs fauna:
Nel frattempo, la preoccupazione sull'impatto che i gatti hanno sulle popolazioni di rettili, uccelli e altri animali selvatici è cresciuta. I dati GPS sono stati utili per dimostrare non solo quanto vaghino lontano da casa, ma anche che tipo di posti siano soliti visitare. Considerando ogni area, tre quarti dei gatti trascorre gran parte del tempo nei giardini e in altri luoghi allestiti dagli umani. A prima vista sembrerebbe una buona notizia - Quanto danno potrà mai fare Bella andando nel cortile o su un letto di fiori? - ma l’articolo evidenzia, comunque, che concentrando la loro caccia in un’area ristretta i gatti possono avere un enorme impatto sulla fauna locale. Considerando poi il grandissimo numero di quelli domestici - quasi 100 milioni negli Stati Uniti in base a un recente conteggio - tali impatti locali possono sommarsi fino a crearne uno globale enorme.
Dai gatti ai cani, o meglio ai canidi: tre cose su di loro, in rapida successione.
#1 Il lupo da record
C’è un lupo che ha stabilito un nuovo record: con 2000 km percorsi in pochi mesi, il premio per la migrazione più lunga conosciuta in Europa è tutto suo. Da qui:
La migrazione di M237 esemplifica la capacità di adattamento dei lupi. Durante la sua migrazione ha attraversato paesaggi diversi, dalle alte montagne ai paesaggi coltivati, agli insediamenti. Ha attraversato fiumi, numerose strade e ferrovie e molte montagne, una delle quali alta quasi 3500 metri.
#2 Lo sciacallo dorato in Italia
Lo sciacallo dorato si sta diffondendo sempre di più in Italia: avvistato per la prima volta nel 1984, ultimamente si sta spingendo sempre più a Sud. C’è chi sostiene che segua i branchi di lupi, visto che questa specie “accompagna” gli altri predatori, approfittando dei resti dei loro pasti.
#3 Passaggi di canidi
E chiudiamo questa sezione così:
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Conoscete la rana golia? Vive in Camerun e nella Guinea Equatoriale ed è effettivamente molto grossa, per essere una rana: può raggiungere i 30 cm di lunghezza e può arrivare a pesare tre chili. Ultimamente non se la passa benissimo: è a rischio estinzione e per questo è stato lanciato un programma specifico per la sua salvaguardia, voluto da un uomo in particolare, il dottor Cedrick Fogwan, che sta vestendo un po’ i panni del supereroe delle rane golia.
Cosa bella: la popolazione locale sarà parte attiva del monitoraggio come “citizen scientist”.
La storia completa su Ohga, di seguito lascio una rana golia come esempio.
![Twitter avatar for @mbeatowe](https://substackcdn.com/image/twitter_name/w_96/mbeatowe.jpg)
![Image](https://substackcdn.com/image/fetch/w_600,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fpbs.substack.com%2Fmedia%2FFqDmcaoWwAQV4z-.png)
A proposito di rane: è online il nuovo episodio del podcast Dolittle, vi parlo di un Palio che vede protagoniste le cugine più piccole di quella che abbiamo appena visto. E che per questo ha suscitato qualche polemica. Si ascolta su Spotify, su Apple Podcast, ma anche direttamente qui su Substack, se volete.
🐑🐑🐑 = 😌
Intervistando 200 persone, fra studenti e personale universitario, il professor Haven Kiers e il suo team del Department of Human Ecology hanno scoperto che tutti coloro che erano stati a contatto con le pecore, le hanno studiate, accudite, o anche solo guardate dal recinto, hanno mostrato una "probabilità significativamente inferiore di essere stressati" rispetto alle persone che non si erano mai imbattute nel bestiame.
Beeeeeeh, che dire?
Il video della settimana: una rana che difende strenuamente le uova, che a loro volta adottano metodi di difesa inaspettati. Micro-meraviglie della natura.
Momento qualche link e poi chiusura ad anello sui gatti che vanno in giro:
I coleotteri possono assorbire l’acqua dal retto, ecco perché non bevono mai 🥤
Forse è arrivato per voi il momento di sapere dell’esistenza delle Olimpiadi per pesci 🐠
Momento: gli animali sono influenzati dal cambio tra ora solare e ora legale? 🤔
E questo è uno squalo vero o è uno squalo di plastica? 🦈
La storia pazzesca delle lumache migratorie e di come attraversano gli oceani (dalla newsletter LMB) 🐌
E dunque:
Ciao, a giovedì prossimo!
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