Bestiale #62
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la sessantaduesima puntata di Bestiale, che comincia con le discussioni tra pipistrelli.
Cosa dicono gli animali? La domanda delle domande, fino ad oggi abbiamo avuto solo qualche intuizione e poco più. Forse la svolta arriverà quando una sorta di Google Translate ci permetterà di parlare da specie a specie: e chissà quante ce ne direbbero, i nostri cugini animali.
Nel tempo comunque si sono susseguiti esperimenti per capire almeno cosa dicano quando parlano tra di loro. Ad esempio, alcuni studiosi dell’Università di Tel Aviv nel 2016 hanno seguito un gruppo di 22 pipistrelli della frutta egiziani per 75 giorni. Il risultato, da qui:
[I ricercatori] hanno inserito i suoni nel sistema di riconoscimento vocale riadattato e lo hanno utilizzato per cercare di capire il loro significato. Sono stati così in grado di collegare certi suoni prodotti dai pipistrelli a determinate situazioni e interazioni sociali che poi hanno ulteriormente collegato alle interazioni osservate nei video. I ricercatori israeliani hanno raggruppato i suoni in quattro gruppi principali: litigi per il cibo, accoppiamento, sonno e soprattutto suoni per esprimere fastidio per i pipistrelli molto vicini.
Su Nature trovate lo studio completo in inglese, se volete tradurlo c’è Google Translate, ma anche Deepl: non si può (ancora) tradurre da pipistrello a uomo, ma da inglese a italiano per fortuna sì.
E passiamo proprio ad una notizia in italiano, che viene dall’Italia, il nostro Bel Paese tutto sole, mare e specie aliene ☀️🌊👽
Potrebbe essere arrivato dall'Atlantico orientale, attraversando lo stretto di Gibilterra. Oppure, in alternativa, essere stato incautamente rilasciato in mare da un acquario. Un pesce porcospino punteggiato (Chilomycterus reticulatus il nome scientifico) è stato trovato spiaggiato a Santa Marinella, lungo il litorale laziale: è la seconda segnalazione di sempre in Mediterraneo (nel 2008, a Sant'Antioco, la precedente osservazione) per una specie di pesce istrice subtropicale, la cui commercializzazione a scopo alimentare è vietata già dal 1992: può infatti accumulare la tetrodotossina, benché in misura minore rispetto ai pesci palla della famiglia Tetraodontidae.
La segnalazione è stata fatta da un pescatore ed è arrivata grazie alla campagna di ISPRA e Cnr IRBIM chiamata Attenti a quei 4!, della quale vi avevo già parlato qualche tempo fa, realizzata proprio per mettere in guardia la popolazione sulla presenza di specie aliene nei nostri mari.
Prima che vi sveli la soluzione, provate a rispondere nel sondaggio qui sotto: cosa fa questo orso?
La risposta arriva direttamente dal sito di National Geographic, il titolo dell’articolo dice già tutto: “Il bizzarro fenomeno degli orsi mangiatori di falene”
Cito:
Ogni estate, miliardi di falene si riversano sulle Montagne Rocciose settentrionali per sfuggire al caldo delle pianure e nutrirsi di piante alpine. Durante il giorno si riposano sotto i ghiaioni d'alta quota; di notte, si nutrono del nettare dei fiori. Gli insetti diventano grassi, raggiungendo il 75% di grasso corporeo. Allo stesso tempo, gli orsi grizzly scalano vette fino a 13.000 piedi e scavano tra i sassi per trovare e consumare decine di migliaia di falene al giorno.
Ma cambiamo completamente argomento 🐕🐕🐕
Ok, i cani sono un “prodotto dell’uomo” (a proposito, piccolo spoiler: a breve arriverà un contenuto speciale sugli animali domestici, stay tuned), ma cosa succederebbe se l’uomo scomparisse da un momento all’altro? I cani riuscirebbero a sopravvivere? La domanda è stata posta all’esperta Jessica Pierce, la risposta breve è sì: non solo sopravviverebbero, ma sarebbero anche più felici.
E mentre noi ci poniamo domande filosofiche sui cani, ci sono lumache di mare capaci di auto-decapitarsi e di sopravvivere.
Si tratta della specie Elysia marginata e il suo strano comportamento è in sostanza una forma di autodifesa: secondo uno studio, la lumaca abbandona il precedente corpo perché infestato dai parassiti. Per quanto riguarda il nuovo corpo, invece, questo si rigenera nel giro di tre settimane.
I GABBIANI SI STANNO ESTINGUENDO
Non lo avreste mai detto, eh? Li vedete ovunque, in città, eppure ne esistono molte specie diverse. Come sottolinea Nicola Bressi su Twitter, alcune specie di gabbiani non si adattano bene alle attività umane come fanno le altre. Ad esempio, il mugnaiaccio non se la passa benissimo: la popolazione mondiale è diminuita del 48% dal 1985 al 2021.
Restando in tema gabbiani, continuano i casi di aviara in Europa.
Momento qualche link e poi qualcuno pensi ai gabbiani:
Vincenzo mi segnala che in Namibia i leoni non sono i re della spiaggia 🦁
Una storia bella di farfalle, fotografia, amore per la vita: dalla newsletter Il Colore Verde di Nicolas Lozito 💚
Una balena con la scoliosi è una rarità: probabilmente la sua deformazione è di origine traumatica 🤕
Quando pensavi di averle viste tutte, nella vita, arriva il bulldog francese ossessionato Henry Cavill 🐶
“Sì, voglio proprio quel cucciolo lì! Ma guardalo, come ride! Ride davvero molto… ma… aspetta un attimo…” 😮
E dunque:
Ciao ciao, a giovedì prossimo!
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