Bestiale #173 - L'uccello macellaio, la lingua del picchio e altre storie animali
Contiene: pennuti con abitudini particolari, picchi, io con un microfono, cani, peni di balene, vignette splatter.
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centosettantatreesima puntata di Bestiale, che comincia con l’uccello macellaio.
Ma che carino! Uno sguardo così simpatico e a modo, sembra proprio un tipetto tranquillo, che non farebbe male a una mosca. E invece. Non solo gli fa male, ma la impala pure. Ci arriviamo.
Quello che vedete è un maschio di averla piccola (Lanius collurio), conosciuta anche col nome di uccello macellaio. Perché questa nomea? È presto detto: questa specie ha l’abitudine alimentare di conservare il cibo e, per farlo, semplicemente infilza le prede catturate sulle spine delle piante (oppure sul filo spinato o in altri supporti che si prestano a questo scopo).
In sostanza, crea una sorta di “macelleria” personale, alla quale attinge quando poi ha fame. Tecnica ingegnosa: in questo modo, l’averla piccola ha sempre cibo a disposizione, non dovendo sforzarsi di cacciare. Il risultato è tanto macabro quanto funzionale. E mangia più o meno di tutto: insetti, sì, ma anche piccoli uccelli, lucertole e mammiferi.
⚠️ Trigger warning: segue un video esplicativo abbastanza splatter, ne ho scelto uno con l’anteprima neutra perché così chi non vuole vedere animali impalati e squartati può evitare.
Diffusa in gran parte d’Europa e in Africa, territoriale e solitaria, l’averla piccola e passa le giornate su alti posatoi dai quali sorveglia la zona circostante. Lo fa allo scopo di trovare eventuali intrusi o prede da cacciare (avventandosi su di loro con gli artigli e finendole col becco). Il suo verso è acuto e l’uccello macellaio lo emette più volte, a intensità elevata, per avvertire i suoi simili, come a dire: state alla larga, questa è zona mia.
La lingua del picchio è il suo segreto
Immaginate di prendere a “beccate” ritmicamente il tronco di un albero, proprio come fa un picchio. Bum, bum, bum, bum, bum. Moltiplicate per circa 12mila volte al giorno, ad una velocità spaventosa. A quel punto capite bene che, per evitare commozioni celebrali, servono soluzioni fuori dal comune.
Questo uccello picchia per vari motivi: costruire nidi, trovare prede, corteggiare (o sarebbe meglio dire per cortecciare) (sorry, non ho resistito). In un simile contesto, possedere una lingua lunga diventa indispensabile non solo per andare a scovare piccoli insetti nelle fessure, ma anche per proteggere il cranio dai ripetuti impatti.
La testa del picchio, infatti, è costruita appositamente per martellare, e un ruolo decisivo è svolto proprio dalla lingua. L’osso ioide avvolge la cassa del cervello e consente alla lingua di ritirarsi completamente, fungendo così da casco di protezione aggiuntivo per assorbire i colpi. Qui trovate maggiori informazioni, io la trovo una roba mind blowing (a proposito di impatto sul cervello) (scusate, oggi va così).
Ho parlato di squali al Green&Blue Festival
Come vi avevo anticipato, sabato scorso sono stato ospite al Festival di Green&Blue: ho avuto il piacere di parlare di squali ma non solo, durante la chiacchierata abbiamo anche affrontato anche il tema di come gli animali selvatici vengono percepiti e, soprattutto, raccontati.
Qui potete recuperare il talk in streaming, mentre il documentario di Marco Spinelli sul consumo di carne di squalo è su Prime Video.
Momento quiz 💡
La risposta in fondo a questa newsletter, sotto forma di vignetta.
Alcune città dell’Iran vietano di portare i cani a spasso
“Portare a spasso i cani mette a rischio la salute pubblica, la pace e il benessere”, ha dichiarato Abbas Najafi, procuratore della città di Hamedan, citato il 7 giugno dal quotidiano governativo Iran.
Nel 2021 settantacinque deputati avevano firmato un testo che condannava il possesso di animali domestici, definito un “problema sociale distruttivo”.
A Teheran, la capitale, una norma simile è in vigore dal 2019, ma fino a questo momento non è mai stata applicata. Di sicuro, i cani da quelle parti non godono di una buona fama: alcuni imam musulmani considerano impuro anche solo accarezzarli.
Uno studio sulla sofferenze dei pesci
Il Welfare Footprint Institute ha pubblicato su Scientific Reports uno studio che svela quanto soffrano i pesci che vengono pescati e poi lasciati morire di asfissia:
Cito Il Fatto Quotidiano:
Ogni anno, si stima che vengano uccisi fino a 2,2 trilioni di pesci selvatici e 171 miliardi di pesci d’allevamento. I dati rivelano che le trote iridee, ad esempio, sopportano in media 10 minuti di dolore intenso durante il processo di asfissia. Un lasso di tempo che può variare, a seconda di fattori come le dimensioni del pesce e la temperatura dell’acqua, da un minimo di 2 a un massimo di 22 minuti.
Due maschi di balena che hanno normalissimi rapporti sessuali
Al largo delle coste della California, due balene grigie si rotolano, si sfiorano e mostrano in maniera abbastanza esplicita le loro parti intime. Un drone le inquadra dall'alto mentre si muovono nell'acqua, tra spruzzi e contorsioni si vede chiaramente che si tratta di due maschi che fanno sesso, o qualcosa che ci va molto vicino, visto che tecnicamente non c'è stata una vera e propria penetrazione. A immortalare la scena è Domenic Biagini, fotografo naturalista e fondatore della compagnia Gone Whale Watching, a San Diego.
Una storia che potete condividere se volete spaventare un bigotto 🌈
Momento qualche link e poi chiusura ad anello con vignetta splatter:
🦓 Momenti di ordinaria follia per una zebra fuggita a Rutherford, in Tennessee: il suo recupero sembra preso da un film d’azione, con tanto di trasporto in elicottero.
🦦 Louie, invece, “ha preso la decisione di diventare una lontra selvatica”: scappata dallo zoo di Green Bay (Wisconsin), ora vaga libera chissà dove, dopo l’interruzione delle ricerche.
🗞️ Lo Zimbawe ha deciso di abbattere 50 elefanti per limitarne la proliferazione: la riserva che oggi ne ospita 2.550 avrebbe una capacità massima di circa 800 esemplari. La carne sarà distribuita alle popolazioni locali, l’avorio resterà di proprietà statale.
🐅 Una tigre e un cane sono caduti in un pozzo in India mentre la prima rincorreva il secondo: entrambi sono stati salvati. Come successo col cinghiale qualche tempo fa, nel momento di difficoltà la tigre ha interrotto la predazione.
🫂 Chiudo con un link-non link: sabato scorso alla presentazione del libro di Tostoini ho incontrato diversi amici e amiche di Substack (qui la testimonianza). È stato bello vedersi dal vivo, ci siamo promessi che lo rifaremo. Come si dice? Stay tuned.
Eccoci:
Vi ricordavate la lucertola cornuta del Texas? Che spettacolo di animale. Per oggi è tutto, ci sentiamo giovedì prossimo, ciao!
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Riguardo al portare a spasso i cani (c'entra e non c'entra): consiglio questa lettura su come risolvere il problema legato agli impatti della nostra enorme affezione per i cani sugli ecosistemi --> https://theconversation.com/a-traffic-light-system-for-dogwalkers-could-protect-breeding-birds-seal-pups-and-other-wildlife-258035