Bestiale #149 - Il fossa, orche con salmoni per cappelli e altri animali

Contiene foto di: fossa, appunto, ma anche di orche e squali balena!

Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantanovesima puntata di Bestiale, che comincia con il fossa.

Photo by Birger Strahl on Unsplash

Questo simpatico amico che si lecca i baffi è il più iconico predatore del Madagascar: in cima alla catena alimentare malgascia, vive in diverse zone della Grande Terra e per questo, purtroppo, non sono riuscito a vederlo nel mio recente viaggio nel paese africano. Il suo nome scientifico è Cryptoprocta ferox, che vuol dire “feroce ano nascosto”: il suo ano è infatti celato dietro una sacca che contiene ghiandole per marcare il territorio.

Sembra un piccolo puma, è lungo al massimo 180 cm dalla testa alla coda, alto 35 cm al garrese, dal peso che varia dai 7 ai 12 kg. Il fossa caccia soprattutto lemuri (compongono più del 50% della sua dieta), li rincorre sugli alberi visto che è un abile arrampicatore, anche grazie alla lunga coda che lo bilancia quando passa da un ramo all’altro.

Alcune cose pazze sul fossa le ho lette su “Il libro dell’ignoranza sugli animali” di Lloyd e Mitchinson (bell’idea per un regalo di Natale, tra l’altro 🎁). Tra queste, una riguarda le femmine di questa specie: da piccole sviluppano una specie di pene (che in realtà è il clitoride), proprio simile a quello del maschio di fossa, con tanto di “aculei retroversi;” in più, hanno due rigonfiamenti simili a testicoli e la loro orina ha la stessa colorazione di quella di un maschio adulto. Quando le femmine crescono e raggiungo la maturità, tutto questo sparisce e rimane solo il clitoride di dimensioni normali. Perché succede? Gli zoologi sono in tilt, ma forse la cosa più probabile è che accada per tenere lontani i maschi fino all’età dell’accoppiamento.

Proprio dal libro citato: la strana e unica conformazione del fossa, che sembra “costruito” unendo parti di più animali.

E proprio l’accoppiamento è un evento pazzo e spettacolare. Cito proprio il libro:

Una femmina in calore si arrampica in cima a un albero, mentre ai suoi piedi si raduna un gruppo di maschi che emettono versi di minaccia e inaugurano una serie di feroci combattimenti. La femmina si accoppia con più maschi nel corso di una settimana, prima che un’altra si arrampichi sull’albero e ne prenda il posto. Ogni copula dura fino a tre ore costellate di leccotti, morsi e ululati mentre, in qualche modo, la coppia resiste in equilibrio fra i rami. Coi suoi aculei, il pene blocca maschio e femmina schiena contro schiena, come capita ai cani.

Il mondo animale si conferma ancora una volta indecifrabile e selvaggio. E il fossa ne è un esempio perfetto. Aggiungo: del genere Cryptoprocta faceva parte anche il Cryptoprocta spelea, ossia il fossa gigante. Sì: esisteva anche una versione premium dell’animale in questione, lunga due metri e pesante il doppio del suo parente sopravvissuto. Si presume che nella cultura malgascia il fossa sia particolarmente temuto proprio per via di questo suo parente che, grosso come una tigre, un tempo si aggirava per la foresta. Il fossa gigante dovrebbe essersi estinto prima del 1400.

Tornando al Cryptoprocta ferox, la specie è considerata vulnerabile: nel 2000 si stimava che in natura fossero rimasti circa 2.500 fossa adulti, ma non ci sono certezze, visto che si tratta di un animale particolarmente sfuggente. Di sicuro la riduzione di habitat non lo aiuta, anzi. Dunque, anche se fossi andato nella Grande Terra, probabilmente non sarei stato in grado di vedere un fossa in Madagascar. E forse è meglio così: state lontani da noi, amici fossa, e vivete le vostre vite pazze e selvagge nel fitto della foresta.

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Due cose pazze sulle orche: salmoni per cappelli e caccia agli squali balena

Succede che nello stretto di Pudget, stato di Whasington, sia stata osservata un’orca che portava un salmone morto per cappello. La cosa ancora più incredibile è che non è la prima volta che accade: la moda del cappellino salmonato era stata già osservata negli Anni Ottanta, poi è passata. Come tutte le mode, però, adesso sembra tornata. O forse no? L’avvistamento accertato è solo uno, ma la domanda resta: perché diamine le orche dovrebbero indossare un salmone per cappello?

Gli studiosi hanno avanzato una teoria: potrebbe essere un modo per conservare il cibo per un secondo momento, e tenere un salmone in testa è più pratico che trasportarlo con una pinna. Le orche sono solite osservare le loro compagne e imitarne i comportamenti, per questo la moda potrebbe essersi diffusa.

photo & ID by Jim Pasola, October 25, 2024 (Via)

Più a Sud, nel golfo di California, in Messico, un singolo gruppo di orche faceva altre cose pazze: è stato documentato l’attacco al pesce più grande del mondo, ossia lo squalo balena, che può arrivare fino a 18 metri di lunghezza. Qui la particolarità è che si tratta sempre dello stesso pod, ossia della stessa unità familiare di cui fa parte Moctezuma, un esemplare ormai diventato famoso e riconoscibile per la forma della sua pinna. Proprio Moctezuma era presente in diversi di questi attacchi, e a quanto pare solo quel pod si è specializzato nella caccia allo squalo balena. Insomma: zona che vai, orche che trovi. Più dettagli in questo articolo su Kodami.

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Momento quiz 💡

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Ok, va bene, lo ammetto: le risposte in questo caso sono tutte esatte. Forse vale la pena dare un’altra occhiata al pucciosissimo cercoletto della puntata #106 di Bestiale. Migliora le giornate, granatisco.

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Momentone qualche link 🔗

Siamo andati lunghi con i primi due topic, ma meritavano. E allora: momento qualche link rinforzato e poi chiudiamo in vignetta.

🐦 Notizia triste: diciamo addio al chiurlottello. Secondo una recente ricerca, il volatile che veniva avvistato anche in Italia (dove era solito svernare) è ormai estinto. Cito la Lipu: “Si tratta della prima estinzione globale di una specie di avifauna dall'Europa continentale, dal Nord Africa e dall'Asia occidentale: l’ultimo avvistamento del chiurlottello risale al 1995, quando fu accertata la sua presenza nel nord del Marocco”.

🐺 Ne abbiamo già parlato, adesso le cose sono andate avanti e tocca riparlarne: procede l’iter per la riduzione dello status di protezione del lupo da 'strettamente protetto' a 'protetto'. Questo vuol dire che, se nessuno si opporrà, dal prossimo 7 marzo 2025 i Paesi UE “pur dovendo continuare ad assicurarne la sopravvivenza, possono agire per prevenire tra l'altro danni importanti a coltivazioni e allevamenti”.

🐕🐈 Due notizie carine per risollevarci un po’: come fanno i cani per ritrovare la strada di casa? Di recente il cane di un mio amico è fuggito durante un temporale, per poi tornare a casa dopo un paio di giorni, illeso per fortuna. Comunque, su Nat Geo c’è la risposta. Passando ai felini, anche loro sono abili conoscitori dei luoghi: ecco la storia del gatto che ha viaggiato per 1.300 km pur di tornare a casa sua.

🥚 La femmina di albatros più anziana del mondo ha deposto un uovo alle Hawaii: all’età di 74 anni, Wisdom arriva a quello che sarebbe 60esimo uovo, secondo gli esperti. Si legge su ANSA: “Wisdom è sopravvissuta a diversi compagni - gli albatri di Laysan sono monogami, quindi le coppie restano assieme a vita e depongono un uovo una volta all'anno - tuttavia il suo ultimo compagno Akeakamai, è scomparso da anni. Quando Wisdom è ritornata sull'atollo la settimana scorsa ha cominciato a cercare altri maschi e alla fine è riuscita a deporre un uovo”.

📹 A volte basta una fototrappola messa in un punto giusto per ricordarci di quanta bellezza abbiamo intorno: un breve video col passaggio di tanti animali selvatici che mi ha calmato l’anima. Spero faccia lo stesso effetto anche su di voi.

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Eccoci:

A giovedì prossimo, ciao!

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