Bestiale #145 - Il bucero rinoceronte, pinguini smarriti e altri animali
Contiene immagini di: uccelli particolari, pinguini, capre, lepri, scimpanzé.
Oggi salta il voicover, me ne dispiaccio - chi vuole può comunque ascoltare la puntata attraverso il player automatico messo a disposizione sull’app di Substack, in alto a destra. Non dirà “ciao, ciao, ciao” all’inizio, ma è comunque un’alternativa.
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantacinquesima puntata di Bestiale, che comincia col bucero rinoceronte.
Diciamo che non c’è bisogno di un grande sforzo d’immaginazione per capire il motivo del nome: è letteralmente un uccello con un corno da rinoceronte. Il Buceros rhinoceros fa parte della famiglia dei Bucerotidi, caratterizzata dal becco curvo e piuttosto ingombrante, che ricorda il corno di un buceros, ossia di un bue in latino.
Il bucero rinoceronte è alto quasi un metro e vive in diverse regioni del Sud-est Asiatico. Sarawak e Malesia lo hanno adottato come uccello di stato, alcune popolazioni indigene lo adorano come una divinità; se vi capita di cambiare dei soldi in Malesia potreste trovarvi per le mani un ringgit da 5 con una bella coppia di buceri rinoceronte disegnati dietro.
La caratteristica estetica distintiva è senza dubbio l’incredibile casco posto proprio sopra il becco, che fa una curva verso l’alto. Di base è di colore bianco, ma assume quelle sfumature rosse e arancioni per via dello sfregamento del becco contro una ghiandola posta sotto la coda, la quale secerne liquido proprio di quei colori. Il resto del corpo è caratterizzato da un piumaggio nero con alcuni tratti bianchi.
Il bucero è noto anche per la sua particolare tecnica di nidificazione anti-predatori: la femmina per deporre le uova entra in una cavità di un albero che poi viene sigillata attraverso un mix di materiale organico, fango, piante, eccetera; di fatto è murata dentro coscientemente, lasciando solo una piccola fessura che serve al maschio per portare cibo. La femmina tiene pulito il nido espellendo la sporcizia e può restare lì anche per tre mesi. Sfonda la porta ed esce solamente quando i piccoli hanno già messo le piume.
Nel video che segue vediamo una coppia di bucero orientale (un cugino del rinoceronte, che usa la sua stessa tecnica di nidifcazione) alle prese con la nidificazione. Straordinario.
Storia del pinguino che si è perso ed è finito in Australia
Nei giorni scorsi, sulle coste dell’Australia Occidentale è apparso un pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri), una specie che di base vive in Antardide. L’animale si trovava quindi a circa 3.400 km di distanza da casa. Lo ha trovato il muratore 37enne Aaron Fowler, che ha notato qualcosa che usciva dall’acqua e si è subito reso conto che quella fosse una visione anomala.
Il pinguino imperatore, secondo il racconto dell’uomo, si è dimostrato amichevole e ha anche provato a scivolare sulla sabbia bianca come fa di solito sul ghiaccio, salvo finire «piantato con la faccia nella sabbia». Malnutrito e bisognoso di aiuto, è stato soccorso dal Dipartimento per la Biodiversità, la Conservazione e le Attrazioni dell’Australia Occidentale. Non si sa ancora bene come sia arrivato fin lì, forse la corrente lo ha portato fuori strada.
Sul Post trovate un articolo esaustivo sulla vicenda, che cita anche episodi precedenti.
L’AI può leggere il dolore sul volto delle capre
Uno studio coordinato da Ludovica Chiavaccini dell’Università della Florida ha dato risultati sorprendenti: l’intelligenza artificiale è in grado di distringuere i livelli di dolore dalle espressioni delle capre. Gli sviluppi di questi studi potranno essere applicati anche sugli esseri umani che non sono in grado di parlare.
Se ne parla su Fortune Italia:
Le scansioni delle espressioni caprine, insomma, hanno fatto da base per un modello basato sull’AI che è stato testato, riporta il lavoro, su una quarantina di animali. E grazie al Machine Learning si è riusciti a comprendere come e quanto la sofferenza delle capre trasparisse dai volti, con un’accuratezza compresa tra il 62% e l’80% nell’identificare i volti sofferenti, a seconda di come gli scienziati hanno testato il modello.
Momento quiz 💡
Qual è l’animale definito “l’ornitorinco europeo”? Indizio: ha una coda super puzzolente, dal forte odore muschiato, che serve per tener lontani i predatori.
La risposta nella puntata #122 di Bestiale.
La lepre che cambia colore
Vatanen prese in braccio la lepre, ne osservò il pelo. Bastava che tirasse un po’ per farlo cadere. Sotto si vedeva chiaramente il colore invernale. Bene, pensò Vatanen, e rimise la sua amica arruffata per terra.
Questo piccolo estratto arriva da “L’anno della lepre” di Arto Paasilinna, romanzo che sto leggendo in questi giorni. Parla di un uomo che comincia a prendersi cura di una lepre selvatica dopo averla investita e da quel momento la sua vita cambia radicalmente. Molto divertente e appassionante. Tra l’altro mi dà l’occasione per citare questo aspetto incredibili delle lepri variabili (Lepus timidus): fanno la muta, ossia hanno una pelliccia per l’estate bruno-rossiccia e una per l’inverno in total white. Lo scopo è quello di confondersi nella neve e sfuggire meglio ai predatori.
Se qualcuno le osserva, le scimmie ottengono risultati migliori
L’effetto pubblico funziona anche con i primati: lo ha dimostrato uno studio dell’Università di Kyoto, che ha coinvolto alcuni scimpanzé ai quali sono stati affidati dei compiti da svolgere su un touch screen. Scoperta: il rendimento aumenta in proporzione al numero di persone che li osserva. Ne parla Kodami:
Gli scimpanzé hanno dimostrato una maggiore precisione nei compiti più complicati man mano che cresceva il numero di spettatori umani era lì a guardarli. Al contrario, nei task più semplici, un pubblico numeroso sembrava invece distrarli, riducendo la loro precisione negli esercizi numerici allo schermo. Non ci si aspetterebbe che uno scimpanzé si preoccupi troppo se un'altra specie lo osserva oppure no, ma il fatto che siano condizionati dalla presenza umana, e che questa influenza sia legata anche alla difficoltà del compito assegnato, è un risultato sorprendente che lascia spazio a diverse possibili interpretazioni.
Momento qualche link e poi affrontiamo il freddo e lo stress nel migliore dei modi:
La foto del nuovo geco scoperto in Venezuela: è super carino, anche se quello nell’immagine sembra un po’ arrabbiatino 🦎
Anche gli animali domestici possono andare a visitare i pazienti in ospedale: ecco la nuova procedura dell’Asl Toscana sud est 🐶
Per evitare gli attacchi di squali che scambiano le tavole per foche, i surfisti potrebbero utilizzare delle luci LED 🦈
Negli Stati Uniti d’America, i democratici hanno il simbolo dell’asino, i repubblicani quello dell’elefante: qui viene spiegato perché 🫏🐘
Il bellissimo video dei cervi che nuotano nel lago di San Domenico, in Abruzzo 🦌
Pronti:
Per oggi è tutto, ci sentiamo giovedì prossimo, ciao!
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Che cosa incredibile la nidificazione del bucero rinoceronte, e sentirlo raccontato dalla voce di David Attenborough dà sempre una sensazione di quiete.