Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentacinquesima puntata di Bestiale, che comincia con un delfino pazzesco.
Eccoci! Bentornate e bentornati! Come state? Come sono andate le vacanze? Spero tutto bene. Io mi sono riposato e sono pronto per riprendere con la newsletter. Ad agosto ho letto molto e ho visto tanti animaletti. Purtroppo tra questi non c’è l’incredibile lissodelfino australe, che ho scoperto e avvistato solo online. Comunque mi ha colpito parecchio e allora ne parliamo qui.
Il nome scientifico è è Lissodelphis peronii, anche se non c’entra nulla con la birra. Due cose incredibili sul suo conto: è l’unico delfino dell’emisfero sud a non avere una pinna dorsale; da lontano, inoltre, viene confuso per un pinguino, per via della sua colorazione. E proprio questa ha fatto breccia nel mio cuore.
Sembra un gelato due gusti, di quelli in busta, col cioccolato che abbraccia delicatamente la vaniglia; oppure un biscotto della Mulino Bianco con cacao e panna; ma, più filosoficamente, ricorda anche un po’ lo lo Yin e lo Yang, il bianco e il nero che si incontrano, la notte e il giorno, il buio e la luce. Questo biscottone marino si trova solo nel profondo Sud, dove si possono incontrare anche i suoi cosplay, i pinguini. Areale via Wiki:
Il lissodelfino australe ci dà l’occasione per spiegare alcune delle pratiche pazzerelle dei cetacei, in particolare dei delfini ma non solo:
Breaching: saltare fuori dall’acqua in maniera spettacolare per poi rituffarsi; il nostro peronii non lo fa spesso.
Lobtailing: “schiaffo” dato con la pinna caudale, quando il cetaceo si trova appena sotto la superficie dell’acqua. Anche in questo caso, poco praticato dall’amico lisso.
Porpoising: salto aggraziato, seguito da rientro in acqua altrettanto dolce.
Bowriding: cavalcare le onde generate da grosse imbarcazioni o da grossi cetacei, affiancandoli.
Tailspinning: “camminare” sull’acqua all’indietro usando la pinna caudale. Può sembrare una roba solo da parco acquatico, ma è stata osservata anche in natura!
Spyhopping: emergere solo con la testa, si ipotizza per dare un’occhiata in giro.
Logging: adottato in particolare dai globicefali di Gray, consiste nel riposare come i tronchi degli alberi (da “log” in inglese), tutti distesi nella stessa direzione.
Ci sono solo ipotesi circa i motivi di questi comportamenti (gioco, rimozione dei parassiti, corteggiamento, dimostrazioni di forza, comunicazioni varie, eccetera), ma spesso restano ancora inspiegabili: i cetacei sono animali incredibilmente complessi. Come si fa a non amarli?
Ragni che usano lucciole per attirarne altre 💡
Emoji lampadina quantomai calzante: secondo uno studio condotto in Cina e pubblicato su Current Biology, i ragni della famiglia degli araneidi, dopo aver catturato una lucciola maschio, sarebbero in grado di manipolarla cambiando il suo modo di lampeggiare, per farlo diventare come quello della femmina; dopodiché, al ragno non resta che aspettare che altri maschi si avvicinino alla tela, ingannati.
Sono stati fatti test con tele senza ragno, e le lucciole maschio emettevano impulsi normali, senza quindi attirarne altri. Insomma: la presenza del ragno è decisiva e ricercatori stanno discutendo su come riesca a fare tutto ciò. C’è chi sostiene che sia merito del suo veleno, in grado di interferire col normale funzionamento della luce dell’insetto. Altri restano scettici e vogliono aspettare nuovi studi per dare una spiegazione plausibile a questo fenomeno.
A proposito di ragni, lascio qui quest’opera che mi piace sia nel concetto che nella sua realizzazione:
L’artista che l’ha realizzata si chiama Chelsea Roman, sul web è possibile trovare anche magliette con questa stampa.
Non potevo non citare il ragno violino
Ancora ragni e animali poco amate: questa estate, a partire dal triste caso di cronaca della morte del 23enne Giuseppe Russo, si è parlato molto del ragno violino, alcune volte anche a sproposito. Stando alle notizie di alcuni giornali sembra ci sia stata un’invasione e una escalation di morsi: non è così. I ragni violino sono presenti in molte case, non sono aggressivi, anzi se possono evitano l’essere umano. In alcuni casi, però, se entrano accidentalmente in contatto con l’uomo possono mordere e causare forti dolori e guai.
Il mio invito, in questo caso come in tanti altri, è quello di porsi domande e di sentire il parere degli esperti, come ad esempio il naturalista Andrea Bonifazi, sempre attento e sicuramente preparato, presente sui social con la sua pagina Scienze Naturali. Questo uno dei suoi diversi post sul ragno violino:
Quiz diverso dal solito, stavolta è una domanda secca:
La risposta nella puntata #97 di Bestiale.
Esempio di cosa non fare:
Ne parla GreenMe:
Si stava avvicinando alla spiaggia per deporre le uova, ma ciò non è avvenuto e la colpa è di alcuni bagnanti irresponsabili lungo le coste dell’isola d’Elba. Una tartaruga marina Caretta caretta è fuggita, importunata dal gruppo.
L’episodio si è verificato recentemente sulla spiaggia di Morcone, in località Capoliveri, secondo quanto riferito da media locali. Alla vista dell’esemplare, i bagnanti si sarebbero precipitati in mare per osservarla ancora più da vicino.
Il loro comportamento ha disturbato questa povera Caretta caretta in uno dei momenti più delicati e importanti per la riproduzione della specie. Purtroppo, la nidificazione è fallita e questa è una disastrosa conseguenza di ciò che è accaduto.
In Sardegna, invece, dei bagnanti avrebbero scavato vicino alle uova di tartaruga, forse nel tentativo di aiutarle ad uscire. Senza neanche che ve lo dica: sbagliatissimo. La natura va lasciata stare e farà il suo corso, i piccoli non hanno bisogno di noi per uscire dal guscio, ce la fanno benissimo da soli. Nel frattempo, a causa dell’aumento delle temperature, in Italia i nidi si spostano sempre più a nord, soprattutto in Toscana e Liguria. Ne parla Il Post.
Addio, Hvladimir
Trovato morto il famoso beluga Hvladimir, che si pensa fosse stato una“spia” russa (come noto, alcune forze militari nel mondo usano cetacei per scopi bellici). La sua storia è piuttosto unica, Kodami la riassume bene. L’esemplare era molto conosciuto sulle coste norvegesi. Da chiarire le cause della morte, che non sembrerebbe naturale. Purtroppo, anche in questo caso, tanti curiosi si avvicinavano a lui con le barche approfittando della sua confidenza con l’essere umano. Sono stati fatti vari tentativi per aiutarlo (soprattutto dall’organizzazione nata per proteggerlo, One Whale) e trovargli un santuario dove vivere in tranquillità, ma nessuno è andato a buon fine.
Proviamo a riprenderci con il momento qualche link e poi un bicchiere di latte speciale:
Un rarissimo ocelot avvistato in Arizona: è il primo esemplare dopo 50 anni 🐆
In estate si è continuato a parlare molto di orsi in Italia: su L’Espresso viene spiegato perché sterilizzarli non è una buona idea 🐻
Il racconto (in inglese) dell’uomo accidentalmente colpito e trascinato in profondità da una balena che stava, per l’appunto, facendo breaching 🐋
Sono tornato in fissa coi draghi, colpa della lettura di Fire & Blood. Domanda: ma i draghi del Trono di Spade e di Skyrim non sono forse… viverne? 🐉
Ci avviciniamo alla de-estinzione del mammuth? I ricercatori puntano ad avere un cucciolo per il 2028 - ed io, come sempre, non sono affatto entusiasta 😤
Ci salutiamo così:
A giovedì prossimo, ciao!
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.
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L'artista di Protect The Unloved è Chelsea Roman https://www.instagram.com/romancrafts/, aveva uno shop su etsy un po' di anni fa che ora non è più attivo. La t-shirt dovrebbe essere teoricamente abbastanza 'ufficiale' perché aveva venduto i diritti di riproduzione per il merch a Morphmarket. Comunque, riassumendo: Chelsea Roman.
Per riassumere: un delfino che è anche un pinguino, lo Yin e lo Yang, un gelato due gusti; un biscottone marino, insomma.
Geniale!
Grazie per gli spunti sempre molto interessanti.