Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoventiquattresima puntata di Bestiale, che comincia con il presunto avvistamento di un tilacino.
Oggi è il mio compleanno (yeeee) e dunque dedico l’intera puntata ad una delle cose che più mi interessano: la criptozoologia (pseudoscienza che si occupa della possibile esistenza di animali leggendari o estinti) e nello specifico il tilacino, che sembra essere stato avvistato in Tasmania. Andiamo con ordine.
Il tilacino: breve storia di un animale estinto
Nome scientifico: Thylacinus cynocephalus, ma di nomi appellativi ne ha ricevuti diversi, come ad esempio tigre della Tasmania. Viveva proprio lì, in Tasmania (e anche in Australia), e della tigre aveva una serie di strisce che dal dorso arrivavano fino alla coda dell’animale. Era un superpredatore formidabile, lungo quasi due metri compresa la coda (grossa come quella dei canguri, poteva fungere addirittura da riserva di grasso) e alto 60 cm al garrese; senza competitor di nessun tipo, prima dell’arrivo del “nostro” dingo, il marsupiale carnivoro più grande del mondo era pronto a tutto. Tranne che agli esseri umani.
L’uomo ha causato la sua scomparsa prima nell’Australia continentale e poi anche in Tasmania. Dopo lo sbarco dei primi coloni alla fine dell’800, il suo destino era già segnato. Nel giro di un secolo e mezzo, a causa dell’attività umana, della competizione con nuove specie, della riduzione del suo habitat e delle uccisioni volontarie (allora incentivate dalle autorità, per proteggere il bestiame) il tilacino sparì dalla circolazione. L’ultimo esemplare, Benjamin, è morto nel 1936 in uno zoo. Proprio nello stesso anno il governo australiano aveva finalmente deciso di proteggere la specie. Decisamente troppo tardi.
Del tilacino, oggi, non restano che video restaurati di esemplari in cattività e qualche vecchissima foto di inizio Novecento come questa o spezzoni di video come questi.
L’ultimo avvistamento
Come detto, la specie è stata dichiarata estinta nel 1936, ma nonostante questo negli anni successivi (e ormai per quasi un secolo intero) si sono susseguiti presunti avvistamenti dell’animale in natura. Una notizia del genere sarebbe ovviamente sensazionale, ogni volta che escono aggiornamenti simili un barlume di speranza si accende in me, anche se ogni volta resto puntualmente deluso. Fino ad oggi, infatti, nessuna fonte è stata considerata attendibile al 100%. Di recente, ha fatto rumore un avvistamento rilanciato dal seguitissimo biologo americano Forrest Galante.
Questa qui sopra è una delle foto inviate a Galante da un ragazzo che sostiene di essersi imbattuto, di notte, in un tilacino che giaceva sul bordo di una lunga strada, riuscendo a scattare alcune foto dell’esemplare. Il biologo americano ha pubblicato un lunghissimo video in cui parla col ragazzo (che non vuole farsi vedere, quindi è tutto imbacuccato) chiedendogli conto delle foto e facendogli domande specifiche. Io non ho visto il video, sono saltato direttamente al debunking, ad opera di un altro youtuber appassionato di animali piuttosto famoso, TheGamingBeaver.
Il suo video è più breve e si fa beffe di quello di Galante; soprattutto nella seconda parte, lo youtuber smonta la veridicità delle foto: probabilmente si tratta di immagini ritoccate ad hoc. TheGamingBeaver sostiene che le foto siano state prese e rielaborare da un canale specifico, il cui curatore (che tra l’altro realizza animali in scala 1 vs 1 super convincenti, tilacino compreso) però si è dissociato, andando a sua volta contro Forrest Galante. In poche parole: un gran casino.
Nell’epoca in cui tutto è photoshoppabile, modificabile, AIgenerabile, è molto facile produrre immagini fake di tilacino immerso nella boscaglia. Comunque, anche in passato ci sono stati tanti avvistamenti, basta una breve ricerca online per imbattersi in una miriade di immagini con un cerchio rosso all’interno del quale sarebbe presente una tigre della Tasmania (tipo qui, qui oppure qui). Su YouTube potete trovare altri video, sempre con immagini strane di animali simil-tilacino. Nessuna è stata mai presa seriamente in considerazione dagli esperti, ma se volete divertirvi vi lascio la ricerca aperta: io ogni tanto ci passo le giornate, pur sapendo che al 99,9% nessuno è vero. Ma, come si dice in questi casi: I want to believe.
Sicuramente ci hanno creduto e ci credono in molti: ci sono state ricerche ufficiali (ne parla ad esempio questo articolo a cura di Lorenzo Rossi di Criptozoo), negli anni passati, e offerte di ricompense milionarie per chi avesse trovato un tilacino ancora in vita. C’è pure un film con Willem Dafoe (che tra l’altro ho incontrato per caso a Roma Termini, volevo dirvelo) dove lui va a cercare una tigre della Tasmania. Secondo alcuni studiosi, il tilacino potrebbe essere sopravvissuto fino agli Anni Ottanta. Per altri sarebbe ancora in circolazione, nel fitto della macchia, lontano dagli occhi e dal cuore di chi crede, come me. Vabbè, insomma: se ne vedete uno in giro, fate un fischio.
La possibilità di riportarlo in vita
“Beh, ma a questo punto, se non lo troviamo… cloniamolo!”
Citazione inventata, ma a più di qualcuno è venuta in mente una roba del genere: eccoci qui, a riparlare nuovamente di de-estinzione. Proprio del topic in questione e del tilacino nello specifico avevo già parlato in passato su Bestiale, addirittura in più puntate, visto che questa possibilità riciccia con buona frequenza: fa notizia, fa scalpore, fa parlare. E si parla spesso della tigre della Tasmania, del mammut lanoso e del celebre dodo, tra i più forti candidati per il ritorno tra i vivi. Del tilacino, non molto tempo fa, siamo riusciti anche a sequenziare l’RNA, passo fondamentale per un suo possibile ritorno nel mondo. Dalla sua, ha anche qualche parente in vita (necessario per “ospitarlo”) e diverso materiale genetico a disposizione, visti gli animali conservati in laboratori e musei. Tipo questo sta nel Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, in provincia di Ragusa.
I progetti di clonazione vanno avanti a fase alterne dal 1999, fino ad oggi nessuno è andato mai fino in fondo, ma non è da escludere che, con gli sviluppi tecnologici e scientifici del prossimo futuro, si possa davvero rivedere una tigre della Tasmania in vita. Riportarla indietro, però, comporterebbe anche dei problemi pratici: qui un articolo del Post che parla proprio del possibile ritorno del tilacino.
Opinione personale: resto sempre scettico di fronte alla de-estinzione, proprio a livello concettuale. “Mettere una pezza” ai nostri errori passati non è possibile, giocare a Jurassik Park può essere intrigante, ma Life finds a way e sarebbe meglio preoccuparsi degli (e investire denaro e risorse sugli) animali da non far estinguere oggi, piuttosto che a riportare in vita chi non c’è più. Benaltrismo? Probabilmente sì. Ma questi erano i miei 50cents sulla questione. E andiamo a chiudere.
Cosa può insegnarci tutta questa storia
Di mestiere faccio il Content Strategist e per deformazione professionale sono abituato a tirare fuori dei takewayas dalle analisi che conduco. E allora, per bullet point, ecco cosa possiamo portarci via da tutta questa faccenda:
Prima di tutto: tanta roba pazza che si trova online, a tema animali e non è frutto di bufale e fake news. Ne escono a quintali, l’unica soluzione è controllare sempre la fonte, ascoltare più pareri, attendere notizie ufficiali. Se poi si vuole solo giocare a “trova il tilacino nella foto” (come mi diverto a fare anche io) tra l’altro, è un discorso diverso;
Il peccato è che, come ha sottolineato qualcuno, purtroppo le tante fake news fanno addirittura perdere credibilità a un possibile avvistamento vero. Se si grida sempre al lupo al lupo, nessuno tende più a credere alle evidenze;
La tigre della Tasmania forse è ancora in giro: cioè, non possiamo escluderlo davvero davvero del tutto, se proprio vogliamo aggrapparci ad una speranza, teniamoci saldi a questa. E se ancora esistesse davvero una piccola, improbabile, resiliente colonia di tilacini… è meglio che non la trovi mai nessuno. Che non sia avvistata, fotografata, cacciata, rincorsa. Lasciamoli stare, questi presunti tilacini. è l’ultimo, vero favore che possiamo fargli.
La de-estinzione è una cagata pazzesca;
Lo stemma tilacinoso della Tasmania, invece, è una figata pazzesca.
Momento quiz 💡
No, non mi sono dimenticato: ecco una domandina a tema marsupiali!
La risposta nella puntata #96 di Bestiale.
Immancabile momento qualche link e poi meme della Tasmania:
E visto che ci siamo, debunkiamo anche ‘sta foto di ‘sto mostrone pescato negli Anni ‘30: le meraviglie dell’AI! 🤖
Notizia verissima, invece: avvistata dopo 60 anni una foca monaca in Sicilia!
La meravigliosa invasione di campo di un procione durante una partita tra New York City FC e Philadelphia Union 🦝
Gamberi rosso della Louisiana, gamberi rossi della Louisiana ovunque. Anche tra Varese e Como 🦐
La Malesia prova a “copiare” la Cina: dopo la diplomazia dei panda, adesso prepariamoci alla diplomazia degli oranghi 🦧
Scusate, ho fatto tutto il rewatch de Il Signore degli Anelli e niente, ho trovato questo meme qui.
Povero pademelon, non è vero: il mondo ti ama. Non estinguerti pure tu, per carità.
Noi ci de-estinguiamo giovedì prossimo, ciao!
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Mi sono tenuto la lettura per un momento di calma, così mi sono perso il tuo compleanno: tanti auguri differiti, Leonardo! E grazie per questo approfondimento ticilanoso.
Buon compleanno! :D