Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centodiciassettesima puntata di Bestiale, che comincia con l’idrosauro crestato.
Benvenuti a Jurassic Park - anzi, nelle Filippine: proprio da lì arriva questo bellissimo mostriciattolo che ricorda un pupazzetto col quale stavo in fissa da bambino. L’idrosauro crestato ha il nome di una carta di Yu Gi Oh! e l’aspetto di un dinosauro in miniatura, come se John Hammond alla fine ce l’avesse fatta anche nella vita reale. Ma non c’è bisogno di riportare in vita nulla: l’unica cosa, magari, è evitare di farlo estinguere a causa della riduzione di habitat, come sta accadendo, oppure di rapirli per commerciarli illegalmente in giro per il mondo.
L’idrosauro crestato (Hydrosaurus pustulatus) può raggiungere la lunghezza di un metro e la cosa che lo rende più giurassico è senza dubbio la cresta presente sulla coda, che viene utilizzata probabilmente per la termoregolazione, ma che aiuta soprattutto nel nuoto. A proposito: il dinosauretto in esame è un grande nuotatore e da piccolo (quando pesa poco) può addirittura correre sull’acqua per brevi distanze, per sfuggire ai pericoli che si celano dietro la foresta di mangrovie dove ama vivere.
L’abilità in questione è condivisa con suo cugino il basilisco - non quello di Harry Potter, ma l’altro, quello piccolo e verde, conosciuto anche col nome di lucertola Gesù Cristo. Qui possiamo vederlo all’opera:
Ad Alicudi ci sono molte più capre che persone
Nella piccola isola siciliana, appartenente all’arcipelago delle Eolie, c’è un problema da risolvere: ci sono troppe capre. Gli abitanti sono un centinaio, le belanti bestiole circa seicento. E fanno danni: anche se vivono in una zona impervia, si spingono a ridosso dei centri abitati e mangiano quello che trovano, rovinando i raccolti.
Le capre sono proliferate negli ultimi anni dall’abbandono di alcuni esemplari. Adesso è stata proposta una soluzione: verranno regalate a chi farà richiesta entro il 10 aprile. Avete una settimanella per pensarci. Loro, intanto, se si sentono osservate imbruttiscono così:
Tra l’altro, sempre ad Alicudi, si era parlato anche un’invasione di conigli, con 10.000 esemplari stimati. Intanto lascio qui il link all’avviso per l’alienazione gratuita di capre selvatiche nell’isola di Alicudi, preso direttamente dal sito del comune di Lipari.
Momento quiz 👨🏫
Vi era mancato? Ho trovato la foto giusta per proporvene uno carino! Chi mi segue anche su Instagram parte avvantaggiato…
Risposta prima del momento qualche link!
Un nido di gabbiano a Castel Sant’Angelo
Qualche giorno fa sono stato in visita a Castel Sant’Angelo, a Roma. Il giro è stato affascinante e suggestivo, abbiamo visitato per ultimi i bastioni e, al termine di un tratto della marcia ronda, ho visto delle transenne. Mi sono avvicinato e ho notato che proprio lì c’era una femmina di gabbiano reale che aveva scelto quel punto per nidificare.
Il personale della struttura si è premurato di mettere in sicurezza il nido. I gabbiani reali fanno ormai parte della fauna cittadina e sono una specie protetta. Delimitare e difendere il nido è importante sia per il gabbiano che per i visitatori: se qualcuno si avvicina, la mamma può diventare parecchio aggressiva.
Le città hanno imparato a convivere con questo volatile opportunista e conquistatore: sul sito del comune di Rimini di recente è stato pubblicato anche una sorta di vademecum su come comportarsi nel periodo di nidificazione del gabbiano reale, che va da aprile a luglio.
Un piccolo segnale per un Autogrill, un grande passo per il rapporto tra uomo e orso
Puntata piena di affaracci miei, me ne rendo conto: durante le festività pasquali sono passato per l’Abruzzo e in un Autogrill ho trovato questo cartello.
Ho apprezzato il fatto che la Regione più importante per gli orsi marsicani abbia deciso di inserire questo cartello chiaro e ben visibile: tutti quelli che si fermano per riposarsi o per fare il pieno sono “costretti” a passare davanti a questa mamma e al suo cucciolo, che chiedono solo di premere un po’ di meno sull’acceleratore, per il bene di tutti.
… e rallentiamo anche per salvare i rospi!
E allora scusatemi se continuo, ma sulla via del ritorno, dopo forti piogge, sono spuntati i rospi davanti ai miei fari. Ne ho visti diversi, passando con l’auto, e sono stato attento ad evitarli. Come ha scritto poco tempo fa lo zoologo Davide Rufino sul suo profilo Facebook, per evitare stragi di questi piccoli animali sulle strade, basterebbe guidare più piano, interessarsi alla vita, mettersi nelle condizioni di scorgerli ed eventualmente schivarli, o magari fermarsi e aspettare qualche attimo.
Interessarsi alla vita, sì: spesso basterebbe questo.
La soluzione del quiz 🐸
Dal rospo per strada a quello aggrappato al pesce: la risposta giusta era la seconda! Come ho spiegato in questo reel su Instagram, i rospi maschi, quando sono eccitati e non trovano una compagna, possono “impazzire” e aggrapparsi alla prima cosa che trovano, senza lasciarla più andare, provando ad accoppiarsi, come capitato a quel pesce di prima, oppure a quest’altro.
Momento qualche link e poi rospo ladruncolo e capra poliziotta (meme che riassume un po’ tutta la puntata):
Capodogli che si difendolo dall’attacco di un gruppo di orche “sparando” cacca: ecco un esempio di defecazione difensiva 💩
Perché i gorilla si battono il petto? Lo spiega questo articolo (in inglese) di National Geographic, che sfata anche qualche falso mito sul tema 🦍
Il Bostwana ha minacciato di inviare 20mila elefanti alla Germania: c’entra il piano tedesco per limitare l’importazione dei trofei di caccia 🐘
Dopo il Brasile, anche la citata Germania pensa al divieto di riproduzione per alcune razze di cani: al centro della discussione c’è il bassotto tedesco 🚫
Nuovo caso di un cavallo che rincorre ciclisti: è successo in Belgio, per fortuna uno degli atleti in gara aveva praticato equitazione ed è riuscito a fermarlo, prima che qualcuno si facesse male 🚴
Tempi duri per i rospi malintenzionati ad Alicudi:
Ci sentiamo giovedì prossimo, ciao!
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Gesù e velocità. Inviamo questo episodio al nostro ministro delle infrastrutture dei trasporti