Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotredicesima puntata di Bestiale, che comincia con il pesce luna.
Ho pensato di parlarne perché, purtroppo, nei giorni scorsi è stato trovato un esemplare gigantesco spiaggiato a Cesenatico, pesava una tonnellata. E no, non è un record: il Mola mola può superare le due tonnellate di peso, i tre metri di lunghezza e i quattro in altezza. Si tratta di uno dei pesci ossei più pesanti in assoluto e ha un aspetto unico: sembra un animale disegnato da qualche grafico svogliato, che ha realizzato in maniera sbrigativa pure le pinne, poste troppo indietro rispetto alla norma. Il suo corpo, proprio come le pinne, è fino e si sviluppa in altezza, come fosse un grosso foglio caduto accidentalmente in mare, sfuggito dalle mani di Madre Natura.
Certe volte è possibile osservarlo sdraiato sulla superficie dell’acqua. Cosa fa? Un bel bagno di sole, in attesa che qualche uccello arrivi per cibarsi dei parassiti sulla sua pelle. Di base, dunque, fa “il piatto a galla”.
Onnivoro, si nutre di quello che trova in giro, tipo meduse o piccoli pesci/crostacei, ma anche plancton e alghe. Ha occhi grandi e un potente becco osseo, risultato della fusione dei suoi denti in un unico blocco. Vive un po’ dappertutto, anche nei nostri mari, e secondo alcuni studiosi non è un grandissimo nuotatore: la pinna caudale ha poca mobilità, a volte si lascia semplicemente trasportare dalla corrente e vediamo come va.
I Mola mola sono però animali ancora piuttosto misteriosi, per noi: non sappiamo bene quanto vivano e dove si riproducano, ad esempio. Fino al 2015, inoltre, li consideravamo pigri, poi è arrivato questo studio che ci parla di un predatore attivo e performante, capace di raggiungere gli abissi e di nuotare per molte miglia. Le ore passate al sole, secondo i ricercatori, servirebbero per scaldarsi prima di immergersi di nuovo a caccia nelle fredde profondità del mare.
“Gli uccelli non esistono”: un teoria-troll tornata in voga
Dalle profondità del mare all’azzurro del cielo, abitato da creature che non esistono, almeno secondo una bizzarra teoria-troll invetata di sana pianta nel 2017 dall’allora 19enne Peter McIndoe. Il ragazzo, trovandosi in mezzo ad una manifestazione contro Trump, prese un cartello e scrisse di getto “Birds Aren’t Real”, ossia gli uccelli non sono veri. Sostanzialmente, si sostiene che i volatili siano stati sterminati dal governo USA nel secolo scorso, per poi essere rimpiazzati da robot volanti che ci sorvegliano.
La teoria è esplosa tra le mani di Peter McIndoe: il suo oggi è un progetto redditizio che conta 400.000 follower su Instagram e un merchandise richiestissimo.
Di recente, la storia è tornata in trend perché è stata citata da Tip Reiman, giovane fenomeno della NFL americana. Il ragazzo, con tutta probabilità consapevole del suo trollare, nel corso di un evento ufficiale della NFL ha dichiarato:
Avete mai visto un piccione appena nato? E come facciamo a sapere che le linee elettriche non sono stazioni di ricarica per i piccioni?
Forse inizio a crederci anche io.
L’orca che ha predato uno squalo bianco
Siamo abituati a immaginare lo squalo bianco come il predatore perfetto, temuto da tutti gli altri abitanti del mare, ma non è proprio così. Anche lui deve guardarsi le spalle: le orche assassine possono cacciarlo, e di solito lo fanno in gruppo. Nei giorni scorsi, però, per la prima volta è stata avvistato un esemplare maschio di orca predare uno squalo bianco da solo, senza il supporto di altri compagni.
Un comportamento anomalo, che induce a ripensare quello che credevamo di sapere sulle orche e sulle loro tecniche di caccia. Lascio qui un articolo di Fanpage che affronta bene il tema.
Animali e superstizioni
Non molto tempo fa parlavamo del kodkod e di come le superstizioni sul suo conto avessero portato solo guai al povero gattino selvatico. In occasione della giornata mondiale della fauna selvatica è stato pubblicato un report dal titolo abbastanza eloquente: La sfortuna è farli estinguere.
Le superstizioni sono presenti in tutto il mondo, alcuni animali sono accusati di portare sfortuna, altri nasconderebbero cure miracolose in deterimate parti del corpo e per questo vengono uccisi. Come se inquinamento e altre attività dell’uomo non fossero già abbastanza dannose.
Qui un articolo sul tema, di seguito lascio la mappa dedicata:
In Trentino è stato regolamentato l’abbattimento degli orsi
Il consiglio provinciale di Trento, con con 19 voti a favore del centrodestra, 2 contrari e 11 astenuti (Pd, Campobase, Casa Autonomia), ha approvato il disegno di legge che regolamenta l’abbattimento degli orsi confidenti e pericolosi per il 2024 e il 2025: massimo 8 esemplari all’anno, di cui 4 adulti (non più di due femmine e non di più due maschi) e 4 cuccioli.
“La nostra priorità è garantire la sicurezza dei trentini e tutelare gli allevamenti e le aziende agricole di montagna”, ha dichiarato Maurizio Fugatti, presidente della provincia.
Un microscopico pesce rumorosissimo
Puoi essere piccolo come un unghia ed emettere un suono forte come quello di un colpo di pistola? A quanto pare sì, se ti chiami Danionella cerebrum. Dodici millimetri di lunghezza per 140 decibel di rumore: secondo uno studio, il piccolo pesciolino del Myanmar riuscirebbe a produrre questo suono grazie a un apparato specializzato “che consente di far vibrare la cartilagine tambureggiante a velocità estreme e generare impulsi rapidi e forti”. Sì, anche io sono confuso. Comunque, l’effetto è il seguente:
Momento qualche link e poi piccoli polpi:
Google, NASA e ricercatori specializzati si mettono insieme per salvare le tigri: un’alleanza nuova che dà speranza 🤝
Ma com’è successo, di preciso, che noi esseri umani abbiamo perso la coda? 🐒
Una bella riflessione di Ferdinando Cotugno sui capodogli e sulla possibilità di comunicare con loro 🐋
“Scoperte più di 100 nuove specie nelle montagne sottomarine al largo del Cile” 🤩
Dulcis in fundo: il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla legge sul ripristino della natura 💚
Dunque:
A giovedì prossimo, ciao!
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La riflessione di Cotugno è luccicante, la riprenderò di sicuro per una puntata di Linguetta perché l'argomento della comunicazione interspecie mi affascina un sacco (e come accenna lui, il pensiero va subito ad Arrival e al racconto di Ted Chiang).
bellissima la mappa delle superstizioni di Fabio