Bestiale #105 - Uccelli sarti, orsi veloci e altri animali
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centocinquesima puntata di Bestiale, che comincia con l’uccello tessitore.
Come fosse una simpatica nonnina che lavora a maglia per regalarti una sciarpa calda a Natale, l’uccello tessitore (o sarto che dir si voglia) utilizza una tecnica molto curiosa per costruire la casa dei suoi piccoli: l’esterno del nido, infatti, altro non è che l’unione di più foglie legate tra loro proprio dall’animale stesso, che con un abile lavoro di tessitura le tiene insieme, per poi deporre le uova, una volta ultimata l’opera.
L’Orthotomus sutorius ha la coda eretta, il piumaggio verdastro e un verso riconoscibile. Per cucire il nido utilizza fibre vegetali e pezzi di tele di ragno: è all’interno di questa insolita “culla” che vengono lasciate le uova, posizionate su un classico nido di ramoscelli, con i piccoli ben protetti dai pericoli esterni, lontani da occhi indiscreti.
Ecco un sarto all’opera:
Un grizzly può predare un cavallo?
Risposta breve: certo che sì.
Risposta lunga: pensiamo spesso al cavallo come un animale veloce e all’orso come un animale lento e goffo. Non è proprio così: è vero che gli equini corrono molto, ma danno il loro meglio sulle lunghe distanze e nei primi cinquanta metri anche un essere umano, partendo da fermi, potrebbe batterli (l’ho imparato leggendo il fantastico Libro dell’ignoranza sugli animali, che vi consiglio). Un grizzly, dall’altra parte, è in grado di superare i 50 km orari: volendo, vi prenderebbe pure se foste in sella ad un Liberty.
Il futuro degli elefanti è senza zanne? 🐘
E se i cavalli devono correre più veloce di un grizzly per sopravvivere, gli elefanti dall’altra parte stanno pensando di lasciar perdere le zanne, per evitare di attirare i bracconieri. In Kenya è stato scoperto il primo pachiderma maschio nato per l’appunto senza zanne. Se ne parla su ANSA:
Nonostante i ricercatori abbiano continuato a monitorare i suoi progressi, non è mai cresciuta alcuna parvenza di zanne, caratteristica che normalmente emerge intorno ai due anni e mezzo di età. Inoltre, anche sua madre è priva di zanne e gli scienziati si chiedono se abbia ereditato da lei la condizione.
"Gli elefanti senza zanne sono purtroppo diventati uno spettacolo comune in diverse parti dell'Africa - aggiungono i ricercatori -, ciò è dovuto in gran parte all'uccisione mirata di esemplari con le zanne da parte dei bracconieri d'avorio.
Così riescono spesso a evitare il massacro, trasmettendo questa caratteristica alla generazione successiva. La proliferazione dell'assenza di zanne è evidente in uno studio condotto nel parco nazionale di Gorongosa, in Mozambico".
Il ragno che lancia la rete per predare
Il ragno faccia da orco (Deinopis spinosa) è un membro della famiglia dei Deinopidae, caratterizzata da una delle strategia di caccia più affascinanti dell'intero mondo dei ragni. Noti in America come net-casting spiders (ragni che lanciano la tela), il nome fa riferimento al fatto che costruiscono la loro ragnatela intrecciandola con le zampe anteriori, e la gettano poi contro le prede intrappolandole - come i rerziari, i gladiatori che combattevano nell'arena lanciando una rete.
Oltre alla vista, per individuare le prede utilizza anche le zampe: percepisce i suoni nel raggio di due metri attraverso un organo presente su quelle posteriori, il che gli consente di catturare anche un insetto che gli passa dietro le spalle.
Dopo il ragno flic-flac dell’ultima puntata, ecco un altro aracnide straordinario. Quale preferite tra i due?
Le oche guardiane (al posto dei cani) sono già realtà
Devo aggiungere altro? “Non penso proprio”:
Qui la notizia completa. Cito:
Nel penitenziario le oche, il cui mantenimento è meno costoso rispetto ai cani, hanno sostituito i loro predecessori canini nello svolgimento della pattuglia intorno al perimetro del carcere. Gli animali sono impiegati nel servizio di sicurezza, in concomitanza con gli altri sistemi di sorveglianza, per evitare eventuali fughe da parte dei detenuti. Nei momenti di pausa viene concesso alle oche di sguazzare nel loro laghetto privato, prima di tornare a passare in rassegna gli spazi verdi fra la recinzione interna del carcere e il muro di cinta.
Di seguito, invece, lascio il podcast in cui vi parlavo dell’aggressività delle oche e di come difendervi in caso di attacco.
Momento qualche link e poi corvi riflessivi:
Grazie, WhatsApp: ci hai consentito di trovare il coniglio più raro del mondo! 🐰
All you need is love, anche (o forse soprattutto) se sei un cinghiale a Genova 🐗
La scomparsa del gatto (poi ritrovato) di Nino Frassica diventa un caso internazionale: ne parla addirittura il Guardian, l’attore ora è stato accusato di diffamazione, stalking e istigazione a delinquere 📰
Ok, questo è strano forte: il video di un topo che, di notte, si mette a riordinare il piano di lavoro di un fotografo 🐭
Le bellissime foto candidate per il Wildlife Photographer of the Year, premio indetto dal Museo di Storia Naturale di Londra 🏆
Uhm 🤔
Ci sentiamo giovedì prossimo, ciao!
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