Bestiale #8
Uhm, beh
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è l’ottava puntata di Bestiale, la newsletter che appoggia la petizione per inserire l’emoji del pangolino.
Non sapete cosa sia un pangolino? Maddai! Unico mammifero con le scaglie, pare sia in grado di mangiare fino a 20.000 formiche al giorno. Si è parlato di lui in relazione alla pandemia, visto che è stato accusato di aver fatto da ponte tra pipistrelli ed esseri umani (tesi mai confermata ufficialmente).
Il pangolino comunque stava già vivendo tempi difficili prima della pandemia: è a rischio estinzione, viene cacciato sia per la sua carne per le sue scaglie, che secondo alcune credenze avrebbero proprietà curative. Il suo commercio è vietato a livello internazionale, ma questo non ferma i contrabbandieri: secondo il WWF, il pangolino è il mammifero più trafficato al mondo. La petizione per inserirlo tra le emoji, lanciata in occasione della giornata mondiale del pangolino (19 febbraio), serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
Nel frattempo su Venerdì si è parlato del rapimento di un pangolino in Congo. Insomma: sono tempi veramente duri, per i pangolini.
Momento 🙏 ma anche 🤝
Ci tenevo a prendermi uno spazio per ringraziarvi: Bestiale in poco tempo ha raggiunto tanti iscritti e sono contento di come stia crescendo. Una newsletter esiste se c’è qualcuno che la legge: merito vostro, quindi.
Se volete aiutarmi ancora di più a diffondere il verbo animale e a far crescere gli iscritti, condividete la newsletter con i vostri amici, soprattutto con quelli che potrebbero apprezzare l’emoji di un pangolino.
Ma andiamo avanti! Notizia sorprendente e molto futuristica: è stato creato “il primo pesce artificiale bio-ibrido realizzato con cellule cardiache derivate da staminali umane”. Domanda: perché? A parte che per me andrebbe bene anche senza un perché - cioè, parliamo di un pesce bionico creato dall’uomo e in grado di nuotare per 100 giorni, davvero serve un perché? - comunque la risposta c’è: serve a studiare l’apparato cardiovascolare e le aritmie. Un nobile scopo per un esperimento pazzesco.
Nella puntata del podcast Cachemire di venerdì scorso, dedicata interamente agli animali, tra le altre cose si è parlato anche dei pappagalli a Roma: ci sono diverse teorie su come siano arrivati nella Capitale, sono tutte bellissime e ve le avevo raccontate su Dude Mag.
Momento “qualche link”:
Un orso nero, soprannominato Hank The Tank per via della sua stazza, sta causando diversi disagi in California.
In questi giorni, un povero gabbiano ha perduto la compagna.
Il cane pompiere dei vigili del fuoco di Avellino è andato in pensione.
Ma come sono carini, i cuccioli di otocione nati al parco faunistico Le Cornelle!
Notizie inquietanti da Livorno: pare che in giro ci sia un killer di gatti. Per scovarlo, è stato chiesto anche l’aiuto di una criminologa.
Un cane che suona il pianoforte e canta? Assolutamente sì. Soprattutto se si chiama Buddy Mercury.
Vi ho parlato di oche tre settimane fa nel secondo episodio del podcast Dolittle, torno a parlarvene oggi un po’ a malincuore: secondo il Parlamento europeo, il fois gras rispetta il benessere degli animali. In breve: tutti gli studi scientifici hanno condannato questa pratica perché dannosa per gli animali, eppure questo non ha impedito al Parlamento di approvare una relazione dell’eurodeputato francese Jérémy Decerle riguardante il benessere degli animali negli allevamenti. Trovate la storia su questo pezzo dell’Huffington Post, che cito testualmente per spiegare come viene realizzato il fois gras, per chi non lo sapesse:
L’alimentazione forzata consiste in un tubo inserito nella gola dei volatili due o tre volte al giorno nel corso di due settimane (per le anatre) e tre settimane (per le oche) al fine di pompare grandi quantità di cibo nel loro corpo, molto più di quanto ingerirebbero volontariamente. Questa pratica ha lo scopo di indurre l'ipertrofia delle cellule grasse epatiche (steatosi epatica). A causa di questa degenerazione patologica, il fegato dell'animale può crescere fino a più di dieci volte la sua dimensione normale.
Il Post su Instagram realizza tanti slideshow interessanti e per questo (e per tanti altri motivi) vi consiglio di seguirlo. Nell’ultima settimana mi ha colpito in particolare un carosello molto bestiale sugli scarafaggi: se una volta nella vita avete provato a schiacciarli e non ci siete riusciti, Il Post vi spiega perché.
In breve: hanno una struttura corporea fenomenale, e per questo stiamo provando a studiarla meglio, al fine di costruire robot resistenti e salvare vite umane in situazioni delicate, come nel caso di disastri naturali.
Cosa succede se metti una fontana con una telecamera in giardino? Questo.
Momento Vecchia Fattoria in Serie A.
![Twitter avatar for @gippu1](https://substackcdn.com/image/twitter_name/w_96/gippu1.jpg)
Su Twitter mi sono imbattuto in un’immagine che mi ha fatto ripensare al cosiddetto “Bonjour Bear”. Incuriosito, ho cercato di capire quale fosse l’origine del meme con l’orso polare che esce dalla sua tana.
La foto di riferimento è stata scattata da Uryadnikov Sergey, risale al 2016 ed è presente anche sullo stock di Adobe. L’orso polare che si affaccia è diventato famoso su Reddit nel 2019 quando è stata postato con l’aggiunta di quel “Bonjour”: citando KnowYourMeme, l’immagine di solito viene “abbinata a didascalie che descrivono qualcosa che si avvicina di soppiatto”.
Vi saluto con il mio meme Bonjour Bear preferito. Ciao, alla prossima settimana!
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, ma pure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.
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