Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la settantanovesima puntata di Bestiale, che comincia con la palamedea cornuta.
Beh, sì: di base si tratta di un uccello con un’antenna in testa. Il nome scientifico, che sembra anche un po’ un insulto in romano, è Anhima cornuta. Diffuso in Sudamerica, vive in zone umide e paludose. Come viene spiegato su National Geographic, la palmadea è “l’unicorno del mondo animale”:
Nel corso della loro vita, a questi volatili crescono lunghe spine bianche di cartilagine al centro della fronte. Alcuni uccelli possiedono corna lunghe quasi 15 centimetri. Nessun altro uccello sulla terra ha qualcosa di simile.
Ok, ma a cosa serve questo corno? Boh, tipo a niente:
A differenza degli arieti e dei rinoceronti, il corno della palmadea non sembra essere un'arma: è attaccato solo debolmente al cranio e si spezza quando diventa troppo lungo. Con il tempo, i corni rotti ricrescono. Questo porta gli scienziati a credere che le corna abbiano uno scopo ornamentale, piuttosto che funzionale.
Altra particolarità di questo uccello: urla un botto, non a caso il nome inglese è “horned screamer”, ossia urlatore cornuto (altro bellissimo insulto). Per capire di cosa stiamo parlando, ecco il suo verso:
Una conversazione davvero interessante.
I draghi sono tornati 🐉
Nello specifico, si tratta del drago senza orecchie delle praterie vittoriane, chiamato così per l’assenza di aperture auricolari esterne, ritenuto estinti dal 1969. Parliamo di questa cosina qui:
Lo scorso febbraio, due ecologi che si trovavano a ovest di Melbourne (Australia) hanno scattato una foto e l’hanno inviata ad un esperto di rettili, che ha confermato la scoperta: sì, si trattava proprio di un draghetto. Notizia bellissima, la macchina della salvaguardia si è subito messa in moto, come si legge su LifeGate:
Nel frattempo l’Australia ha investito circa 190mila dollari per il progetto, che vede coinvolti anche diversi cani da fiuto per scovare più lucertole possibili. Grazie a questo sforzo, negli ultimi quattro mesi, sono stati ritrovati e recuperati 16 individui e inseriti in un programma di allevamento gestito da Zoos Victoria.
Il falso pollice dei panda 🐼👍
Il panda ha un pollice? “Oddio, avvocato”: non proprio. E allora come fa a reggere il bambù così bene, a strapparlo con abilità, a maneggiarlo con maestria? Beh, ovvio: ha un “falso” pollice, vale a dire una protuberanza bonus sviluppata sui polsi delle zampe anteriori. Così:
Qui trovate un approfondimento sul tema.
L’Australia comincia la guerra contro i gatti selvatici 🔫
E lo fa utilizzando Felixer, una macchina che spara un gel tossico sulla pelliccia di volpi e appunto di gatti selvatici, il tutto allo scopo di salvaguardare le specie autoctone. Da La Zampa:
Il Felixer è in grado di distinguere tra specie autoctone e gatti selvatici, migliorando continuamente la sua capacità di riconoscimento grazie all'aggiornamento delle immagini dei bersagli nel suo software: la macchina funziona solo quando due sensori rilevano contemporaneamente la forma di un gatto o di una volpe: riproduce "esche audio" per attirarli. Un sensore inferiore evita di sparare il gel ad animali come echidne e vombati, mentre un sensore superiore garantisce la sicurezza di animali più grandi come emù e dingo. Il dispositivo è alimentato a energia solare, contiene 20 cartucce di gel, si autorigenera dopo lo sparo e scatta fotografie di tutti gli animali rilevati.
![](https://substackcdn.com/image/fetch/w_1456,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fsubstack-post-media.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2Fb07de19f-002f-4cad-8e7c-a1e1a599f348_2048x1365.jpeg)
Intelligenza artificiale e pipistrelli 🤖🦇
Restiamo in tema tecnologia, ma togliamo di mezzo l’aspetto bellico. Ok, hai davanti una colonia immensa di pipistrelli. Problema: come li conti? Soluzione: grazie all’intelligenza artificiale. Da Kodami:
Basate infatti sulle osservazioni effettuate tramite nove telecamere GoPro, le predizioni dell'IA hanno così permesso di stabilire che la foresta di Kasanka è abitata tra 750.000 e 1.000.000 di pipistrelli ogni anno, rendendo la colonia la più grande per biomassa dell'intero pianeta.
Contarli serve a determinare lo stato di salute della popolazione, visto che i pipistrelli sono tra le specie che subiscono di più gli effetti della deforestazione. La ricerca si è svolta in una foresta dello Zambia dove questi animali trascorrono tre mesi all’anno.
Per testare la sensibilità del software, il team ha dovuto contare manualmente i pipistrelli per alcuni clip, fino a quando non hanno verificato che l'intelligenza artificiale raggiungeva ad un'accuratezza del 95% e che funzionava bene anche in condizioni di oscurità.
Viva i robot e viva i pipistrelli, soprattutto quelli che sembrano delle bombe alla crema!
Momento qualche link e poi capiamo perché non conviene giocare a battaglia navale proprio contro un pipistrello:
Wow! In Campania è stato avvistato un bellissimo pesce luna 🌙
Se il link precedente non vi ha stupito abbastanza, ecco una stella marina che sembra un raviolo ⭐
Ancora insoddisfatti? Ok, allora forse può interessarvi un bottino da 500mila euro ritrovato in un capodoglio spiaggiato (clickbait, c’è una spiegazione scientifica!) 💰
Se non avete niente di meglio da fare, a Cervia cercano dei volontari per sorvegliare due piccoli di fratino 🥺
Nella prigione di Pendleton, in Indiana, hanno messo in atto un programma che permette ai detenuti di prendersi cura dei gatti randagi 🐈
E quindi:
Ciao, alla prossima!
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Esilarante, stupenda e immaginifica. Per stare più o meno in tema, praticamente la leggo squittendo 😂