Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la settantottesima puntata di Bestiale, che comincia col re delle aringhe.
Sarà il nome da carta di Yu-Gi-Oh!, sarà che sembra un Pokémon, sarà che è gigantesco e bellissimo, fatto sta che il regaleco, chiamato anche re delle aringhe, ha fatto breccia nel mio cuore.
All’origine di molti miti sui mostri marini spesso c’è lui, il Regalecus glesne, che di solito misura circa tre metri ma che può raggiungere dimensioni straordinarie: nel 2010 si parlava dell’avvistamento di un esemplare di diciassette metri.
Immaginate di essere un pescatore del XII secolo e di imbattervi in una creatura simile:
Immenso, lunghissimo, con una pinna dorsale rossa che percorre tutta la linea del corpo, con una cresta punk sulla testa e con due pinne pelviche che pendono sotto di lui come remi (da qui il nome inglese di “oarfish”, pesce remo). Nuota sinuoso negli abissi del mare, di solito vive tra i 300 e i 1000 metri di profondità; qualche volta però si lascia andare a scorribande in superficie e si mostra a noi un tutta la sua bellezza, dando origine alle leggende.
Parentesi Ponza 🏝️
Lo scorso weekend sono stato a Ponza, non ho visto neanche un re delle aringhe ma in compenso ho portato a casa qualche curiosità bestiale, tipo:
Ponza ha la forma di un cavalluccio marino girato al contrario, ho visto diverse stampe e calamite con questo animaletto;
C’è una storia un po’ pazza sulle capre presenti sull’isola di Palmarola, un ristoratore mi ha raccontato che arrivano direttamente dal Neolitico;
Sulle isole pontine c’è stata anche una grande guerra contro i ratti, al termine della quale sono tornati gli “albatros del Mediterraneo”;
A Ponza, da due milioni di anni, ci si può imbattere in una lucertola speciale.
Nella casa dove alloggiavo, tra l’altro, c’erano diverse tartarughe di terra super carine. Può dunque tornare utile un’infografica che spiega la differenza tra queste e quelle di mare:
Una poesia sugli animali, dritta allo stomaco
Questa settimana mi è arrivato anche un pugno: me l’ha dato Enrico Dal Buono con la sua poesia pubblicata su L’Espresso, accompagnata dalle fotografie di Oliviero Toscani.
Vi porto al parchetto in marsupi e passeggini, in camion e furgoni vi porto ai macelli, vi divido in buoni e cattivi, in amabili e disgustosi, in commestibili e sacri,
vi vesto con cappottini di tartan e paillette imbottiti perché non vi prendiate un raffreddore e vi imbottisco lo stomaco di mangime con una pompa idraulica per provocarvi una steatosi epatica,
vi trasloco in mondi alieni e vi stermino perché li abitate, vi schiaccio perché ronzate e protesto contro il consumo della vostra carne, vi conficco un punteruolo nel cranio e poi vi sgozzo e vi battezzo con nomi dei figli che non ho avuto, bacio la vostra bocca tutta lingua e bava e vi calpesto con le suole perché strisciate,
mi impietosite più dei vostri padroni umani accasciati di fianco ai cartoni che recitano “ho fame”, mi rifiuto di attribuirvi i miei doni più terribili, la tristezza e il futuro, e vi parlo con la voce in falsetto di chi vuole nascondere gli orrori del mondo a chi non sarebbe in grado di sopportarli,
a volte vi accarezzo la pelle e altre volte ve la scuoio, se nuotate e siete rossi vi condanno all’ergastolo, se nuotate e siete azzurri alla pena capitale, vi toso perché siete belli e vi spenno perché siete buoni,
se siete diversi da me mi affascinate e vi studio finché non scopro che in realtà siete simili a me e allora quando vi divoro provo un vago rimpianto, vi riservo apposite aree per cagare e giocare e annusarvi tra voi ma non per scopare dato che vi ho tagliato le palle e le ovaie, vi considero senz’anima e vi chiamo animali,
spesso non so perché scodinzolate, perché graffiate, perché scappate, perché avete fiducia, non so cosa dicono i vostri canti beccuti nel cielo e né quelli laringei negli abissi,
eppure, per quanto io non capisca voi, non c’era paragone con il mistero che per voi devo essere io.
Momento delfini 🐬
Tre cose su quelle che forse sono le creature più pucciose del mare:
#1 Secondo un recente studio, i delfini utilizzano il “baby talk” con i propri piccoli: è stato osservato che le mamme, quando si rivolgono ai cuccioli, cambiano il tono dei vocalizzi.
#2 In una zona a Sud Est del Brasile, sembra che i delfini abbiano “allenato” gli esseri umani per aumentare le proprie possibilità di catturare i pesci. Se ne parla su Science.
#3 Un vecchio e discusso esperimento per insegnare la lingua umana ai delfini: lo racconta (magistralmente) Il Post.
Cani brutti, cani accaldati 🐕
Anche quest’anno è stato consegnato il premio di cane più brutto dell’anno e ha vinto lui:
Si chiama Scooter, è un crestato cinese di 7 anni e una storia particolare, come viene raccontato qui:
Nato con due zampe posteriori deformate, quando era un cucciolo rischiava di essere soppresso per via di questa disabilità ma è stato salvato da un volontario. Ha trionfato nel premio, che ricorre ormai diversi anni, il cui intento è quello di celebrare le imperfezioni che rendono tutti i cani speciali e unici e incoraggiare l'adozione anche di quegli animali che, a causa del loro aspetto, potrebbero avere difficoltà a trovare una casa e una famiglia
Restando in tema cani e visto che il caldo aumenta, spero di fare cosa gradita lasciando qui un articolo de La Stampa che aiuta a capire se il tuo cane sta per avere un colpo di calore.
Momento qualche link e poi cosa fare se invece il colpo di calore ce l’ha una giraffa:
Non riuscite a trovare l’amore della vostra vita? Beh, potreste sempre fare come questo sindaco messicano che ha deciso di sposare un alligatore 🐊 / restando in tema di amministrazioni comunali, il sindaco di Caravaggio ha salvato un gatto mentre indossava la maglia dell’Atalanta ⚽
Questo reel che ho pubblicato su Instagram è piaciuto particolarmente: in effetti è difficile resistere a un ghepardo che miagola 🐆
Roma ultimamente è piena di serpenti, mentre nei dintorni della Capitale comincia ad esserci un problema con le tartarughe azzannatrici: ne è stata trovata un’altra 🐢
Alessandra mi ha segnalato il primo caso di rana impollinatrice: è stata scoperta in Brasile 🐸
Chiudo consigliando questa puntata de
, la newsletter di : parla (anche) di animali, in particolare di un video bellissimo con uno scimpanzé protagonista ☀️
Dunque, dicevamo:
Ciao, a giovedì prossimo!
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