Bestiale #48
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la quarantottesima puntata di Bestiale, che comincia con una foca a strisce.
Quella che vedete nell’immagine è un esemplare di foca fasciata (Histriophoca fasciata): assomiglia a un Oreo, oppure a una caramella cioccolato e vaniglia; appena l’ho vista mi ha colpito subito, in ogni foto che ho osservato sembra avere uno sguardo un po’ malinconico: in effetti è conosciuta per essere un animale sostanzialmente solitario.
Quando nascono, i cuccioli hanno la pelliccia bianca, poi crescendo acquisiscono le caratteristiche strisce. Curiosità: diversamente dalle sue cugine, la foca a strisce non si sposta “stile bruco” sul ghiaccio, ma alterna pinna sinistra e pinna destra, oscillando.
Teniamo alto il livello di pucciosità: un chiuaua e un maiale hanno deciso di mettere in scena il remake di Timon e Pumbaa.
Dopo l’arresto del loro proprietario proprio per maltrattamenti contro gli animali, i due sono stati accolti dall’Arizona Humane Society. Come si legge nel comunicato dell’AHS:
Anche se non è sempre raccomandabile che cani e maiali vivano insieme, questi due amavano passare del tempo insieme di tanto in tanto, durante la permanenza all'AHS.
Il personale dell'AHS si è subito reso conto del forte legame che unisce i due animali: Pumbaa è così gentile da permettere a Timon di fare un giro sulla sua schiena.
Il resto della storia (in inglese) lo trovate qui, mentre di seguito lascio una foto che merita di essere condivisa.
Un parassita rende i lupi più coraggiosi? Forse sì: si tratta del Toxoplasma gondii, quello che causa (appunto) la toxoplasmosi, malattia che può colpire gli esseri umani ma che è diffusa soprattutto tra gli animali, alterandone addirittura il comportamento. Un esempio: i ratti affetti da toxoplasmosi hanno meno paura dei gatti, visto che l’obiettivo di questo parassita è raggiungere proprio i felini (“ospiti definitivi”, perché con loro il Toxoplasma si può riprodurre per via sessuale). In pratica:
🦠➡️🐀➡️🐈💕🐈=🦠🦠🦠🦠🦠
Anche sui lupi grigi, secondo uno studio pubblicato su Communications Biology, avrebbe un effetto simile: spingerebbe gli esemplari ad allontanarsi dal branco, esplorando nuovi territori, addentrandosi in quelli dei puma (felini, appunto).
“Agli inizi del 1400, Edward, secondo duca di York, scrisse una lista di 1.126 nomi che lui considerava adatti per un cane. Eccone alcuni”
I corvi sanno fare delle robe pazzesche: ho parlato di una di queste nel mio ultimo carosello su Instagram 👇
A proposito di animali particolarmente svegli: sembra che la chiave dell’intelligenza dei polpi sia la stessa degli esseri umani. La caratteristica in questione risiederebbe in un “vasto repertorio, osservato all’interno del tessuto nervoso, di piccole molecole di Rna”. Se ne parla sull’ANSA:
La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Advances e guidata dal Centro tedesco Max Delbrück, rende questi molluschi un’eccezione unica tra gli animali invertebrati, che possono ricordare informazioni, riconoscere le persone e forse perfino sognare.
🐙🧠
E pensate un po’, forse a breve potremmo pure parlarci, coi polpi: si sta lavorando a una sorta di Google Translate per comunicare con gli animali, anche se la questione è (ovviamente) un po’ più complessa di così. Se ne parla in questo approfondimento (in inglese) molto bello e interessante, che ho preso dall’ultima Vanzletter e che cito di seguito in uno dei suoi passaggi più illuminanti:
Molti dei tentativi di insegnare ai primati il linguaggio umano o il linguaggio dei segni nel XX secolo erano basati sul presupposto che il linguaggio è unico per gli esseri umani: se volevamo dimostrare che gli animali possiedono un linguaggio, dovevamo dimostrare che potevano imparare quello umano. A posteriori, si tratta di una visione molto incentrata sull'uomo.
La ricerca odierna adotta un approccio molto diverso. Inizia registrando i suoni emessi dagli animali e persino dalle piante. Poi utilizza essenzialmente l'apprendimento automatico per analizzare montagne di dati, individuare modelli e associarli a comportamenti, cercando di determinare se i suoni trasmettono informazioni complesse. Quello che [questi ricercatori] stanno facendo non è cercare di insegnare a queste specie il linguaggio umano, ma piuttosto compilare, di fatto, dei dizionari di segnali acustici per poi cercare di capire cosa significano i segnali stessi all'interno di una determinata specie.
Momento qualche link e poi ci salutiamo:
Due gemellini di orsi polari nati allo zoo di Toledo, yeeee 🐻❄️
Lontre vedono una farfalla e impazziscono 🦦🦋
La tartaruga più vecchia del mondo ha compiuto 190 anni: tanti auguri, Jonathan! 🥳
L’albero di Natale può essere pericoloso per gli animali domestici? Occhio 👀🐈
E allora linkiamo anche: come rendere il proprio albero di Natale pet-safe? 🎄
A questo punto, non possiamo che lasciarci così.
Ciaaaaao 🙃
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