Bestiale #46
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la quarantaseiesima (molto difficile da scrivere) puntata di Bestiale, che comincia con due api che dormono accoccolate in un fiore.
L’immagine originale è questa ed è stata scattata dal fotografo Joe Neely, nell’aprile del 2019, mentre era con la sua fidanzata, in cerca di fiori da immortalare. La genesi dello scatto è stata poi raccontata su The Dodo:
Dopo essersi fermata in un piccolo bosco di fiori di malva arancione, la coppia si è resa conto di non essere sola. In quasi ogni fiore c’era un’ape al lavoro, anche se senza troppa enfasi: apparivano tutte stanche, era la fine della loro giornata lavorativa.
"Abbiamo scherzato sul fatto che sembravano ubriache di polline mentre si muovevano", ha raccontato Neely a The Dodo. "Poco dopo, tutti i fiori della pianta avevano un ospite immobile. Stavano dormendo".
È stato uno spettacolo dolcissimo. Ma poi è successo qualcosa di ancora più dolce.
“Quando il tramonto si è fatto più scuro, un'ultima ape stava cercando di trovare il suo fiore, ma erano tutti già occupati", ha raccontato Neely. "Così si è infilata in questo fiore con un'altra ape, che si è spostata un po' per farle spazio".
Le due api sono rimaste così, accoccolate, condividendo quell'unico fiore.
"Erano davvero adorabili", ha detto Neely.
Solo successivamente il fotografo ha scoperto che si trattava di due esemplari della specie Diadasia diminuta: diffusa nel Centro e nel Nord America, è conosciuta per la sua abitudine di riposare nei fiori invece che nell’arnia, come fanno le altre api.
Dal Venerdì di Repubblica, un bell’approfondimento su animali che usano piante come medicine 🌱💊
Nel pezzo, a cura di Alex Saragosa, vengono citati studi che dimostrano come alcuni animali abbiano cognizione delle proprietà benefiche di piante e minerali.
Cito dall’articolo un passaggio dell’intervista ad Andrea Viviano, esperto di erbe medicinali al CNR, al quale è stato chiesto: come fanno gli animali a sapere che una pianta li cura?
Al momento si possono solo fare ipotesi. Per esempio l’insegnamento svolto dai genitori, che portano la prole a consumare piante curative: lo fanno fra gli altri capre e pecore, e il fatto che l’agnello si sentirà meglio dopo averle mangiate, gliele farà ricordare. Oppure un individuo può scoprire casualmente che un certo comportamento ha effetti positivi, e gli altri, notandoli, lo imitando fino a far diventare quella un’abitudine di tutto il gruppo […]
Al contrario, gli animali possono notare che un individuo malato, idenfiticato come tale per l’odore che emana o dal suo comportamento, migliora dopo aver mangiato una certa pianta, il che li spingerà a fare lo stesso quando si troveranno nella medesima condizione.
Stupefacente.
Ma ora un video inquietante dalla Mongolia: un gregge di pecore ripreso da una telecamera mentre fa un girotondo notturno, così, senza un motivo.
Una possibile spiegazione razionale per calmarci un po’, presa da qui:
"Le pecore che restano in un recinto per lunghi periodi potrebbero essere soggette a comportamenti stereotipati: girare di continuo in cerchio potrebbe essere la risposta alla frustrazione di stare in un recinto limitato", ha dichiarato a Newsweek Matt Bell, professore presso il Dipartimento di Agricoltura dell'Università Hartpury di Gloucester, in Inghilterra.
📩🌳⭐
Dopo quella della settimana scorsa, altra menzione: Ride verde chi ride ultimo, newsletter che parla di ambiente e lo fa con un tono ironico che mi piace parecchio.
Succede che quando due maiali litigano, ne arriva un terzo a mettere pace, e spesso si tratta di un parente.
Lo rivela uno studio dell’Università di Torino, se ne parla su Repubblica:
I maiali, come gli umani e certe specie di primati non umani, riescono a gestire i conflitti in maniera complessa e articolata. I due contendenti (aggressore e aggredito) possono quindi rappacificarsi direttamente oppure un terzo individuo non coinvolto nel conflitto può intervenire interagendo con l'aggressore o l'aggredito.
"Le interazioni post-conflittuali considerate sono state: contatti naso-naso, naso-corpo e corpo-corpo". Inoltre incide anche la parentela: per gli autori c'è una maggior necessità di rappacificazione tra individui che non condividono relazioni sociali strette e stabili. In entrambi i casi, si specifica nello studio, i maiali che traggono maggior beneficio dall'intervento sono i parenti stretti, che entrano maggiormente in contatto con i terzi soggetti.
C’è un parassita che infetta le lumache e trasforma i loro occhi facendoli sembrare dei bruchi, il tutto allo scopo di farsi mangiare da un uccello e infettare pure lui.
OOOOKAY 👌👌👌
Puntata forse troppo creepy? Ok, allora ecco un rinoceronte appena nato nello zoo Sosto di Nyiregyhaza, in Ungheria. Come si legge sulle Weekly Beast del Post, il piccolo pesa già più di 60 chili e, bevendo almeno dieci litri di latte materno in 24 ore, aumenta più di un chilo al giorno.
Momento qualche link prima di salutarci:
Occhio ai gattini nei cofani delle auto! 🐈
Senza dubbio il video della settimana 🧡
Un cigno nero alla stazione di Vigevano? Ebbene 🦢⚫
Come dici? Anche un pinguino giallo? Sì, però non a Vigevano 🐧🟡
Cose che non si vedono tutti i giorni: un gufo che nuota in un canyon 🏊♂️
E allora chiudiamo così.
A giovedì prossimo! Ciaooo 🦉
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