Bestiale #33
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la trentatreesima puntata di Bestiale, che comincia con l’inganno del cuculo.
Uccello straordinario, uno dei miei preferiti in primis per il nome buffo, che deriva proprio dal verso che fa: il caratteristico cu-cuuu, che potete ascoltare di seguito grazie al nuovo sistema di audio embed introdotto da Substack (sì, ho trovato subito una scusa per usarlo).
La caratteristica più sorprendente del cuculo però è un’altra e riguarda la riproduzione. Il cuculo, infatti, è rinomato per il parassitismo di cova. In cosa consiste? Semplice: invece di deporre l’uovo in un nido suo come si fa di solito, lo lascia nel nido di qualcun altro, facendogli credere che quello sia figlio suo.
Dopo la schiusa, che avviene in anticipo rispetto al resto della nidiata, il cuculo appena nato spesso elimina le altre uova, in modo tale da restare l’unico ospite nel nido: così facendo diventa anche l’unico ad essere nutrito dall’uccello ingannato.
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Grazie a degli studi di qualche hanno fa, è stato dimostrato che, in risposta al comportamento del cuculo, alcune specie di uccelli hanno sviluppato un modo per distinguere le loro uova attraverso la pigmentazione del guscio.
“La scoperta sorprendente è che gli ospiti possono reagire al mimetismo dei cuculi sviluppando modelli altamente riconoscibili sulle loro uova, proprio come una banca potrebbe inserire filigrane sulla propria valuta per scoraggiare i falsari".
La natura è una roba pazzesca e sinceramente non capisco come tutti non stiano in fissa con gli animali.
Se oggi sto scrivendo questa newsletter, parte del è merito anche di Piero Angela, che saluto in maniera commossa. Ci ha lasciato sabato scorso e per me è stato da sempre un esempio: mia mamma mi racconta che da piccolo ho imparato a leggere perché volevo capire cosa si dicesse in questo libro qui.
La mia passione per gli animali parte dunque da molto lontano (oserei dire dalla Preistoria) e Piero Angela è la prima voce che ho ascoltato, letto, apprezzato. Vorrei dirgli addio con parole mie, ma le parole che ha scelto lui per salutare noi sono impareggiabili.
Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Piero Angela
Il video straordinario della settimana: nello zoo di Seul, due elefanti salvano un piccolo che rischiava di annegare in una pozza d’acqua.
Freya, la femmina di tricheco che era entrata per sbaglio nel porto di Oslo qualche settimana fa, è stata uccisa: secondo le autorità locali era diventata troppo pericolosa e quindi si è optato per la soppressione dell’animale. Cito Kodami:
«Comprendiamo il fatto che la decisione possa suscitare reazioni nel pubblico – ha concluso Bakke-Jensen – ma sono fermamente convinto che questa sia stata la scelta giusta. Teniamo in grande considerazione il benessere degli animali, ma la vita e la sicurezza umana devono avere la precedenza». Spostare Freya, insomma, non era una soluzione praticabile, e lasciarla aggirarsi per il porto di Oslo avrebbe potuto per le autorità mettere a rischio le persone. Che non hanno comunque rispettato gli appelli a mantenersi a distanza dal tricheco per evitare di infastidirlo: il timore era che Freya, incalzata dalla presenza degli esseri umani, dai rumori e dallo stress, potesse reagire in modo violento.
La triste conclusione di una storia in cui hanno perso tutti.
![Twitter avatar for @HughHarrop](https://substackcdn.com/image/twitter_name/w_96/HughHarrop.jpg)
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Restando in tema interazioni uomo-animali selvatici, una curiosità dal passato: nel 2018 una tigre di 5 anni era sospettata di aver ucciso 13 persone in più di due anni. Le autorità locali hanno deciso quindi di catturarla per trasferirla in uno zoo o in una riserva naturale. Per raggiungere lo scopo hanno pensato di fare ricorso anche al profumo di Calvin Klein:
Si ritiene che Obsession for Men di Calvin Klein possa svolgere un ruolo chiave nella cattura della tigre. Il segreto sta nel civetone, un feromone secreto da piccoli mammiferi carnivori chiamati zibetti e utilizzato in molte colonie muschiate. Un tempo il civetone veniva raschiato dalle ghiandole perineali dello zibetto - che, cosa un po’ meno glamour, sono situate vicino all'ano dell'animale - ma oggi la maggior parte del civetone è sintetico.
Quando i grandi felini, come le tigri, sentono l'odore del civetone, impazziscono e si rotolano nel profumo. Il biologo Miguel Ordeñana di Los Angeles ha suggerito che il civetone assomiglia a un tipo di "marcatura territoriale" e ciò spinge i grandi felini a “strofinare” il proprio odore su di esso. Per questo motivo, i fotografi naturalisti e gli ambientalisti a volte usano l'acqua di colonia ricca di civetone per attirare i felini verso la macchina fotografica.
Alla fine, comunque, la tigre è stata abbattuta: le autorità hanno cercato di sedarla dopo averla trovata (tra l’altro utilizzando anche Calvin Klein), ma l’animale ha reagito attaccando i presenti.
La decisone di ucciderla è stata presa perché il felino, dopo aver provato la carne umana, era ritenuto potenzialmente pericoloso.
Motivi per cui scrivo questa newsletter: fare in modo che le persone pensino a me quando leggono la notizia di un cane salvato da due delfini 🥰 (e chissenefrega se la storia è una bufala, WE WANT TO BELIEVE).
L’immagine del cane in groppa al delfino, molto suggestiva, è presa da un cortometraggio olandese.
Altro motivo: ricevere foto di animaletti dal mio amico che sta in vacanza a Cuba. Alessandro mi manda, nell’ordine: fenicotteri, granchi di terra e nidi di termiti 🦩🦀🐛
Momento qualche link:
Droni e altre diavolerie per studiare meglio le balene 🐋
Il Border Collie che ha vinto il premio Internazionale Fedeltà del cane 2022 🐶
Uccelli che cacciano pesci, ma anche pesci che cacciano uccelli 🦅🐟
La pecora che ha percorso 100 km insieme al suo piccolo per tornare al gregge 🐑
Un gatto che fa amicizia con un delfino 🥺
Informazione di servizio, prima di salutarci: finalmente sono arrivate le ferie per il sottoscritto, quindi piccola pausa estiva anche per Bestiale. La prossima settimana salta, ci risentiamo il primo settembre!
Ogni tanto, comunque, continuerò ad aggiornare i profili Instagram e (novità!) Twitter: teniamoci in contatto lì, con chi vuole.
A presto ⛱️⛱️⛱️
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram (su entrambi trovate anche @bestiaaale).
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E grazie, come sempre.