Bestiale #27 - Speciale Lampedusa 🏝️
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la ventisettesima puntata di Bestiale, che sarà speciale e comincia con una tartaruga salvata.
Un po’ di contesto: nei giorni scorsi sono stato a Lampedusa, isola magnifica che vi consiglio di visitare alla svelta, prima che diventi una meta turistica iper gettonata. Lunedì scorso io e i miei amici abbiamo deciso di fare un giro in barca per le calette, così ci siamo affidati a Giacomo e alla sua Lady Giò. Lui stesso ci ha raccontato quello che gli era successo il giorno prima.
Durante uno dei soliti tour, dalla barca i presenti hanno avvistato una tartaruga Caretta caretta in acqua: evento non così inusuale da quelle parti, se non fosse stato per l’aspetto dell’animale, che pareva trasandato e in difficoltà. A uno sguardo più attento, Giacomo si è accorto che aveva un pezzo di plastica in bocca e che stava soffocando.
A quel punto ha deciso di aiutare la tartaruga: si è tuffato in acqua, dopo qualche tentativo è riuscito ad afferrarla e, con il supporto di un’altra persona, l’ha portata a bordo. Giacomo le ha tolto gran parte della plastica dalla bocca, poi ha affidato l’animale alle cure dei medici veterinari (nell’isola è presente un centro di recupero specifico per la tartarughe).
Cosa ci insegna questa storia? Beh, che come al solito facciamo danni, visto che gli oceani sono pieni di plastica. Come si legge sul sito del WWF:
Ogni anno sono prodotte 450 milioni di tonnellate di plastica 🥤
Nello stesso periodo, 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nel mare 🌊
700 specie sono state interessate da fenomeni di inquinamento di materie plastiche 🐢
Io stesso, nuotando in posti bellissimi con acqua cristallina, mi sono imbattuto in un tratto di fondale pieno di plastiche di ogni tipo. Ne ho raccolto una manciata: un gesto inutile, su larga scala, ma che magari può servire per salvare la vita ad una creatura del mare. Mi sono sentito in dovere di farlo: in quel momento, in quel contesto e dopo aver ascoltato quella storia, è difficile restare indifferenti.
E proseguiamo: qui potete ammirare alcuni delfini avvistati dalla Lady Giò in uno dei suoi tour.
Altro dato, a questo proposito: un terzo dei cetacei trovati morti nel mediterraneo aveva lo stomaco pieno di plastica. Ecco: se continuiamo così, scene e immagini come queste ammirate a bordo della Lady Giò potrebbero diventare solo un ricordo.
Lampedusa è un’isola straordinaria, dove la protezione dell’ambiente è una priorità seria. Ad esempio, nella Spiaggia dei Conigli può accedere solo un numero limitato di persone per volta (ecco, se volete andare, vi conviene prenotarvi qui).
Sul luogo è presente un presidio di Legambiente che monitora la situazione evitando che i bagnanti possano danneggiare in qualunque modo la riserva. Ad esempio, c’è una zona in cui si possono piantare gli ombrelloni e una in cui invece è vietato. L’accesso è consentito solo nelle ore diurne, perché di notte la spiaggia può diventare un punto di nidificazione per le tartarughe Caretta caretta.
Accanto alla spiaggia trovate l’Isola dei Conigli, che è questa cosa bellissima qui:
Sul nome girano almeno un paio di teorie:
C’è chi sostiene che derivi tutto da un malinteso linguistico dovuto all’errata trasposizione di “rabit”, che in arabo significa collegamento: alcune volte, infatti, quando l’acqua scende si forma un istmo di sabbia tra l’isola e la terraferma. Secondo questa teoria, qualcuno deve aver sbagliato nel riportare il nome dell’isola: con l’aggiunta di una B, “rabit” è diventato “rabbit”, che in inglese vuol dire coniglio 🇬🇧
Altri dicono invece che un tempo una colonia di conigli raggiunse l’isolotto per poi rimanervi bloccata, quando la sabbia sparì sotto l’acqua 🐇
Ad oggi sull’isoletta non ci sono conigli, ma molte coppie di gabbiani reali che vi nidificano, oltre a una specie di lucertola che in Italia si può trovare solo lì sopra.
Per me comunque spiaggia = Settimana Enigmistica ✏️
Ecco una curiosità presa dall’ultimo numero.
🐠🐠🐠
A proposito di fauna ittica: quali e quante specie si possono osservare indossando mascherina e boccaglio a Lampedusa? Ce lo dice Legambiente:
Sono facilmente osservabili 40 differenti specie, tra cui saraghi, orate, murene, ricciole, occhiate, nonché la cernia bruna lungo la fascia costiera dell’Isola dei Conigli.
Personalmente, a parte tanti pesci colorati di tutte le dimensioni, ho visto una medusa e… una razza 🚀🚀🚀
La puntata speciale su Lampedusa si conclude qui. Vi consiglio di andare sull’isola, di godervela e di chiedere di Giacomo e della sua Lady Giò: non ve ne pentirete. E magari, se siete fortunati, potete anche fare qualche incontro speciale…
Giovedì prossimo si riprende con la newsletter normale. Se vi va, intanto, potete condividere questa puntata con chi volete:
Ciao, alla prossima!
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.
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