Bestiale #21
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la ventunesima puntata di Bestiale, che comincia con una capra sopra un cavallo.
Succede in Canada: una capra di nome Arret ha capito che salendo in groppa a Bouge, ex cavallo da soma ormai in pensione, ha la possibilità di mangiare le foglie sui rami più alti degli alberi, dove le altre capre non possono arrivare. Bouge, dall’altra parte, accetta di buon grado il ruolo di trasportatore perché in questo modo riceve massaggi alla schiena gratis.
Senza dubbio la GOAT 🐐🐐🐐
E voi di che partito siete? Zoo o non zoo? Una riflessione sul tema a cura di Henry Mance, che cito:
Da piccolo mi piaceva andare allo zoo ma ora non ci porto mai i miei figli. Se uno ama davvero gli animali è meglio vederli nel loro ambiente naturale, fossero pure le rane in uno stagno, e impegnarsi a proteggerlo. Dovrebbe mangiare meno carne, così da avere bisogno di meno terre per l’agricoltura e da ridurre le emissioni di carbonio.
Altri tipi di riflessioni.
Cos’è il genio? 💡
Le alci sanno che i loro cuccioli sono vulnerabili: predatori come orsi, lupi, coyote e puma uccidono fino a due terzi della cucciolata ogni anno. Questi animali hanno imparato che i predatori di solito non cacciano dove ci sono esseri umani o vicino agli edifici: così alcune madri di alce, come questa, si rifugiano a Mammoth Hot Springs. Le alci vengono anche nella nostra strada e in altre di Gardiner per partorire e tenere al sicuro i loro cuccioli finché non sono grandi abbastanza da sfuggire ai predatori.
Preso da questa newsletter.
Kindly reminder ⭐️
E ci mancava solo il vaiolo delle scimmie: niente allarmismi, se volete capirci qualcosa il faro come sempre è Il Post. Di seguito lascio l’articolo-spiegone sul tema, il titolo già dice tutto: Quanto dobbiamo preoccuparci per il vaiolo delle scimmie?
Ma la scorsa settimana c’è stata la giornata internazionale delle api! 🐝🐝🐝
Perché sono così importanti? Ce lo spiega l’ISPRA:
Il 70% delle 115 colture agrarie di rilevanza mondiale beneficiano dell’impollinazione animale (Klein et al., 2007); inoltre l’incremento del valore monetario annuo mondiale delle produzioni agricole ammonta a circa 260 miliardi di euro (Lautenbach, 2012). In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori (EFSA, 2009).
Insomma, le api ci servono eccome. Segnalo anche una bella iniziativa della COOP che mira a tutelare le api, coinvolgendo “tutte le sue 7.500 aziende agricole della filiera incentivandole a riservare siepi e fiori alle api e agli altri impollinatori, coprendo circa il 3 per cento della superficie agricola”.
E inoltre:
Questione in qualche modo collegata: occhio a come tagliamo il prato. La Zampa solleva un punto assolutamente non banale: il modo e l’intensità con cui tagliamo l’erba può recare un grosso danno alla biodiversità. All’interno di questo articolo trovate ricerche, informazioni varie e anche una sorta di vademecum su quando, quanto e come tagliare il prato:
La cosa importante è alternare zone con erba relativamente corta ad aree riservate all'erba più lunga dove abbonda la diversità floreale. Questo permette a fiori e piante diverse di ospitare animali diversi e di creare una mini-giungla per ospitare tante piccole creature e dove passeri e cardellini possono venire a nutrirsi dei semi. Le erbe perderanno i semi, i fiori di campo sbocceranno e forniranno nettare, mentre gli steli più lunghi creeranno un microclima riparato. Evitiamo anche di usare i decespugliatori, poiché possono ferire ricci, rane e altri animali. Per avere un impatto positivo maggiore sulla fauna selvatica, bisognerebbe non falciare il prato fino all'inizio di luglio e poi falciare normalmente una volta al mese fino a quando l'erba non smette di crescere nel tardo autunno.
Momento qualche link molto ricco e poi ci salutiamo:
Invece di andare in farmacia, i delfini usano i coralli per curarsi 🐬
In Europa si discute sulle regole per gli animali esotici tenuti in casa 🐅
Scoperta una nuova specie di rettile volante, gigante, impressionante, terrificante, ma per nostra fortuna anche preistorico 🦖
Per tutelare un’allodola a rischio estinzione, in una città tedesca è stato imposto un lockdown di sei mesi per i gatti 🙀
Florenzi si prende cura di una coccinella durante i festeggiamenti dello Scudetto del Milan 🥰
Il campione mondiale di free climbing dovrebbe guardare questo ⛰️
Ciao, alla prossima, e ricordatevi: le vostre azioni hanno sempre delle conseguenze.
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.
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