Bestiale #178 - Il pesce pipistrello dalle labbra rosse, fratini divorziati e altre storie animali
Un pesce col rossetto, foto strane di beluga, gattini, un pesce gatto.
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centosettantottesima puntata di Bestiale, che comincia con un pesce col rossetto.
Guardatelo, osservatolo bene, con quel suo sguardo conturbante: questo animale non è nulla di simile a qualcosa che abbiate già visto. Totalmente inaspettato, sembra uscito fuori da un tool che mischia animali a caso. Come se non bastasse, indossa letteralmente un rossetto rosso, perché è difficile dare una spiegazione diversa a quelle due labbra carnose e ineluttabili.
Proviamo a capirci qualcosa: il nome scientifico è Ogcocephalus darwini e si tratta di un cugino del melanoceto. Con lui condivide il caratteristico illicio, la protuberanza che esce fuori dalla testa dei pesci dell’ordine dei lofiformi e che serve per attirare le prede. Nel pesce pipistrello dalle labbra rosse, ciò che attira le prede è un’appendice posta proprio sotto l’illicio. Per lui questo stratagemma è fondamentale: come vedremo tra poco non è proprio un campione di velocità, quindi meglio tendere agguati.
Ma invece le labbra rosse a che servono? E perché ha la barba bianca? Pieno di misteri e sfuggente, su di lui circolano diverse teorie e ci sono poche certezze. L’ipotesi più accreditata è che quelle labbra servano per riconoscersi tra appartenenti alla stessa specie, dunque per riprodursi e portare avanti generazioni di labbroni. Come viene spiegato nel video che lascio a fine paragrafo, tra l’altro il rosso non è un colore facile da distinguere in fondo al mar. E non siamo neanche sicuri che i pesci lo percepiscano come “rosso”, a dirla tutta. Sulla barba, invece, proprio nessun indizio.
Come se non bastasse, l’appellativo di “pipistrello” deriva da un’altra sua stranezza: utilizza le pinne pettorali per camminare sul fondale, sfruttando anche le pinne pelviche come appoggio. E così, se si è attenti (è comunque un maestro del mimetismo), lo si può vedere gironzolare incerto come un pipistrello super truccato che avanza sul fondale sabbioso dei mari delle isole Galápagos, oppure a largo delle coste dell’Ecuador e del Perù. Camminata a parte, comunque, all’occorrenza, può anche nuotare via in un balzo con una sorta di sistema a propulsione.
Straordinario, non c’è che dire.
Anche i fratini divorziano: una love story da film
Qui sopra diverse volte ho parlato di fratini dal punto di vista della protezione e della conservazione, ma questi uccelli meritano spazio anche per le loro caratteristiche: tra queste, c’è quella di essere monogami… finché divorzio non ci separi. Anton e Dian, infatti, hanno lasciato i rispettivi partner per mettersi insieme dopo alcuni fallimenti riproduttivi. E oggi hanno cresciuto con successo tre pulcini. La storia, su Kodami:
La stagione riproduttiva di Anton (codice anello CST) inizia con una compagna senza nome, cioè non inanellata, con cui aveva costruito un nido che era stato anche messo in sicurezza dai volontari con paletti e corde segnaletiche. Alla fine di aprile, però, le uova deposte non si sono schiuse: erano con tutta probabilità sterili. Dian (codice CSS), invece, aveva scelto un luogo troppo pericoloso per nidificare, ovvero un punto della spiaggia proprio a ridosso di uno stabilimento balneare e, soprattutto, di una colonia felina (le uova probabilmente sono state predate dai gatti, NDR).
[…] Poi, il 12 luglio, i due fratini Anton e Dian sono stati avvistati per la prima volta insieme, in un'area non troppo distante dai precedenti siti in cui avevano "fallito" i precedenti tentativi di nidificazione.
E con grande sorpresa degli ornitologi e dei volontari che monitorano e proteggono gli uccelli in spiaggia, avevano già messo su famiglia.
Momento bufalina 🍕
Flavia mi ha segnalato questa storia che, giustamente, aveva già derubricato come fake news. Le foto sono impressionanti, ma il post che le accompagna dà alcune informazioni errate e senza basi scientifiche.
Ecco, no: i beluga non hanno ossa “umane”, quelle che vedete sono solo illusioni ottiche dettate da un gioco di luci e angolature particolare che, unite al movimento del blubber (lo strato di grasso sottocutaneo dei cetacei) per via dello spostamento in acqua, danno l’illusione che si tratti di “gambe”.
In realtà le leggende delle sirene sono probabilmente nate da avvistamenti di foche, lamantini, dugonghi e simili, mentre i loro canti sarebbero quelli degli uccelli marini.
Perché i gatti mi seguono ovunque?
Una domanda, tra le tante, che ho iniziato a farmi adesso che dentro casa mia ci sono due adorabili coinquilini che gironzolano curiosi, cercando di infilarsi in ogni armadio che apro. Una delle cose che più mi stupisce e mi intenerisce allo stesso tempo di Lucio e Pedro, però, è la loro voglia di trovarsi sempre nella stessa stanza dove sono anche io. Sto sul divano? Si sistemano al mio fianco. Mi sposto in camera? Vengono con me. Vado in bagno? Entrano e si sdraiano sul piatto doccia. Ma perché lo fanno?
Ci sono diverse ipotesi: o gli sono mancato dopo una giornata fuori casa (awww) e vogliono annusarmi per sapere dove sono stato (gelosi, eh?); oppure hanno fame, ma in quel caso lo capisco perché miagolano parecchio; o ancora vogliono giocare o le coccole o comunque attenzioni, o c’è qualcosa che non va e sta cercando di farmelo capire (per fortuna sembra tutto ok); infine, lo fanno anche per curiosare in giro, come loro solito. Allego foto per pucciosità:
Amici gattari e amiche gattare, anche i vostri fanno così? Let me know.
PS: se come me ne avete due, può essere utile leggere questo pezzo che spiega i segnali per capire se vanno d’accordo o meno.
Il pesce gatto aggressivo abbattuto in Germania
Ecco, questa notizia mi ha fatto un po’ sobbalzare: noi siamo qui a parlare di squali e di percezione dei selvatici, e nel frattempo in Germania abbattono un pesce gatto reo di aver ferito 5 bagnanti nel lago Brombach, in Media Franconia. Sembra la trama di un B-movie horror, invece è tutto vero. Ne parla IlSole24Ore:
Il 20 giugno, l’aggressivo pesce gatto ha attaccato diverse persone ferendo almeno cinque bagnanti e la polizia, insieme all’associazione di pesca locale e al servizio di soccorso acquatico, ha prima tentato di sparare tre volte al grosso pesce e poi, non riuscendovi, si è fatta aiutare dai pescatori del lago a catturarlo e ha dunque deciso di sopprimere l’animale, sparandogli.
Momento qualche link e poi meme che adoro:
🤳 Il Parco Natura Viva ha organizzato una raccolta di smartphone usati per salvare gli scimpanzé: il riciclo è una delle chiavi per “allentare la pressione mineraria” sui loro habitat in Africa centrale.
🐘 Notizia triste: è morta in India l’elefantessa più vecchio del mondo, si chiamava Vasala e aveva 100 anni.
🪼 Come fare per esplorare gli oceani in modo più efficiente e allo stesso tempo più green? Nessun problema, arrivano le meduse cyborg.
🎪 Sempre più città italiane si stanno apertamente schierando contro gli animali nei circhi: di recente Perugia ha approvato l’abolizione all’unanimità, mentre a Roma il sindaco Gualtieri ha dichiarato che “è tempo di dire basta”.
🦢 Sul Tamigi è tempo di swan upping: lunedì è iniziato il tradizionale censimento dei cigni, guidato da un funzionario reale, per contarli e controllare il loro stato di salute.
Dicevamo:
A giovedì prossimo, ciao!
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Ho due gatte e fanno esattamente come i tuoi. Una delle due cammina attaccata alla mia caviglia e se intorno a me ci sono anche solo cinque cm di spazio deve salire e acciambellarmisi sul petto. Forse devo portarla dallo psicologo