Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa Γ¨ la centoquarantatreesima puntata di Bestiale, dedicata a un fenomeno assurdo. Contiene foto creepy di ratti deceduti e in generale Γ¨ un poβ spooky. Tutti questi inglesismi e questo mistero perchΓ©β¦ Γ¨ lo speciale di Halloween! Cominciamo.
Una creatura a parte? Un essere ibrido? Una strana deformazione genetica? Insomma: di che diamine si tratta? Probabilmente queste sono state le domande che si Γ¨ posta la persona che, per prima, si Γ¨ imbattuta in un re dei ratti. Per descriverlo in poche parole, con re dei ratti (dal tedesco RattenkΓΆnig) si intende un gruppo ristretto di roditori legati insieme per le code, uniti in un vincolo impossibile da sciogliere.
Ma li ha legati qualcuno col gusto del macabro o hanno deciso loro di unirsi? E se sì, perché? Forse è frutto del caso? O di qualche malformazione? Di sicuro si tratta di un fenomeno reale, testimoniato e inquietante, che per largo tempo è rimasto un mistero irrisolto. Partiamo dalla storia e dai numeri.
Il re dei ratti: dai primi ritrovamenti alla nascita della leggenda
Oggi si possono trovare testimonianze di re dei ratti in vari musei in tutto il mondo, in questa puntata inserirΓ² diverse foto tratte proprio dai musei. Nota: sono piuttosto macabre e chi non vuole vederle puΓ² skippare alla prossima puntata, non mi offendo. Per adesso mi limito a questa illustrazione.
Il primo ritrovamento testimoniato di un re dei ratti risale al 1564, da quel momento in poi si contano circa una cinquantina di casi in tutto. Insomma: non Γ¨ un fenomeno molto frequente, ma periodicamente salta fuori un βrat kingβ che alimenta la curiositΓ degli studiosi, i quali cercano di dare una spiegazione a quanto accade. I ratti sono stati ritrovati alcune volte giΓ morti, in altri casi invece erano vivi e sono deceduti successivamente.
Secondo alcuni, il fenomeno potrebbe non essersi diffuso per la progressiva diminuzione del numero di ratti comuni, surclassati negli ultimi anni dal ratto grigio. I primi, infatti, hanno una coda piΓΉ lunga e βsi prestanoβ di piΓΉ alla manifestazione del re. Sullβetimologia del nome ci sono un paio di interpretazioni differenti: in francese il βroi de ratsβ potrebbe derivare da βrouet de ratsβ, ossia ruota di ratti, perchΓ© questi animali tendono a essere ritrovati proprio con una disposizione circolare (il che rende il tutto ancora piΓΉ inquietante); secondo altri, il βrat kingβ sarebbe lβesemplare piΓΉ anziano che domina sugli altri, legandoli a sΓ© e rendendoli suoi sudditi, come scrisse nel XVI secolo il naturalista Conrad Gesner:
"Si potrebbe pensare che il ratto piΓΉ anziano unisce i piΓΉ giovani dai quali Γ¨ nutrito: questo si chiama Re dei ratti".
Trovare un re dei ratti, oltre ad essere piuttosto disturbante, era storicamente un brutto presagio: gli animali in questione venivano infatti associati a malattie come la peste, che si diffondevano proprio in presenza di un numero elevato di ratti (i quali trasportavano le pulci portatrici del batterio). E così il re dei ratti, col tempo, è diventato una leggenda.
La possibile spiegazione scientifica del fenomeno del re dei ratti
Un dato accomuna quasi tutti questi casi: gli inquietanti ritrovamenti sono avvenuti spesso in Germania e in altre zone del nord Europa con un clima freddo. Avendo diversi reperti a disposizione, conservati in vari musei (se volete fare un tour tedesco dedicato al ratking potete visitare ad esempio Amburgo, Gottinga, Hameln, Stoccarda e Altenburg, dove Γ¨ conservato un re dei ratti risalente al 1828 e formato addirittura da 32 esemplari), gli studiosi hanno potuto approfondire la questione.
In molti hanno pensato si trattasse di bufale o di opere dellβuomo, come le finte sirene o gli ibridi creati attaccando parti di diversi animali morti (ad esempio delle ali su una lucertola per fingere di aver trovato un drago. In realtΓ , perΓ², qualcuno Γ¨ riuscito a dare una spiegazione razionale e convincente).
Martin Hart, ad esempio, nel suo libro Rats uscito agli inizi degli Anni Ottanta ha portato avanti la teoria degli artefatti umani, ma ha anche avanzato lβipotesi che il re dei ratti si formasse per cause naturali quando gli stessi si trovavano nelle tane, tutti attaccati tra loro, in mezzo a sangue, escrementi ed altra sporcizia; oppure, in altri casi, le code semplicemente congelavano tra loro per via del freddo.
Nel 2007, lo studioso Andrei Miljutin, esaminando un re dei ratti trovato due anni prima in Estonia (con gli animali che inizialmente erano ancora vivi) e conservato in alcol, ha formulato la sua ipotesi.
La racconta bene Lorenzo Rossi sul suo portale Criptozoo:
Secondo l'autore il tutto avviene quando i roditori si accalcano assieme all'interno della tana per dormire, cosa che accade specialmente quando Γ¨ molto freddo, e se le code restano appiccicate o congelate gli animali cercano di liberarsi correndo in diverse direzioni. In questi casi puΓ² talvolta accadere che le code si leghino insieme in uno stretto nodo dal quale diventa poiΒ impossibile liberarsi.
Una simile ipotesi parrebbe essere confermata dalla distribuzione geografica dei casi conosciuti, dato che i re dei ratti (caso di Java escluso) non sono mai stati segnalati nelle regioni calde. Tutti gli episodi si sono infatti verificati in concomitanza di due fattori: inverni freddi e presenza di ratti comuni.
Nel 2021, sempre in Estonia, Γ¨ stato trovato un altro βrat kingβ formato da 13 ratti, la maggior parte dei quali ancora vivi. Gli esemplari si trovavano in un pollaio, probabilmente per ripararsi dal freddo, visto che le temperature notturne erano sotto lo zero.
In sostanza, una spiegazione naturale sembra esserci eccome. Purtroppo per loro, i ratti che si trovano in questa situazione sono di fatto condannati a morte certa, non potendo piΓΉ muoversi liberamente.
Non solo ratti: gli altri roditori legati insieme
Abbiamo detto che il fenomeno del βroi de ratsβ riguarda principalmente i ratti comuni, ma in realtΓ sono stati registrati anche altri casi, ad esempio con protagonisti ratti delle risaie, topi comuni oβ¦ scoiattoli. Questi ultimi, pur avendo delle code completamente diverse da quelle degli altri roditori, possono restare attaccati a loro volta.
Ci sono diverse testimonianze di βre degli scoiattoliβ, la spiegazione del fenomeno Γ¨ simile a quella dei ratti comuni: del materiale organico rende i nidi appiccicosi e le code dei piccoli possono restare attaccate, anche a causa della resina. Se nessuno interviene, anche loro sono destinati a morte sicura. Anni fa, nel Wisconsin, cinque scoiattoli legati tra loro dalle code sono stati salvati con successo grazie ad un intervento della Wisconsin Humane Society.
Il re dei ratti nella cultura di massa
GiΓ nel 1500 il termine βratkingβ era diffuso e utilizzato per descrivere cose diverse dal re dei ratti come (ormai) lo conosciamo. Ad esempio, Martin Lutero, a proposito del Papa, disse: βInfine, c'Γ¨ il Papa, il re dei ratti in cima a tuttoβ. Con lo stesso termine si indicavano persone che vivevano sulle spalle degli altri.
Col passare degli anni, il re dei ratti ha continuato ad aumentare il suo spazio nella cultura pop, sconfinando in diversi campi. Qualche esempio:
Karumonix, il Re dei Ratti Γ¨ una carta di Magic, il gioco di carte collezionabili;
Il βrat kingβ Γ¨ stato introdotto nel videogioco The Last Of Us;
Anche Beppe Grillo sul suo blog una volta ha citato il re dei ratti;
Poi cβΓ¨ questa opera di arte contemporanea;
Ma anche la statua per arredare casa;
Infine, il re dei ratti ha ispirato anche questa torta splatter che, per quanto buona possa essere, non credo riuscirei mai a mangiare.
Noi stomaci forti ci fermiamo qui, giovedì prossimo si torna alla newsletter solita.
Ciao! πππ
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E grazie, come sempre.
Storia INCREDIBILE davvero. FarΓ² attenzione a dove metto la coda, dβora in poi
assurdo! Grazie per questo dreadful episodio π