Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centodiciannovesima puntata di Bestiale, che comincia con la sula piediazzurri.
Ed eccoci qui, di fronte ad una delle creature più bizzarre del mondo, che sembra uscita fuori da uno di quegli album da colorare che ti davano da bambino e tu andavi un po’ così, a sensazione. E poteva succedere che coloravi di blu le zampe di un volatile. Ed è proprio questa la caratteristica principale della sula piedazzurri, col nome autoesplicativo e la pigmentazione che sembra frutto di un bug di Paint.
Ne esistono due sottospecie, di base la sula piedazzurri può essere trovata o alle Galapagos o nelle coste occidentali dell’America, diciamo verso il Centro-Sud (California, Messico, Perù, Ecuador). Ma parliamo proprio della colorazione così particolare delle sue zampe, che viene spiegata così dal Post:
C’è un blu-violetto di base, dovuto ad alcune particolari proteine nella pelle delle zampe, sul quale si somma la colorazione giallognola dei carotenoidi (estratti dai pesci di cui questi uccelli si nutrono) che si concentra proprio nelle zampe. Il giallo porta il colore di base a virare verso il classico azzurro-turchese. Inoltre, le sule piediazzurri hanno una visione con una marcata sensibilità alla luce blu-verde, e questo spiega il loro essere intenditori di piedi palmati.
Verissimo: le sule piediazzurri stanno in fissa coi piedi, come si può vedere nella foto qui sopra (di Hans Stieglitz). Possiamo praticamente definirle feticiste. Il colore blu è fondamentale nella fase di corteggiamento, durante la quale il maschio (più piccolo della femmina) esibisce i piedi uno per volta in una danza stramba.
Più il colore blu è vivido, più il volatile è in salute, quindi le femmine scelgono in base a quello (e anche all’abilità nel reperire robe varie per costruire il nido). Pare addirittura che, se una sula non mangia per un paio di giorni, il colore blu sbiadisce. Oltre a muovere i piedi, durante il corteggiamento il maschio si cimenta anche in dei vocalizzi bizzarri.
Le sule piediazzurri hanno sostanzialmente relazioni stabili e durature, i due membri della coppia dividono i compiti in maniera equa. A questo proposito, la loro tecnica di caccia è superba: si nutrono di pesci e per acchiapparli vanno in picchiata a 90 km orari, tuffandosi come missili, senza però schiantarsi per via del becco appuntito e del corpo aerodinamico. Per altre curiosità rimando ancora al già citato articolo del Post. Di seguito, invece, un video con il balletto completo e tutto il resto:
Cornacchie sul guardrail: una domanda in cerca di risposta
E mentre le sule si guardano i piedi, io guardo ai bordi dell’autostrada e vedo cornacchie appollaiate sul guardrail. E mi chiedo: ma che ci fanno là? Nel senso: proprio là? Perché non sono altrove? Quale vantaggio trovano dallo starsene a pochi metri da macchine che sfrecciano a centocinquanta all’ora? Sono amanti dei SUV?
Ho letto un po’ di cose in giro, tra teorie random e altre più scientifiche, ecco cosa ho capito da alcune fonti inglesi:
In effetti c’è uno strano rapporto tra volatili in generale e autostrade, tipo che le usano per capire i confini del loro territorio;
Qui ho trovato le teorie più convincenti: la prima sostiene che animaletti e insetti sono attratti dal calore dell’autostrada, quindi gli uccelli si avvicinerebbero per predarli sui bordi della strada;
Inoltre, i guardrail offrono un appiglio sicuro per riposarsi e guardarsi intorno, magari alla ricerca di roba per costruire il nido;
Di sicuro i volatili hanno imparato a mantenere la corretta distanza di sicurezza, volando via al momento giusto oppure restando semplicemente fuori dalle traiettorie delle auto.
Avete altre teorie da proporre? Scrivetemele via mail oppure in chat qui su Substack:
Il coleottero che esce vivo dall’apparato digerente della rana
Lascio qui una grafica abbastanza esplicativa:
In pratica, questo coleottero della specie Regimbartia attenuata, che vive nelle risaie giapponesi, è in grado di sopravvivere dopo essere stato mangiato da una rana. Come? Semplice: attraversa tutto l’intestino per poi uscire dalla cloaca, che sarebbe l’ano della rana, per intenderci. Qui un video che dimostra l’incredibile fuga, durata in questo caso 115 minuti. Il successo è garantito nel 90% dei casi. Il piccolo coleottero secondo lo studio (pubblicato su Corrent Biology qualche anno fa) si farebbe strada con le zampe, reistendo ai succhi gastrici e trovando infine la via d’uscita.
Pazzesco.
Le scimmie sono destre o mancine?
I primati hanno il pollice opponibile come noi, da qui sorge la domanda: anche per loro vale la distinzione tra destri e mancini? Secondo la teoria più diffusa, le scimmie che vivono sugli alberi sarebbero mancine (usano la destra per appendersi ai rami e la sinistra per fare tutto il resto), mentre quelle terrestri sarebbero destre per via della loro postura bipede.
Di recente, però, una specie ha smentito questa teoria: si tratta dell’entello delle pianure settentrionali (Semnopithecus entellus), che vive nelle aree urbane dell’india e che, nonostante sia sceso dagli alberi da parecchio tempo, è ancora mancino. Ne parla Focus, dove viene spiegato che solo il 27% degli esemplari analizzati era destro, ma potrebbe essere solo una questione di tempo: la specie ha abbandonato i rami di recente (vale a dire da meno di 200 anni, a causa dell’attività umana, ovviamente) e secondo alcuni studiosi potrebbe volerci ancora un po’ prima della transizione completa alla mano destra.
Scoperto un geco che ricorda un quadro di Van Gogh✨
E infatti è stato ribattezzato Cnemaspis vangoghi, mentre il nome comune è geco nano stellato di van Gogh. Curiosità: è stato ritrovato in una riserva dedicata alle tigri, in India. L’animale è stato scoperto da Ishan Agarwal, su National Geographic trovate i dettagli. Tipo:
Nel 2022 il biologo si è recato sulle pendici orientali dei Ghati occidentali, nel Tamil Nadu, una catena montuosa ricca di specie che corre parallela alla costa occidentale dell'India, per cercare invertebrati sconosciuti alla scienza. Agarwal, della Thackeray Wildlife Foundation di Mumbai, ha percorso 20.000 km in molti mesi, senza trovare molto, se non una gran quantità di zecche che lo ricoprivano dalla testa ai piedi.
Tanto che ha iniziato a chiedersi cosa stesse cercando di ottenere. Poi la vista di un geco blu e giallo, che evoca le immortali volute di giallo senape e cobalto intenso del dipinto di van Gogh, ha cambiato tutto.
Foto di Akhsay Khandekar
Momento qualche link e poi scoiattoli a primavera:
Il rocambolesco salvataggio di una capra a Kansas City: io ancora mi sto chiedendo come sia finita lassù 🐐
A Ravenna stanno sparendo gatti e altri animali domestici: presentato un esposto contro ignoti 👤
Come si misurano i diritti degi animali? Tramite un’indicatore: ecco la situazione nazione per nazione 📊
“Camion con migliaia di salmoni vivi si ribalta: i pesci si salvano rotolando in un torrente” 🐟
A Roma si torna a parlare del divieto di animali nei circhi: approvato il provvedimento, ma l’iter per arrivare al Governo è ancora lungo 🐘
Eccoci:
Ci sentiamo giovedì prossimo, ciao!
Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale. Se volete pubblicizzare il vostro prodotto o servizio su Bestiale potete scoprire di più cliccando qui.
Se vi è piaciuta la puntata potete lasciare un ❤️ qui sotto, mi fate felice.
Se poi volete condividerla:
Se non vi siete ancora iscrittə e volete farlo ora:
E grazie, come sempre.
Io ho pure una camicia di Patagonia piena di sule piediazzurri!
In fissa con la gif della sula dai piediazzurri: io.